Terapia focale prostatectomia: scelta medica o budget?

Buonasera, mio papà 70, ha eseguito prima RMN prostatica (prostata 53x33x42 con adenoma di 33mm.
Area in sede posterò laterale sx equatoriale di 10mm.
Non ECE.
Non linfoadenopatie.
Psa 7ng/ml.
Biopsia: adenocarcinoma Gleason score 6 nei 3 prelievi del targhet.
Chiamati in ospedale dove propongono: terapia focale, sorveglianza, radioterapia e prostatectomia.
Consigliano terapia focale visto il grado basso.
Mettono in lista per terapia focale e concordiamo con il medico settembre dato che la visita era a fine luglio.
Mio papà viene chiamato a sorpresa il 30/7.
Era in vacanza ed ha rifiutato dicendo che era inteso con l’urologo per settembre (2025).
Al telefono dicono forse c’è stato un errore, richiamiamo a settembre.
Settembre nessuna chiamata.
Mio papà li contatta spiegando l’accaduto.
Ricevo sul mio telefono una chiamata dall’ospedale alle 21.30 di sera chiedendo di visitare mio papà il lunedì dopo.
In visita gli viene detto che hanno rivalutato il caso e non è più indicato per la terapia focale ma per la sorveglianza.
Ora mi chiedo: la sanità non ha fondi per operare i casi meno gravi.
Ma se mio papà si fosse sottoposto ad intervento quando è stato chiamato?
Dove sta la verità?
Vorrei un consiglio, ma la terapia focale è indicata o mi trovo davanti ad una questione di budget?
Vorrei un parere medico che sia puramente medico e non legato a questione di denaro.
Per favore aiutatemi.
Siamo in piena confusione.
Grazie
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
In base ai dati che ci fornisce, paiono evidenti le indicazioni alla sorveglianza attiva. Queste indicazioni si sovrappongono in parte a quelli della terapia focale. Nella struttura pubblica, la decisione di seguire una strada o l’altra dipende da protocolli di trattamento locale che possono variare nel tempo in base a motivi che non possiamo conoscere, ma che ovviamente lei ha diritto di chiedere alla struttura di ricovero interessata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Buongiorno dottore , grazie infinite per la risposta. Vorrei sapere di più sul discorso si sovrappongono in parte a quelli della terapia focale mi può spiegare meglio ?
Riguardo la decisione dell’ospedale , la cosa che mi ha lasciata allibita è il fatto che prima si è presa una decisione , in seguito invece completamente ribaltata.
Grazie ancora dottore e buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Oggigiorno la terapia focale (es. ultrasuoni focalizzati ad alta energia - HIFU) trova indicazioni nei tumori a bassa aggressività (Gleason 6-7) e di piccolo volume. Gli stessi casi di Gleason 6 possono essere seguiti con la sorveglianza attiva, che comporta comunque delle spese, anche se diluite nel tempo. La terapia focale le spese le presenta subito tutte assieme, ma poi nel tempo dovrebbero essere molto inferiori. Pertanto, in ambito pubblico, la scelta dipende da protocolli locali, studi scientifici in corso, eccetera. In ambito libero professionale, la terapia focale si propone ai pazienti che per indole non sopportano l'idea di non essere - curati - in qualche modo, anche se a lungo termine i risultati non sono molto differenti.
Comprendiamo che siano concetti un po' difficili da comprendere, speriamo di esserci spiegati abbastanza.

Paolo Piana
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
rispondo per quanto riguarda un commento su utilizzo di una terapia focale nel carcinoma prostatico a basso rischio.
Parliamo quindi di una diagnosi istologica di adenocarcinoma prostatico Gradi di aggressivita' bassa (Gleason score 6), localizzato all'interno della prostata e con un singolo focus identificato alla risonanza magnetica.
A mio personale giudizio, le terapie focali, che insistono in tentativi da piu' di un decennio, pur migliorando la tecnica rimangono ancora una indicazione non confermata come validita', a differenza delle classiche opzioni sorveglianza attiva, prostatectomia radicale e radioterapia esterna.
I problemi delle terapie focali sono molti:
- identificazione corretta dei focus tumorali alla risonanza. Molto spesso quando sottoponiamo il paziente alla prostatectomia radicale, emergono all'esame istologico localizzazioni multiple ed in aree non evidenziate alla risonanza magnetica. Quindi, la terapia focale si deve basare sulle indicazioni della risonanza e non infrequentemente andrebbe ad agire su singoli foci visibili alla risonanza, lasciando altri diversi foci tumorali presenti ma non visibili alla RM
- il tumore prostatico e' per natura multifocale e quindi agire focalmente e non su tutta la ghiandola prostatica puo' essere un trattamento non completo con progressione di malattia
- in circa il 25% dei casi classificati come a basso rischio alla valutazione clinica, dopo intervento il grado di aggressivita' e' maggiore oltre alla localizzazione piu' estesa

Il mio personale consiglio per un tumore a basso rischio, con singolo focus o comunque con foci di dimensioni max intorno a 10 mm e senza sollevamento della capsula prostatica alla RM, e' un atteggiamento di sorveglianza attiva da contrapporre ad un trattamento radicale ( prostatectomia radicale soprattutto per eta' inferiori a 70 anni o radioterapia esterna estesa a tutta la ghiandola soprattutto per eta' superiori a 70 anni), da discutere con il clinico, e non trattamenti focali.

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Grazie mille dottore
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Buongiorno dottore, grazie per la risposta, sarebbe opportuno eseguire una pet per individuare le eventuali lesioni non visibili in RM?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Non vi sono indicazioni precise per la PET in questa situazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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