Alimentazione in caso di ascite

Egregi Dottori, buongiorno.
Sono Naturopata ed ho ricevuto oggi per la prima volta una cliente affetta da epatite cronica C, a cui da qualche settimana è apparsa Ascite in forma lieve. La Signora è in terapia con diuretico (Moduretic 5mg, 2 cp/die) e si è rivolta a me per ricevere supporto dalla medicina naturale.
Ammetto di essere impreparata di fronte alla questione "alimentazione".
Oltre all'eliminazione del sodio, cosa consigliare? Quali sono gli alimenti da preferire e quali da abolire, al di là dell'ovvietà? Inoltre: è consigliabile assumere liquidi per favorire la diuresi o al contrario ridurli, data la natura del disturbo?
Vi ringrazio e Vi sono molto grata per le risposte che vorrete darmi.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
l'alimentazione non è una libera scelta di cura, ma una necessità primaria per qualsiasi essere vivente...uomo compreso. In particolare, diventa estremamente importante se qualsiasi individuo è affetto da patologie.
Per quanto sopra, per la gravità della patologia della Sua "cliente" e per correttezza Deontologica le consigliamo di inviare la Paziente presso il più vicino Centro Dietologico, poichè dovrà essere gestita sotto stretto controllo Medico e non per via telematica.
Distinti saluti.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile utente,
la fisiopatologia dell'ascite nella cirrosi epatica (si tratta di questo, non soltanto di epatite) è piuttosto articolata e l'inquadramento nutrizionale è individuale.

Condivido quanto ha già espresso il collega che mi ha preceduto e colgo l'occasione per segnalare che,
oltre alla restrizione dell'apporto di liquidi e di sodio, le esigenze dell'organismo (e della paziente) in questa condizione richiedono un accorto bilanciamento, tra le altre cose, tra la necessità metabolica di proteine e il rischio di un eccesso relativo che possa far precipitare una encefalopatia.

In questi pazienti inoltre si riscontrano sovente alterazioni del metabolismo glicidico e lipidico che rendono del tutto vano il ricorso a schemi dietetici rigidi e preordinati, ma richiedono pazienti e progressivi aggiustamenti sulla base del monitoraggio biochimico e clinico.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Dr. Alberto Calvieri Dietologo, Medico di medicina generale, Specialista in malattie del fegato e del ricambio, Medico estetico, Diabetologo 448 11 14
Gent.le Utente
convengo con i colleghi che mi hanno preceduto aggiungendo solamente che anche l'apporto calorico globale deve essere particolarmente valutato ( dieta consigliata normocalorica, normoglicidica, ipoproteica, ipolipidica) e sopratutto l'entità dei pasti attentamente valutata. Non di rado in questi pazienti si riscontrano problematiche gastroduodenitiche con difficoltà digestive, pirosi, nausea; pericoloso ovviamente l'instaurarsi di un reflusso gastroesofageo acido che potrebbe determinare serie complicazioni in caso di presenza di varici esofagee!!. L'alimentazione pertanto, al di la di una giusta restrizione di sodio (attenzione ai cibi preconfezionati e scatolame!)e liquidi deve in questo caso e per ogni caso specifico simile, attentamente valutata da un nutrizionista per non incorrere in possibili ma pericolosi errori d'impostazione nutrizionale
Cordialità

Dr. Alberto Calvieri - Specialista in Scienza dell'Alimentazione
www.albertocalvieri.it

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