Radiologia e gravidanza.

Salve a tutti. sono una studentessa i medicina ed, al momento, l'unica specializzazione che realmente mi affascina e Radiodiagnostica, ed in particolar modo tutte le procedure di radiolofia interventistica. Quel che mi preoccupa però è il rischio di una gravidanza. Vorrei sapere quali sono le misure preventive che gli ospedali mettono in atto per il benessere dei propri medici, se ad esempio il personale femminile viene sottoposto a un test di gravidanza mensilmente, se esiste un tacito accordo per cui, quando possibile, sono gli uomini ad occuparsi delle risonanze magnetiche( che da quel che ho capito sono forse le più pericolose), cosa accade nel momento in cui viene accertata una gravidanza ( ho letto che si viene automaticamente indirizzate a sbrigare solo pratiche burocratiche- non si potrebbero fare ecografie per nove mesi?). Soprattutto ho letto che le procedure i radiologia intereventistica sono particolarmnete pericolose è che i camici i piombo non assicurano una protezione ottimale. Ringrazio chiunque voglia rispondermi e chiedo scusa a coloro i quali si rivolgono per reali consulti per aver sottratto loro spazio, ma vorrei evitare di ritrovarmi tra 10 anni a scrivere per problemi più gravi che potrebbero avere i miei ( futiri) figli.
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Attivo dal 2011 al 2012
Radiologo
I quesiti posti fanno capo ad una disciplina molto articolata, la Radioprotezione con le relative norme che attualmente la regolamentano, anche in merito ai "lavoratori esposti "e "non esposti" appunto.
In particolare, in caso di operatrice in stato di gravidanza esposta a radiazioni ionizzanti ( R.I.) è previsto l' immediato allontanamento dal lavoro, quello che esclusivamente comporta l'esposizione alle R.I; la donna che sospetti di essere in stato di gravidanza dovrà comunque evitare l'esposizione ( non sono previsti tests di gravidanza mensili) ed è obbligatorio comunicare lo stato di gravidanza una volta accertato.
Le gestanti , infatti, non possono svolgere attività lavorativa in zone classificate, cioè quelle zone ( controllate o sorvegliate) in cui è presente il rischio di esposizione a R.I ed in cui è previsto l'accesso regolamentato. L'Esperto Qualificato fornisce indicazioni affinché gli ambienti di lavoro, in cui sussista questo rischio di esposizione, vengano individuati, delimitati, classificati in zone e l'accesso sia regolamentato.
L'accesso a queste zone è pertanto vietato alle operatrici in gravidanza, anche con l'utilizzo del camice piombato.
Non esistono attualmente studi su donne in stato di gravidanza, sottoposte ad indagini di R.M., che dimostrino alterazioni dello sviluppo dell'embrione, anche se è noto che le cellule nel I trimestre di vita embrionale sono molto sensibili all'effetto di agenti fisici; pertanto è fatto divieto a tutte le donne in gravidanza l'accesso alla sala RM in corso di esecuzione di esami.
La lavoratrice quindi può svolgere tutte le attività al di fuori delle zone classificate, non solo quindi nel servizio di ecografia.


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