Passione senza progettualità?

Gentili Dottori,
Sono una ragazza di 33 anni e poco più di un anno fa, ho conosciuto un nuovo collega, un ragazzo simpatico, intelligente e che trovo molto attraente.

I "sentimenti" che provo nei suoi confronti mi sembrano abbastanza chiari: è piacevole stare con lui, gli voglio bene, ma non me ne sento innamorata e con lui non vedo possibile una progettualità, trattandosi di una persona che vive in un altro stato e si trova solo momentaneamente sul mio posto di lavoro.

In compenso, provo per lui una fortissima attrazione sessuale, una grande passione che mi porta realmente a pensare a lui molto spesso e ad avere il desiderio di vederlo.

Tra noi è iniziata una specie di relazione "senza impegno", che dura da circa cinque mesi e sento di avere con lui un'affinità sessuale che non ho mai avuto con altre persone e che va sempre in crescendo, man mano che ci frequentiamo.

Il problema sorge perché io mi ritrovo spesso a "giudicarmi male" per questa situazione.
Mi sembra che avere una relazione basata solo sulla passione sia qualcosa di riduttivo per la mia persona perché è come se ciascuno di noi volesse solo una parte dell'altro, usandola un poco, e non fosse, invece, realmente interessato all'altro, è come se ci "riducessimo".
Come se fosse un qualcosa di "serie b".

A volte temo che questa visione sia frutto di un perbenismo e di una educazione un po' chiusa (ho frequentato per anni scuole cattoliche), ma sta di fatto che è una sensazione negativa che sento ogni volta che ci salutiamo e poi il giorno dopo non ci risentiamo.
Da una parte vorrei sentirmi libera di stare in questa situazione, anche perché la mia parte irrazionale mi fa sentire davvero molto attratta da lui, ma d'altra parte la sensazione negativa rimane lì e io non riesco ben a inquadrarla e a capire se voglio o non voglio ascoltarla.

Come potrei fare per avere un po' di chiarezza?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei la chiarezza ce l'hanno; desidera sessualmente il Suo Collega, ma, come dice il titolo, senza progettualità.
Il problema sta nel fatto che Lei è ambivalente; da una parte vale quanto sopra, dall'altra sono presenti sentimenti negativi collegati a regole di carattere etico che Lei sente di trasgredire.
I valori sono un elemento importante della persona,
tutto sta a chiedersi se sono *attuali*, cioè frutto della maturazione adulta; oppure se rappresentano il residuo di una "educazione un po' chiusa", per usarle le Sue parole.
D'altra parte l'affermazione che "..una relazione basata solo sulla passione sia qualcosa di riduttivo per la mia persona .." forse fa intravedere il bisogno/desiderio da parte Sua di una relazione affettivo-sessuale, anziché unicamente sessuale. E ciò andrebbe approfondito da parte Sua.

"...la sensazione negativa rimane lì e io non riesco ben a inquadrarla e a capire se voglio o non voglio ascoltarla."
Noi non possiamo scegliere al posto Suo; ci pensi ancora individualmente. Ma se tale dilemma fosse in grado di avvelenarLe la vita, oppure più semplicemente di farLa sentire poco bene con se stessa, si confronti con una Psicologa con esperienza.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio per la risposta.
Si, io ho sempre desiderato una relazione sia affettiva che sessuale e non ho mai provato un desiderio di questo tipo slegato dall'aspetto affettivo. Ho avuto in passato una sola relazione molto lunga e felice, basata sulla complicità e il dialogo che è finita solo perché ci eravamo fidanzati da molto giovane e l'amore si è trasformato in affetto.
Diciamo che il mio timore di fondo è che il malessere derivi dal fatto che mi sono innamorata del mio collega e non posso avere con lui una progettualità, infatti il mio malessere insorge quando dopo i nostri incontri, a loro modo anche affettuosi lui poi non mi richiama oppure quando riduce tutti i nostri contatti all'aspetto sessuale.
È la prima volta che mi capita una simile dinamica. Lei pensa sia possibile avere un desiderio tanto forte e prolungato per una persona senza che insorga un innamoramento ma solo un legame di, al più, affetto?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"...il mio timore di fondo è che il malessere derivi dal fatto che mi sono innamorata del mio collega e non posso avere con lui una progettualità..".
Può essere. E' plausibile. Non so se innamorata o infatuata.

"..Lei pensa sia possibile avere un desiderio tanto forte e prolungato per una persona
senza che insorga un innamoramento .."?
Da mia esperienza clinica, nella donna è frequente che insorga un legame affettivo/amoroso a seguito di una relazione dichiarata puramente sessuale nelle intenzioni;
nell'uomo molto meno frequente (per quel che valgono le generalizzazioni in psicologia, su campioni ridotti).

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio delle sue risposte e mi permetto di farle un'ultima domanda.
Ieri ho deciso di parlare con il mio collega delle mie perplessità e lui ha affermato molto chiaramente di provare per me solo un normale affetto come per tante altre amiche e che non c'è alcuna possibilità di sviluppo della nostra storia in un legame "ufficiale", perché lui è una persona molto indipendente e non desidera relazioni e poi per via della distanza. Ha escluso nettamente l'innamoramento, dicendo che non è una persona portata "per queste cose".
Mi ha anche detto che però desidera continuare a vedermi perché l'intesa sessuale che ha con me è qualcosa per lui di rarissimo e libero da tutti quegli aspetti negativi come gelosie folli e limitazioni della propria libertà, al contrario quando è con me smette di pensare e preoccuparsi e prova sensazioni piacevoli.
Io adesso ho il quadro più chiaro, ma viene spontanea questa domanda: la sua forte attrazione verso di me, questo suo stare bene con me, potrebbe provenire proprio dal fatto che per me non prova proprio nulla?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Bene avergli parlato. Chiarire è meglio che navigare nell’incertezza e nelle ipotesi.

Riguardo alla
>l'intesa sessuale che ha con me è qualcosa per lui di rarissimo<
e alla ipotesi (torna il termine ipotesi) che Lei fa, non è proprio possibile azzeccare tra le 100 000 quella giusta!
E quindi usiamo la logica:
se per tutte le sue ragazze valgono le stesse regole, a nessuna di loro lui tiene affettivamente; come del resto dichiara a Lei. In quel caso il sesso con Lei è una variabile indipendente dal tenerci e può realmente essere migliore che con altre.
Le seconda ipotesi è un po’ cruda: che sia la frase che dice a tutte e ad ognuna per farla sentire unica, quando in realtà ciascuna è una qualsiasi del suo *parco giochi*.

Ma, dato che non lo sapremo mai, l’unica persona verso cui abbiamo un reale interesse siamo noi stessi.
Con le nuove carte che ora Lei ha in mano attraverso questo consulto, provi a giocare quella partita che veramente interessa a Lei.

Saluti cordiali!
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/