Intervento al seno

Buongiorno,
scrivo per richiedere un parere.
Tengo sotto controllo il seno da molti anni.
Tre anni fa in seguito alla presenza di microcalcificazioni, messe in evidenza dalla mammografia, è stata effettuata una microbiopsia in stereotassi il cui esito è stato B2. Lo scorso anno, per la presenza delle microcalcificazioni, unite a segnali di "attività", emerse dalla mammo e per la presenza di vascolarizzazioni refertate dalla RMN è stata effettuata un'altra microbiopsia in stereotassi con analogo esito B2. in ogni caso la presenza di questi elementi sospetti ha indotto l'equipe da cui sono seguita ad effettare, il 12 dicembre, una quadrantectomia con due reperi ed asportazione del linfonodo sentinella.
Dopo l'operazione, contestualmente alle dimissione, è stato prenotata la prima visita oncologica.
L'esame istologico dei tessuti asportati ha data nuovamente esito B2 e l'analisi su due linfonodi asportati ha dato esito negativo.
Il 25 marzo sono stata sottoposta a mammografia postoperatoria che ha evidenziate delle microcalcificazioni sparse per la cui presenza la mammografista ha richiesto una nuova operazione per asportare le micorcalcificazioni senza, a mio avviso, approfondire molto la situazione.
I miei dubbi sono legati alle seguenti domande a cui non so dare risposta:
Perchè non è stato fatto alcun confronto con le mammografie precedenti?
Le calcificazioni possono essere un residuo di quelle asportate con l'intervento?
Se si, che senso ha intervenire di nuovo?
Non potrebbe essere sufficiente una microbiopsia?
La presenza della cicatrice dell'intervento non ha alcuna rilevanza?
Il fatto che sono entrata in menopausa da aprile dello scorso anno non può essere concausa della modifica del tessuto (attività rilevata in mammo)?
Ho avuto l'impressione che la situazione sia stata trattata con un pò di superficialità, la dottoressa era a fine turno e ha fatto chiamare il chirurgo che, almeno secondo me, senza approfondire più di tanto mi ha detto che il mio caso va trattato secondo statistiche e che in questi caso va fatto un intervento, più semplice del precedente (senza repere per intenderci) e che se anche stavolta l'esame istologico dovesse dare risultato B2 allora rientrerei nei casi rari per i quali le microcalcificazioni non sono legate a neoplasie.
Grazie mille

[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Ma chi lo dice che Lei appartenga ad una categoria di casi rari
>>che se anche stavolta l'esame istologico dovesse dare risultato B2 allora rientrerei nei casi rari per i quali le microcalcificazioni non sono legate a neoplasie. >>

Non è così. Legga consulti analoghi.

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/294891-microcalcificazioni-al-seno.html

Ho letto più volte la sua richiesta e nonostante Lei abbia precisato molto bene tutti i dettagli, non me la sento di esprimere pareri perchè a distanza (e senza potere consultare tutti i radiogrammi) non sono riuscito a comprendere bene il senso di questo iter.

Mi dispiace.
[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottore buongiorno,
innanzitutto grazie per la risposta.
Ho letto anche le informazioni del link e la mia titubanza ad accettare l'intervento aumenta.
Approfitto della sua gentilezza e competenza solo perchè mi tolga una curiosità: dalla lettura delle mammografie pre e post operatorie è possibile determinare se le microcalcificazioni sono di nuova formazione?
Grazie di nuovo e buona Pasqua
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Quuelle di nuova formazione è possibile sospettarle confrontando i radiogrammi precedenti e quelli attuali ovviamente.
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno dottor Catania
la ringrazio moltissimo per la sua gentilezza, giovedì devo andare a fare una visita durante la quale cercherò di ricevere i chiarimenti del caso.
saluti
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