Non capisco più se sono etero, bisessuale o se ho qualche disturbo

Salve, sono un ragazzo di 23 anni.

Fin dai 6 anni per aspetti del mio carattere che era empatico e delicato e del mio fisico che era magrolino venivo BULLIZZATO dai coetanei ed etichettato come STRANO e soprattutto FEMMINILE, per via dei miei interessi (non che giocassi con le bambole ma neanche a calcio).
La mia famiglia non l'ho mai sentita abbastanza vicina a me a sostenermi.

A 11 anni (da qua inizia il problema fino ad oggi) in prima media alcuni compagni mi fecero venire a conoscenza del PORNO, in particolare quello gay (perché mi credevano omosessuale).
Con i porno ho conosciuto la MASTURBAZIONE, su cui mi concentravo tanto (provavo molto PIACERE e AFFETTO).
All'età di 14 anni, al bullismo, la solitudine e all'ansia si aggiunsero problemi di salute che mi portarono ad essere MOLTO MAGRO, ed ho iniziato a odiare tanto TUTTO il mio corpo e andavo spesso in crisi.

Dai 20 anni tutto pian piano iniziò a migliorare sia fisicamente che mentalmente, ho lavorato tanto su me stesso.
Ancora però alcune cose non andavano: non mi piaceva il mio fisico.
Ho iniziato palestra quest anno e sto avendo risultati finalmente, giuro che questa cosa mi fa sentire BENE, più uomo.

Nell'ultimo mese finalmente dopo tanto tempo mi sentivo di nuovo lucido e capace’ ed ho iniziato ad indagare anche sulla mia sessualità arrivando a qualcosa a cui non riesco a rispondere, e chiedo aiuto a voi:
Ho notato che da sempre le ragazze mi piacciono e ho preso una cotta in prima media (rifiutato) e due alle superiori, senza mai farmi avanti perché pensavo di non essere abbastanza uomo sia caratterialmente che fisicamente, non credo di essere all'altezza, amo fantasticare/sognare sul futuro con una ragazza e sinceramente mi sento davvero bene.

Con i ragazzi invece è sempre stato diverso, non mi immagino ad avere una relazione con loro.
Mi immagino/sogno mentre ho del contatto fisico con dei ragazzi muscolosi che siano più piccoli o più grandi di me (baci, preliminari o toccare il corpo), oppure con uomini più grandi, 40-50 anni con un bel fisico e in questo caso in atti sessuali e in più sottomesso (Ed in questi casi spesso io non ho 23 anni ma 8-12, e mi piace pure...).
Se i maschi non hanno un bel fisico da palestra o non hanno un carattere forte, nemmeno li guardo; mi eccito ancora di più se fanno lavori tipo: militari, professori, medici, polizia ecc... tutto questo è imbarazzante.
Su Instagram appena vedo uno con un bel fisico non ci penso due volte a seguirlo.
Nei porno gay, etero o bisex deve essere una scena in cui il maschio in questione sia fisicato o che abbia un ruolo di forte dominazione.

In spiaggia se vedo una ragazza che mi attrae dopo un po’ penso che non la merito, quindi mi concentro sui ragazzi (senza mai provarci), in particolare sul loro fisico...
Adesso sono finito col sapere nemmeno se sono bisessuale o se ho qualche problema/disturbo e DEVO avere chiara la situazione, non ho problemi ad accettare la mia sessualita.

Spero di essere stato abbastanza chiaro.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buongiorno,

Lei pone una domanda complessa su un tema altrettanto complesso; come è possibile definire da qui, senza conoscerLa i contorni della Sua sessualità?
Potrebbe, infatti, apparire come la logica conseguenza del Suo vissuto, fin da quando era bambino, in quanto la percezione che abbiamo di noi stessi e di noi in relazione agli altri non può non tenere conto di questi atti molto gravi che purtroppo Lei ha vissuto.
Inoltre, anche la paura/difficoltà a provarci con le ragazze può essere vista in quest'ottica: e il Suo apsetto non Le piaceva e essere uomo per Lei significa anche essere muscoloso, forte, ecc... ma non si percepiva così, è perfettamente ovvio non sentirsi all'altezza nelle relazioni con le ragazze, ma neppure provarci.
Chiaramente si tratta di ipotesi che devono essere verificate.
Io Le suggerisco di affrontare la tematica direttamente con uno psicologo psicoterapeuta, perchè non si tratta di una curiosità per porre un'etichetta, ma se la questione La limita o La fa soffrire è senz'altro giusto affrontarla e vivere serenamente.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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