Vitamina d

Gentile dottore,
da circa 2 anni ho crescenti dolori, spesso simmetrici, agli arti inferiori (soprattutto piede e caviglia) e superiori (soprattutto mani e polsi), e da qualche tempo anche sporadicamente al bacino. Alcune volte la sintomatologia dolorosa interessa anche i muscoli degli arti. La sintomatologia dolorosa è associata a malessere generalizzato ed astenia, che qualche giorno mi costringe a rimanere a casa dal lavoro. Un altro sintomo spesso concomitante con la fase di acutizzazione della malattia sono le afte al labbro inferiore. Ai periodi acuti (5/6 giorni) seguono periodi di una sostanziale remissione dei sintomi (8/10 giorni). Ho eseguito visite reumatologiche, neurologiche, con i relativi esami che hanno dato tutti, ripetutamente, esito negativo ( ematologici, immunità, elettromiografia, ecoaddome, etc.... ).
Sono stato di recente visitato da un medico che utilizza anche il metodo EAV ( elettroagopuntura ) che ha riscontrato una carenza di vitamina D ( lui non ne era a conoscenza , ma precedenti esami di laboratorio la avevano già evidenziata per la quale sto assumendo ogni 15gg "Dibase 25.000 U.I.". Secondo questo medico il dosaggio è troppo basso e mi consiglia di assumere, oltre ad altri integratori a dosaggi "normali" ( calcio, magnesio, acido folico, vit. E, cianocobalamina ), anche 300.000 U.I un giorno e 300.000 U.I il giorno successivo di vitamina D (dibase).
Ritiene che tale dosaggio di vitamina D3 possa avere delle controindicazioni o posso prenderla tranquillamente?
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
non ritengo clinicamente valido effettuare una diagnosi utilizzando il metodo (Voll) EAV ed una terapia con integratori (la maggior parte delle sostanze citate sono già largamente presenti in un'alimentazione corretta e varia!) in un soggetto con una sintomatologia importante come la Sua.
Le consiglierei, piuttosto, di rivolgersi ad un buon specialista in Reumatologia ed effettuare uno screening diagnostico più specifico.
Ci aggiorni pure, se vuole.
Cordialmente

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Marcolongo,
la ringrazio per l'attenzione che mi ha rivolto.

Ho ricevuto da alcuni giorni gli esiti di una biopsia muscolare eseguita per sospetta miopatia che può vedere in calce.
Su consiglio del medico (neurologo) ho iniziato da 20 gg un ciclo di cortisone ( deltacortene 50 mg. die ) che per ora non ha dato alcun effetto , anzi direi che la sintomatologia è peggiorata, sicuramente il dolore ( coincidenza ? ). A fine terapia (novembre) esguirò una nuova risonanza per verificare eventuali effetti della cura ed ulteriori accertamenti da fare.

Le chiedo: l'assunzione del cortisone può "aggravare" situazioni preesistenti di altra natura?
Mi scusi ma sto cercando di fare un po' il "medico" di me stesso perchè a volte mi sembra che certi suoi colleghi siano ineccepibili dal punto di vista clinico della loro specialità, ma tralascino di effettuare un percorso che potrebbe coinvolgere altre specialità rivolto alla individuazione e se possibile soluzione dei problemi. ( il medico di base non sempre è in grado di affrontare casi "particolari")
Cordialmente


BIOPSIA MUSCOLARE
"Nella norma il connettivo endomisiale e perimisiale.
Lieve aumento della variabilità del calibro fibrale per la presenza di qualche fibra
atrofica di forma poligonale.
Lieve aumento della centralizzazione nucleare, a volte plurima.
Non accumuli di materiale sudan B o PAS positivo.
microscopico
Diffusa positività per gli MHC-I. Una fibra presenta positività con l'anticorpo anti
SMI32. Sono presenti alcuni linfociti T (CD3 positivi) e macrofagi (kp1 positivi) che
sottendono 4-5 fibre muscolari apparentemente sane.
reazioni
immunoistochimiche
Le colorazioni per gli enzimi ossidativi mostrano fibre con aspetto "moth eaten".
Le ATPasi ai vari pH mostrano un mosaico fibrale rispettato. Le fibre atrofiche sono
in prevalenza di tipo 2B. Normale la colorazione per la fosfatasi acida.
Conclusioni Sfumata sofferenza muscolare primitiva con associati minimi segni infiammatori."
[#3]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
la terapia cortisonica, prescritta dal Suo Neurologo, senz'altro Le è stata consigliata dopo attenta valutazione clinica. Si attenga, pertanto, alle indicazioni dello specialista fino al prossimo controllo concordato.
Cordiali saluti.
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