Ricerca continua online su depressione e farmaci

Salve dottori, ho iniziato a soffrire dì depressione ansiosa a fine 2018, sono stato molto male ma curandomi con psicoterapia e cipralex sono riuscito a tornare a stare bene dopo qualche mese, ho avuto nei successivi anni una ricaduta ogni anno, sempre a cavallo del mese dì febbraio, durate circa 3 mesi, le ho risolte la prima volta aumentando la dose dì antidepressivo, la seconda volta sostituendo l’antidepressivo, affiancando sempre psicoterapia e ansiolitici nelle fasi acute.
Sono sempre tornato a stare bene, completamente.
Quest’anno come un orologio svizzero dopo un periodo stressante dovuto al Covid della mia ragazza, sono ricaduto in depressione a inizio febbraio, ho aumentato la dose di antidepressivo, sto assumendo ansiolitici e facendo nuovamente psicoterapia, sto continuando a svolgere con molta difficoltà tutte le cose che facevo prima, c’è un filo conduttore nelle mie depressioni, ad ogni ricaduta come un copione che si ripete, passo le giornate a fare ricerche sulla depressione, a studiare meccanismi di funzionamento dei farmaci antidepressivi, leggo articoli di psicologia e post di altre persone nella mia condizione sui gruppi di auto aiuto online e forum, se durante i periodi di normalità riuscivo ad utilizzare lo smartphone sui social per distrarmi, divertirmi e perdere tempo, ora è diventato impossibile, non riesco a distrarmi dalla mia situazione e passo ore e ore in queste ricerche, come in un disperato tentativo di trovare sollievo, rassicurarmi e magari sentirmi meglio.
Questo atteggiamento è sempre andato via quando sono tornato a stare bene, scomparso come un brutto ricordo di un brutto periodo della mia vita.
Ma ora che ci sono dentro ho inevitabilmente ricominciato a farlo, a volte anche rileggendo cose già lette in precedenza, mi chiedo se mi sto autosabotando?
Può questo comportamento peggiorare la mia situazione?
È possibile in qualche modo evitarlo?
La mia terapeuta è a conoscenza di ciò, mi ha detto che andrà via come le altre volte quando starò meglio.
Io continuo, come in un copione che si ripete, a vivere in questo limbo di angoscia e ansia, dove le ore non scorrono mai e aspetto la sera poiché mi sento sempre meglio, attendendo che i farmaci e la psicoterapia facciano effetto.
C’è un modo in cui posso aiutarmi?
Non riesco a fare altro perché ho perso interesse nelle mie solite attività, e solitamente mi piaceva fare altro uscire in bici, moto, trascorrere il tempo alla PlayStation.
Aggiungo anche che sono un ragazzo molto curioso, quando stavo bene mi perdevo spesso nella rete a guardare video culturali, leggere giornali o informarmi su argomenti vari su Wikipedia, questo atteggiamento ora si è concentrato solo sul mio stato e non so seriamente che fare, cerco solo un po’ di sollievo.
Cosa posso fare?
Grazie...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> passo le giornate a fare ricerche sulla depressione, a studiare meccanismi di funzionamento dei farmaci antidepressivi, leggo articoli di psicologia
>>>

In tal caso soffre probabilmente di un disturbo ossessivo, che a causa della sua persistenza e del non essere stato risolto, nel tempo potrebbe aver causato anche sintomi depressivo. Questo per il passato.

Per il presente, dovrebbe capire che più continua a fare ricerche su internet, cedendo alla tentazione dell'ossessione, più il suo problema si aggrava. Più fa ricerche, più si sta scavando il buco con le sue mani.

>>> La mia terapeuta è a conoscenza di ciò, mi ha detto che andrà via come le altre volte quando starò meglio
>>>

Non sono d'accordo. Se la mia ipotesi fosse corretta, i disturbi d'ansia e in particolare le ossessioni non solo non si risolvono da soli, ma lasciati a se stessi quasi sempre peggiorano.

Perciò le raccomanderei di trovare semmai un terapeuta che tratti il suo disturbo in modo focalizzato, sull'aspetto comportamentale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore.. la mia terapeuta mi ha detto che ho dei tratti dì personalità ossessiva, non so se è un vero e proprio disturbo ossessivo/ compulsivo , durante le mie numerose ricerche non ho mai trovato qualcuno che facesse una cosa simile, ho trovato dì gente che cerca dì continuo sintomi vari credendo dì avere varie malattie . Io razionalmente sono cosciente del mio problema, del mio disturbo ansioso depressivo, ho sempre pensato che questa cosa della ricerca Faccia parte del rimuginio tipico che si instaura in questo disturbo. La ricerca è sempre venuta dopo essere ricaduto in depressione. Comunque alla prossima seduta gli diro nuovamente di questo problema , lei è una luminare psichiatra psicologa e psicoterapeuta in pensione, mi ha aiutato altre volte e non me la sento di ricominciare con un altro terapeuta .
Cosa posso fare dottore ? Posso provare ad oppormi a questa cosa che voglio fare ? Evitarla in tutti i modi e costringermi a fare altro ?
Continuare a farlo contribuisce ad alimentare il mio stato depressivo e ansioso e rende più difficoltoso riprendermi vero ? Grazie dottore ..
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> lei è una luminare psichiatra psicologa e psicoterapeuta in pensione, mi ha aiutato altre volte e non me la sento di ricominciare con un altro terapeuta
>>>

La scelta è sua, ma stando così le cose, allora a che le servirebbe chiedere consiglio a noi? Se è davvero convinto della bontà dell'aiuto che sta ricevendo, vada avanti.

Oppure consideri che anche i professionisti, a volte, possono sbagliarsi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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dopo
Utente
Utente
Dottore ho chiesto qui perché in questo momento mi sento smarrito, da persona totalmente normale quasi non mi riconosco più. La terapeuta mi ha sempre tirato fuori fino ad ora , ma dopo aver avuto 4 ricadute in 4 anni sono obbiettivamente stanco dì questa guerra contro me stesso . Io vado avanti sperando dì migliorare