Ansia immotivata

Salve, è da circa due mesi che soffro di una sorta di ansia e agitazione apparentemente immotivata. A dicembre mi è capitato di alzarmi di scatto dopo aver dormito e subito dopo ho in un certo senso perso i sensi (ma non sono svenuta del tutto) e dal giorno dopo ho avvertito una sorta di stordimento che piano piano si è trasformata in una situazione come di apatia e ansia.
Ho anche fatto le analisi e una visita cardiologica ed è tutto apposto.
Piano piano ho iniziato ad avvertire come una sorta di ansia/agitazione mattutina tant’è che al risveglio mi sento già ansiosa (sempre senza motivo), oppure all’inizio avevo difficoltà nel dormire che però poi si è risolta; inoltre durante il giorno mi sento i battiti che accelerano, sarà che ci penso in continuazione a questo stato in cui mi trovo e molto spesso cerco di capire e analizzare i miei sintomi tramite ricerche su internet che non fanno altro che alimentare le mie ansie di aver sviluppato chissà quale disturbo mentale, diventando un circolo vizioso.
Tutt’ora oggi mi sento demotivata, come se non riesco a provare le emozioni che provavo prima, però a volte mi distraggo e mi sento meglio.
Un evento così non mi è mai capitato e voglio capire perché mi sta succedendo tutto questo.
Grazie mille in anticipo.
[#1]
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Buongiorno

Dato che sono già stati fatti tutti gli esami fisiologici prescritti dal medico, e mi sembrerebbe cha abbiano dato esiti negativi mi azzardo ad ipotizzare che da quello che riporta potrebbe trattarsi di un disturbo d'ansia generalizzato.
Sembrerebbe che tu abbia avuto una reazione corporea inaspettata in quella particolare occasione che descrivi e questo ti ha portata ad ascoltare con maggiore attenzione i tuoi segnali corporei.
Tu stessa dici "sarà che ci penso in continuazione a questo stato in cui mi trovo". Nonostante in questa sede e soltanto attraverso questo racconto non sia possibile avere gli elementi necessari per fare una diagnosi, il problema sembrerebbe proprio questo. Spiego meglio:
Sembrerebbe trattarsi di un controllo che fa perdere il controllo. Ovvero, in questo periodo e dopo questa esperienza ti sei messa a cercare dei segnali corporei molto attentamente, e come spesso accade, chi cerca trova. Quindi il circolo vizioso nella quale sembrerebbe tu sia intrappolata è il seguente:
sei in ansia per dei segnali corporei (ad esempio il battito cardiaco accellerato) quindi ascolti ancora maggiormente il tuo battito cardiaco, generando ulteriore ansia che lo fa aumentare ulteriormente, quindi ascolti ancora di più e con maggiore ansia...e così via, in quella che potrebbe essere definita con il nome di "spirale ansiosa".
Quindi quando parli di "circolo vizioso" potresti aver esattamente individuato ciò che ti sta accadendo.

Ti racconto una storiella che di tanto in tanto racconto ai miei pazienti e che potrebbe aiutarti in una riflessione:
Un giorno una formica incrociando un millepiedi gli chiese: < Caro millepiedi, come fai a camminare così bene con tutti i tuoi mille piedi insieme? Come riesci a muoverli con tanta eleganza e armonia? Io riesco a malapena a controllare le mie > Il millepiedi cominciò a pensarci su e da quel momento iniziò ad inciampare."
Certe volte se ci soffermiamo a pensare a cose che avvengono in modo naturale ce le complichiamo. Se stessimo attenti a tutti i gradini di una scala mentre la scendiamo probabilmente perderemmo l'equilibrio.

Ti consiglio di approfondire questo tuo problema con uno specialista che possa indagare meglio la situazione ed eventualmente proporti una psicoterapia. Ti suggerirei l'approccio strategico breve per questo tipo di problematiche, non solo perché è l'approccio che ho abbracciato, ma anche perché ad oggi rappresenta il trattamento più efficace per questo tipo di problematiche e spesso porta a risultati in tempi molto brevi (media statistica di 6.8 sedute).
Ma soprattutto ti consiglio di non indugiare oltre prima di rivolgerti ad un professionista perché probabilmente la risoluzione del problema è molto meno faticosa ed impegnativa rispetto a continuare a subirlo come ti sta accadendo in questo periodo.

Inoltre, come ultimo consiglio: cessa da subito la ricerca di informazioni su internet perché anche in questo caso sei stata molto brava ad analizzare la situazione e come hai già intuito " non fanno altro che alimentare le mie ansie".

Spero di essere stato utile.

Resto a disposizione

Saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

[#2]
Dr. Rolando Tavolieri Psicologo 17 4
Gentile signora è utile ricostruire il periodo nel quale sono avvenuti questi attacchi d’ansia, cerchi di contestualizzarli, e provi a ricordare come sono cresciuti dentro di lei, ad esempio si chieda quali esperienze stava attraversando in quel momento e se ce n’era una in particolare alla quale può associare l’ansia che provava e che sente oggi.

A livello inconscio si possono trovare tante motivazioni che possono aver influito e causato l’ansia, ad esempio il periodo difficile che stiamo attraversando tutti, l'insicurezza, la paura di vivere questa situazione per tanto tempo, una bassa autostima ed altro.

Quindi quello che le consiglio di fare, è di chiedersi come è iniziata questa ansia, che esperienza aveva avuto poco prima, quali pensieri le venivano in mente prima durante e dopo l’ansia, qual era il suo dialogo interno cioè cosa si diceva mentalmente, quali immagini le venivano in mente ed altro ancora.
Rispondendo per iscritto a queste domande riuscirà a identificare bene l’ansia sia a livello temporale che esperenziale, e dopo sarà più facile trovare una soluzione per superarla e gestirla al meglio.

Ad esempio lei ha scritto che distogliendo l’attenzione poi si sente meglio, questa è già una soluzione funzionale.
A volte le sembra di essere demotivata, allora le chiedo: come fa di solito a motivarsi? A darsi uno stimolo, ad essere curiosa, a trovare un interesse particolare?
Allo stesso modo cerca quella leva giusta che ti porta tanta motivazione a fare qualcosa, ad emozionarti, a raggiungere un obiettivo ed altro.
Hai dei progetti da realizzare? Hai dei sogni nel cassetto?
Scrivi i tuoi progetti e dedicati a realizzarli, fai una vita sana a livello fisico e psicologico, fai un’attività fisica che ti piace, occupati delle tue passioni, organizza le tue giornate, distogli l’attenzione dai brutti pensieri e da quelli disfunzionali ed un poco alla volta riprenderai le redini della tua vita.
Un cordiale saluto per te

Dr. rolando tavolieri
tavolieri2006@libero.it
tel: 3393245547

[#3]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Grazie mille dottori per le vostre risposte.
Questa mia ricerca di sintomi su internet a cosa è dovuta ?
[#4]
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Alla parte ossessiva del tentativo di controllo

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Risolvibile come cosa?
[#6]
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Non mi è permesso risponderti in modo certo dato che non ho i sufficienti dettagli e dato che stiamo parlando attraverso un forum.
Posso dirti che ho trattato diversi casi che sembrerebbero simili al tuo con successo.

La terapia strategica breve (che ti suggerivo sopra) ha dei protocolli ottimizzati proprio per problematiche come questa. Statisticamente lo sblocco avviene entro le prime 5-6 sedute, quindi oltre che efficace potrebbe essere anche la terapia maggiormente efficiente in termini economici e temporali.

Ti invito anche a leggere la sezione "ansia" e "il modello strategico breve" sul mio sito in modo da :

https://francescobeligni.it/ansia/

https://francescobeligni.it/psicoterapia-breve-strategica-siena-arezzo-online/

resto a disposizione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Grazie mille dottore
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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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