Possibile infezione uretrale uomo: quale strategia adottare?

Sono un uomo di 30 anni.

Da una settimana, circa, presento sintomatologia potenzialmente ascrivibile a IST.

PREMESSE
- 5 anni fa mi è stata diagnosticata prostatite, prima batterica poi abatterica, aggravata da stato emorroidario.
Nel tempo la prostatite non ha dato più grossi problemi, ma le emorroidi ci sono ancora.
- Nello stesso periodo (5 anni fa) avevo avuto infezioni da E. Coli e Clamydia (curate entrambe con antibiotici).
- Circa un mese fa ho accusato dolore (punture di spilli) all'uretra, durante la notte. All'indomani maggiore frequenza a far pipì e qualche minuscola perdita notata negli slip. Qui nessun rischio di malattia sessualmente trasmissibile (partner stabile fino a pochi mesi prima, che non mi risulta avesse problemi; poi per un paio di mesi nulla).
Probabilmente stress, emorroidi e qualche bicchiere di vino in più hanno infiammato.
Poi nei giorni il problema è perlopiù rientrato.
Inoltre qui urocoltura negativa e analisi urine ok (solo eritrociti 19 /ul).
- successivamente, per circa un mese, ho avuto sesso vaginale (protetto) e orale (non protetto) con altra partner, diverse volte.
Probabilmente la partner aveva a sua volta un altro partner stabile.
- Da una settimana accuso la seguente sintomatologia:
1) lunedì-martedì: piccole perdite durante tutto il giorno, notate sugli slip e sull'orofizio uretrale.
Piccole secrezioni biancastre e lattiginose (non purulenti), notate prima della minzione.
Occasionale e lieve bruciore durante il giorno.
2) mercoledì-giovedi: aumento di queste perdite (ancorché sempre modeste).
Aumento sensazione spilli/dolore uretrale, in specifici istanti distribuiti lungo la giornata (non continuo).
3) venerdì: bruciore uretrale non più occasionale, ma continuo e più forte in intensità.
Perdite continuano.
Lieve dolore post minzione.
Maggior stimolo di far pipì.
4) sabato: dolore decisamente intenso all'uretra (favorito da tampone uretrale fatto in questo giorno, vedi dopo).
Secrezioni più abbondanti e ben visibili, ora tendenti al giallo.
Presa tachipirina 1000 per alleviare il dolore e ho provato a riposare. Al risveglio, 3h dopo, ho trovato lenzuola bagnate in alcuni punti tra bacino, gambe e piedi: non riesco a capire se si tratti di sudore (tachipirina e piumone pesante, unitamente all'aver dormito senza pantaloni) o se di urina. Questo mi ha molto allarmato.
A questo punto ho misurati la temperatura, pari a circa 37 C (nonostante tachipirina).

Il medico curante, fermo al punto 2 (non è aggiornato sul netto peggioramento di cui al punto 3), suggerisce che non c'è fretta, e di fare:
- eco addome completo
- esame colturale tampone uretrale
- nuove urine e urocoltura
- ematici con dosaggio PSA
e quindi consultare urologo.
Ho fatto oggi (sabato) esami (tanne eco), avrò esito tra 6 giorni e visita urologo tra 9.

DOMANDE
A) è meglio questa strategia di attesa, che però mi espone al dolore (impatto su lavoro e psiche) e al rischio che eventuale infezione si estenda/diffonda?
Oppure è meglio recarsi in pronto/guardia medica e farmi prescrivere antibiotico, anche se non sarebbe mirato in assenza di analisi che arriverebbero solo tra 6 giorni?
Quale strada è più sicura?
B) dalle evidenze descritte e quindi a una analisi empirica, si potrebbe effettivamente trattare di IST?
Se sì, quale?
C) qualunque consiglio è bene accetto.
Sia per la salute fisica che mentale: ansia mi sta generando insonnia e malessere.

Grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Il PSA un marcatore del tumore della prostata, evenienza inverosimile alla sua età, pertanto si tratta di un esame assolutamente inutile. Inoltre, se lo si esegue in un momento di verosimile infiammazione uro-genitale si rischia di ottenere un risultato falsato ed inutilmente preoccupante. Se i disturbi non sono insopportabili e non c’è febbre è il caso di attendere per l’eventuale prescrizione di antibiotici. Se conoscessimo la diagnosi a priori, non le si sarebbero stati prescritti degli accertamenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro dottore, grazie del suo tempo.

Oggi (domenica mattina):
- niente febbre
- continua produzione di piccole secrezioni filamentose
- dolore inferiore a ieri sera, ma mi aspetto ritorni a breve: alle 10 e alle 20 di ieri ho preso 2 bustine di tachipirina 500 alla volta. Imputo a questa la riduzione del dolore. Penso oggi farò altrettanto.

1) per quanti giorni è ragionevole assumere un tale quantitativo di paracetamolo (4x500)? Considerando che avrò gli esiti tra 5 giorni e la visita urologica tra 8.
2) sul dosaggio di paracetamolo, prenderne 1000 è ok? O possono bastare 500?
3) mi è giunta notizia dal nuovo partner di una candidosi recente, tuttavia curata. Quanto è ragionevole imputare a questo la causa? O i sintomi sono più quelli di gonorrea/clamydia?
4) ultima domanda. A che temperatura corporea dovrei allertarmi? Già 37 C?

Grazie ancora, di cuore.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Il dosaggio dell'antidolorifico dipende dalla sua effucacia e su questo può giudicae solo lei. La Candida nel maschio è unicamente causa di irritazioni esterne. Parliamo di ipertermia oltre i 38 C.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
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Utente
Utente
Ancora grazie.
Oggi (domenica) non avverto più bruciore uretrale (mentre ieri era intenso), sebbene continuino le sevrezioni.

Nella serata inizio ad avvertire tensione/dolore ai reni. Per ora lieve ma percepibile, soprattutto al rene sinistro.

È possibile che l'infezione giunga ai reni?
Quali sintomi, ai reni, dovrebbero allertarmi? Intendo, con che intensità e dopo quanto tempo?
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Una ipotetica infezione delle basse vie urinarie dovrebbe interessare la vescica con sintomi irritativi caratteristici prima dei reni. Abbiamo idea che lei passi troppo tempo ad ascoltarsi (!) Diremmo che se non c'é febbre si possa stare relativamente tranquilli. Continui a bere molta acqua.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

torno qui con gli esiti degli esami ed alcune considerazioni, sperando di presentare un quadro più completo.

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RITSULTATI

1) ematici con dosaggio PSA: tutto nella norma.
- In particolare: PSA REFLEX 1,050 ng/ml (0,0-4,0)
- Eccezione: RDW - SD 36,4 fl (38,7-45,1)

2) esame colturale tampone uretrale e nuove urine e urocoltura
- URINE COMPLETE sembrano ok, a meno di: LEUCOCITI -> 171 /ul (0,0-20,0)
- UROCOLTURA L'esame ha dato esito negativo (Metodo: Colturale)
- BATTERIOLOGICO SECRETO URETRALE : Flora mista aspecifica. Utile ricontrollo. (Metodo: Colturale)
- MICETI Negativo

3) eco addome completo: lo eseguirò tra 10 giorni. È utile?

Alcuni dettagli che mi fanno dubitare degli esami colturali:
- urocoltura è basata su campioni di urina raccolti alle 03:30 del mattino (dopo che avevo urinato l'ultima volta attorno al 01:00, quindi magari un tempo non sufficiente a generare sufficiente carica batterica); inoltre ho portato i campioni attorno alle 08:30, quindi circa 5h dopo averli prodotti;
- il tampone uretrale è stato fatto attorno alle 08:30, dopo aver urinato circa 1.5h prima, quindi magari non un tempo sufficiente affinché si ri-formasse fosse materiale biologico a sufficienza da essere rilevato. Poco dopo il tampone, oltre al dolore importante che mi è durato tutto il giorno, ho notato la maggior secrezione bianco/giallastra mai osservata in questo periodo. Peccato non sia stata raccolta dal tampone.

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SINTOMATOLOGIA

Ad oggi non ho avuto febbre. Continuo ad avere:
- dolori uretrali come spilli (di intensità minore rispetto ai giorni scorsi sabato, che diminuiscono se bevo);
- bruciori uretrali, durante e dopo la minzione;
- secrezioni bianco/giallastre e lattiginose, specie al mattino;
- continue (piccole) perdite che noto sugli slip
- (in misura minore) sensazione di congestione prostatica, di tensione ai testicoli ed ai reni. Specifico, su quest'ultimo punto, che soffro di emorroidi ed ho sofferto (probabilmente soffro ancora) di prostatite.

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DOMANDE:
1) che quadro si individua, sulla base dello storico di cui sopra?
2) che opinione avere sui risultati di urocoltura e tampone? Andrebbero ripetuti? (Sul tampone, spero di no...).
3) come comportarmi per risolvere, al meglio e quanto prima, questa spiacevole situazione?

Grazie mille.
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Prostata ed emorroidi sono probabilmente alleate per causarle questi disagi, che comunque non causa alterazioni importanti agli accertamenti. Per la secrezione uretrale persistente, visto l'esito del tampone, consiglieremmo l'esecuzione di un batteriologico con metodica PCR sulle urine del primo getto. Per il resto, una terapia generale per la prostatite le potrà essere consigliata dal suo urologo di fiducia, ognuno di noi ha preferenze ed abitudini differenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
Alcuni aggiornamenti, per richiedere nuovamente un parere.

15/04 - visita da urologo che, nonostante esami precedenti negativi (si veda scambio in alto), ipotizza MST (gonorrea) e prescrive Cefriaxone. Prescrive anche alcuni esami per valutare se l'infezione è anche prostatica e, in ogni caso, per la prostatite.
Nuovamente urine e urocoltura. Ex novo, spermicoltura, con tecnica PCR. Invero mi ha suggerito test di Meares, che lascerei come ultima spiaggia, provando piuttosto fastidio su quel tipo di cose.
Prescrive anche eco-addome completo.

16/04 - mi sono recato nel centro cittadino per le malattie sessualmente trasmissibili, con il partner con cui ho ipotizzato sia avvenuto il contatto.
Dal vetrino analizzato con secreto uretrale NON sono riusciti a rilevare gonorrea (ipotizzata il giorno prima da urologo). Ma il tampone uretrale fatto per il vetrino è stato superficiale (non sono entrati nell'uretra). Dicevano di spremere e che se ci fosse stato secreto sarebbe emerso. Non è emerso nulla, ancorché ci fossero i filamenti bianco-giallastri che vedevo ogni mattina e che mi hanno detto tuttavia non sarebbero ottimali per il vetrino.
Al centro:
1) mi hanno fatto comunque analisi urine, con esiti dopo 7-10 giorni. Immagino abbiano usato PCR, per cui in teoria se c'è qualcosa l'avrebbero visto.
2) mi hanno :
2.1) somministrato intramuscolo Cefriaxone, per gonorrea, in maniera cautelativa (anche se non avevano ancora evidenza).
2.2) consegnato azitromicina (2 500mg), che ho preso all'indomani in una sola dose, dopo cena, triturandola perché ho difficoltà a deglutire farmaci. Questo per la Clamydia, ipotesi ancora non verificata allora ma per la quale infettivologo del centro ha voluto comunque darmi copertura. Avevo preso 5 anni fa questo antibiotico, proprio per Clamydia.

22/04
Ho fatto eco addome, risultata pulita.
Dopo la somministrazione degli antibiotici non ho più avuto sintomi: né dolori, né secrezioni, se non bruciori lievissimi e non confrontabili ai precedenti.
Lo stesso giorno arrivano i risultati dal centro per le MST relativi alla partner: negativi. Ricordo che la partner non ha mai avuto sintomi.

23/04 - arrivano i miei risultati, dal medesimo centro. Negativi.

28/04 - sulla base della negatività e dell'assenza di sintomi, ho nuovamente un rapporto con la partner, divenuta stabile.
Rapporto orale NON protetto e vaginale protetto, come la prima volta, cui avevo ricondotto tutto questo problema.
All'indomani, ho di nuovo bruciori e dolori, simili a quelli iniziali.

*************
Seguono le domande.

A) come spiegare la mia sintomatologia, alla luce della negatività degli esami? In particolare alla luce delle secrezioni che lasciavano pensare a MST, oltre che ai dolori.

B) se fosse prostatite, potrebbe essere batterica? Gli esami fatti fin ora avrebbero dovuto indicare questa eventualità o sono necessari esami specifici (es. quelli indicati da urologo)?

C) se fosse prostatite a-batterica, sarebbe un quadro diagnostico più complesso, immagino, perché non basterebbe più antibiotico. Come dovrei prendere questa notizia?

D) escludiamo contagio da candida, che la partner riferiva avere nei giorni precedenti al primo rapporto?

E) SOPRATTUTTO, come è possibile che con esami negativi, no sintomi da lei e non più sintomi per me, appena un giorno dopo del sesso orale ho già di nuovo male?

Vi ringrazio per l'attenzione.
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