Non so cosa mi succeda

Salve, scrivo perché mi sembra che le cose comincino a diventare sempre più serie.

Ormai è da un annetto che vivo in uno stato emotivo un po' confuso, la mia autostima è molto bassa e mi sento inutile; però non inutile nel senso non trovo un modo per aiutare gli altri, inutile inteso nel senso della mia vita in generale.
Cerco di spiegarmi, penso spesso, forse troppo, al senso che in fondo la mia vita ha; continuo a pensare al fatto che in fondo prima o poi morirò (come tutti d'altronde) e che tutto ciò che farò, che sto facendo, e che anche solo penso di fare, in fine dei conti sia inutile (ecco il senso di inutilità) e ciò mi porta a sentirmi apatico e molto triste.

Poi anche sul lato scolastico non vado molto bene, mi sento come bloccato.
Ogni tanto cerco di farmi forza e fissare un metodo di studio e un "calendario" di studio rigido, ma dopo pochi giorni, massimo una settimana, la mia forza di volontà viene meno e sono nuovamente a terra.

Mi rendo conto che non riesco a realizzarmi a livello scolastico e che la colpa sia completamente mia, in aggiunta i miei genitori non si fanno mancare l'occasione di evidenziare la mia situazione scolastica.

Non ho mai parlato con nessuno di questa situazione emotiva, ho pensato molte volte a un consulto psicologico, ma non so come chiederlo ai miei genitori, ho un po' di timore.

L'indice che mi dice che forse sto "peggiorando", è il fatto che ogni tanto viaggio con la mente, e nonostante non abbia mai pensato al suicidio, penso come effettivamente se da un momento all'altro dovessi morire non sarebbe un problema (e mi sembra come se anche agli altri dopo tutto non gli importerebbe se accadesse veramente).

Inoltre penso che: se in un'ipotetica situazione mi venisse offerta la possibilità di morire senza soffrire e molto velocemente, in questo momento probabilmente accetterei.

Comincio a preoccuparmi.

Cosa potrebbe stare accadendo in me?

Come posso comunicare ai miei genitori il fatto che vorrei andare dallo psicologo?

Scusatemi per essermi dilungato tanto.
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Dr. Salvatore Di Costanzo Psicologo 6
Gentile,
Comprendo la sua situazione, sembra che in questo momento stia vivendo un periodo difficile della sua vita, in cui vissuti di tristezza, disperazione e ansia prendono il sopravvento impedendogli di vivere la vita come vorrebbe. In questi casi un supporto psicologico sicuramente le permetterebbe di sbloccare questa situazione. In merito alla sua famiglia credo che la cosa migliore sia cercare di superare momentaneamente la sua vergogna e mostrare un attimo la sua richiesta d'aiuto, sicuramente nel percorso psicologico può affrontare anche questo senso di imbarazzo vissuto in famiglia.
Per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi.

Dr. Salvatore Dicostanzo

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Dr. Salvatore Di Costanzo Psicologo 6
Chiarimento: ovviamente con la frase "per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi" faccio riferimento alla possibilità di controbattere sul blog al mio commento qualora qualcosa non le fosse chiaro. Inoltre, se nella sua scuola vi è uno sportello d'ascolto può iniziare a rivolgersi allo psicologo referente, dato che in questi casi non c'è la necessità del consenso dei suoi genitori

Dr. Salvatore Dicostanzo