Ovaio policistico e dieta

Buongiorno,

ho 29 anni e soffro da almeno 10 di ovaio policistico. Ho sempre preso la pillola, ginoden, che da circa due anni ho sostituito con l'anello.

Tutto sommato mi sento bene e non ho problemi di alcun tipo, a parte i 5-7 chili in più. Peso 56kg e sono alta 1.60, il mio BMI sarebbe quindi nella norma, ma la mia percentuale di massa grassa è abbastanza alta, vorrei quindi perdere quei chili in più che mi separano da quando a vent'anni ero in forma.

Ho letto che l'ovaio policistico può causare dei picchi glicemici che possono quindi portare all'ingrassamento, e che una dieta con pochi carboidrati può aiutare.

Da circa un anno pratico la dieta a zona a circa 1100 cal/die, ne ho avuto giovamento all'inizio, ma ora non riesco più a calare di un etto.
Pratico attività fisica (spinning) almeno 3-4 volte a settimana.

Vorrei sapere: di quanto devo diminuire i carboidrati? Quale specialista mi può aiutare in questo caso? Il ginecologo o un nutrizionista? La mia paura è di fissare appuntamenti con specialisti troppo "specialisti", che siano esperti in un campo e non nell'altro...esistono centri "polifunzionali"? I nostri ospedali statali o le asl sono in grado di aiutarmi?
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Dr. Mauro Lombardo Dietologo 440 7
Gentile utente
devo dire che dopo centinaia di pazienti trattati senza l'ausilio di una eccessiva restrizione dei carboidrati non considero questa una strada valida per la riduzione di peso. I glucidi fanno parte della nostra cultura alimentare e le posso assicurare che diete che prevedono il 50-55 di calorie provenienti dai carboidrati sono molto efficaci per ottenere un calo ponderale nei limiti consigliati. Una dieta da 1100 kcal/die (magari con pochi o nessun carboidrato) oltre ad essere difficilmente eseguibile a lungo termine spesso comporta una notevole riduzione del metabolismo con "un blocco" del calo di peso.
Tutto questo senza citarle le numerose prove di possibili alterazioni al fegato ed ai reni dovuti alle diete iperproteiche condotte per lungo termine (in genere si danno per 15-20 giorni massimo).
Le consiglio quindi di farsi seguire dal medico specialista in scienze dell'alimentazione della sua ASL.
Cordiali saluti

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Dott. Mauro Lombardo
Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
www.maurolombardo.it

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