Attacchi di panico (?)

Buonasera Dottori, sono qui perché ho bisogno di parlare con voi di un mio problema.

All’incirca alla tenera età di 15 anni, ho avuto (probabilmente) il mio primo attacco di panico.

Nessuno mi ha mai fatto questa diagnosi perché non mi sono mai recata da uno specialista, ma dai sintomi penso era proprio questo, tra cui forte tachicardia durata un bel pó, sensazione di non riuscire a respirare e sudorazione.
Il giorno dopo ricordo di aver fatto un controllo al cuore dove risultava essere tutto perfettamente nella norma.

Questo presunto attacco di panico nasce dalla visione di un film, che mi aveva evocato dei ricordi inerenti alla mia prima storia d’amore finita male e per cui io ancora provavo dei forti sentimenti per questo ragazzo che si era messo ahimè con una mia amica.

Successivamente con il passare degli anni questa problematica è continuata a sussistere, fino ad oggi, all’età di 25 anni.

Ci sono dei periodi in cui sto molto bene, non ho alcun sintomo, e altri periodi caratterizzati da ricadute come questo per esempio in cui avverto tachicardia, sensazione di avere come un nodo in gola, mancanza di aria e sudorazione soprattutto alle mani; inoltre si associano anche capogiri, visione un po’ offuscata e nausea.

Alla fine dell’episodio avverto una forte stanchezza, perché questo episodio mi lascia senza forze.

Durante il periodo covid tutto ciò si è trasformato in una specie di DOC da relazione per il mio attuale ragazzo, e successivamente si è trasformato in una problematica che ha a che fare con il cibo, cioè la paura di avere un soffocamento con il cibo e quindi evitare determinati cibi che secondo la mia mente mi possono dare un soffocamento.

In questo periodo sono molto in pensiero perché attendo degli scorrimenti per un test universitario che non ho passato e quindi avverto paura e frustrazione per il mio futuro.

Ciò mi mette veramente paura e ansia perché non so cosa fare della mia vita se a causa di un test d’ingresso non dovessi riuscire a realizzare il mio sogno lavorativo più grande.

Adesso mi chiedo, quanto spiegato secondo voi è riconducibile ad ATTACCHI DI PANICO?

Ho iniziato anche a fare palestra, ma al momento non mi giova molto perché è come se il problema fosse peggiorato (almeno al momento).

Inoltre ho paura che mi possa succedere qualcosa di brutto, sia a me che ai miei familiari, ho paura di perdere la persona che amo, ho paura che possa avere qualche problema di salute

Spero possiate aiutarmi a dare una risposta a tutto ciò perché è diventato veramente difficile conviverci.
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Dr.ssa Gordana Cifali Psicologo, Psicoterapeuta 18 1
Cara utente,
da quello che scrivi avverto che ci sono molte tematiche che in questo momento occupano i tuoi pensieri e sento sia la tua paura che la tua ansia.
La paura è un'emozione legata a eventi specifici che ci accadono (es. si può avere paura quando si fa un esame del sangue).
L'ansia, invece, è una paura "senza volto", una preoccupazione per qualcosa che non è ancora accaduto e non è detto che accada ( es. che succeda qualcosa di brutto a te e ai tuoi famigliari).
Se la paura è un'emozione come le altre, in sé né positiva né negativa ma semplicemente una "bussola" per evitare un pericolo reale, l'ansia invece può portare ad evitare situazioni solo presunte e quindi può limitare di molto il vivere quotidiano.
Mi chiedi se i tuoi sintomi siano riconducibili a un attacco di panico e io a mia volta ti chiedo in che modo ti potrebbe essere d'aiuto sapere se hai avuto o meno un attacco di panico?
Ritengo in ogni caso che i sintomi che hai elencato siano preziosi (anche se capisco che possono risultare fastidiosi) e che sarebbe utile per te indagarli con il supporto di uno/a specialista (psicolog*- psicoterapeut*) proprio per "dare un nome" alle tue paure, affrontarle e costruirti una vita in linea con chi sei e cosa vuoi.
In bocca al lupo!

Dott.ssa Gordana Cifali
Psicologa- Psicoterapeuta
www.equilibratamente.it

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