Perenne ansia di gravidanza

Buongiorno dottori, scrivo per esporre un problema che da qualche mese mi attanaglia e mi impedisce di vivere con tranquillità le mie giornate.


Come esposto nel titolo da qualche mese, soffro di ansia perenne di restare incinta, nonostante io prenda la pillola anticoncezionale con precisione da anni.

Nonostante il contraccettivo, a ridosso del periodo in cui dovrebbe manifestarsi il ciclo, inizio a pensare a tutto ciò che potrebbe essere andato storto e la mia mente si convince di essere incinta, fino alla mestruazione.

Questa ansia mi porta spesso a non andare in università, a non vedere il mio ragazzo e restare tutto il giorno a letto, con palpitazioni, attacchi di pianto.


Anche se razionalmente so come funziona la pillola e che non è un’evenienza possibile, come posso risolvere questo problema?
A cosa potrebbe essere dovuta questa eccessiva paura?


In attesa di risposta vi ringrazio!
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Dr. Davide Giusino Psicologo 37 4
Gentile utente,

ci dispiace per il suo disagio e comprendiamo che, a causa dell'ansia, lei si senta attanagliata e non riesca a trascorrere tranquillamente le sue giornate.

Entro una certa misura, preoccuparsi di rimanere incinta nonostante la corretta, regolare e longeva assunzione della pillola contraccettiva può essere giustificato: seppur bassissimo (circa 1% di probabilità), il rischio esiste; seppur remotissima, l'evenienza non è completamente impossibile; seppur eccessivo, il timore non è totalmente assurdo e infondato. D'altra parte, proprio perché il rischio è così basso, comportamenti pervasivi e invalidanti come non andare in università, evitare di incontrare il proprio ragazzo e restare tutto il giorno a letto appaiono come manifestazioni di un atteggiamento irrazionale e nocivo per lei stessa e per gli altri. Su questo occorre dunque intervenire per recuperare la serenità e l'equilibrio necessari per svolgere le normali attività dell'esistenza quotidiana, prima ancora che per promuovere il benessere psicologico nel suo complesso.

La tempistica con cui la sua preoccupazione si intensifica ("a ridosso del periodo in cui dovrebbe manifestarsi il ciclo") appare sensata: prima di questo specifico lasso di tempo, nessuna rivelazione è possibile, perché nessun evento informativo è solito verificarsi; invece, quanto più ci si avvicina al momento del consueto evento informativo e della possibile rivelazione che esso reca - "la mestruazione si presenta, non si è incinta" versus "la mestruazione non si presenta, si è incinta" - tanto più la concitazione dell'ansia aumenta.

A parte questo, sulla base delle poche informazioni che fornisce, non risulta possibile stabilire né ipotizzare a cosa potrebbe essere dovuta la sua paura. Bisognerebbe approfondire il caso mediante l'esplorazione di emozioni, pensieri e vissuti soggettivi che lei associa, più o meno consapevolmente, all'assunzione della pillola, all'idea della gravidanza, all'esperienza del ciclo mestruale, alla relazione con il suo ragazzo, o alla sfera affettiva e sessuale in generale; ma anche attraverso la ricerca dell'origine di tale paura nel tempo, magari contingente a qualche episodio particolarmente rilevante e significativo - non necessariamente traumatico - della sua vita.

Pertanto, possiamo incoraggiarla a rivolgersi a un* psicoterapeuta professionista in carne ed ossa, con cui intraprendere un percorso sistematico e strutturato in presenza fisica, modalità più agevole ed efficace per risolvere il problema rispetto al semplice e limitato consulto online.

Se lo ritiene in linea con le sue esigenze e preferenze, una strategia concomitante per alleviare l'ansia - seppur non per risolverla - potrebbe essere quella di appellarsi alla comprensione e collaborazione del suo ragazzo, chiedendogli di utilizzare anche il preservativo maschile durante il rapporto sessuale.

Rimaniamo a sua disposizione.

Cordialmente,

Dott. Davide Giusino, Psicologo | davide.giusino@libero.it
https://psicologipuglia.it/albo-psicologi/r/giusino-davide/

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