Prostatite e candidosi

sono un uomo di 35 anni.
Nel mese di maggio-giugno sono stato colpito da una candidosi alla zona della piega inguinale e dello scroto. La candidosi, secondo la diagnosi del mio dermatologo, era dovuta alla terapia cortisonica locale a cui mi ero sottoposto poche settimane prima per curare un eczema sempre a livello scrotale e inguinale.
Ad ogni modo la candidosi è stata curata con crema anti-micotica (4 settimane). A fine luglio (in coincidenza comunque con il termine della terapia anti-micotica) mi è stata diagnosticata una prostatite (sintomi: gocciolamento post minzione, sensazione di non completo svuotamento della vescica). Gli esami colturali (urine e sperma) tuttavia non hanno rilevato una significativa carica batterica.
Da agosto il mio urologo mi ha prescritto una terapia antibiotica per 10 gg (Levoxacin) coadiuvata da un integratore alimentare per 20gg (Deproc).
Il mio medico di base mi aveva suggerito di prendere un anti-micotico (Fluconazolo).
A questo punto mi chiedo può essere che la candidosi abbia causato la prostatite o sono due patologie distinte?
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

difficile confermare la sua ipotesi anche se possiamo dire che non è frequente riscontrare la candida in presenza di una infiammazione della prostata ed è più facile pensare a due patologie concomitanti e distinte.

Comunque, se desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Gentile dr. Beretta,
La ringrazio innanzitutto per la risposta. Avevo gia' letto con molto interesse gli articoli citati in risposta ad altri quesiti del forum.
Sto seguendo le indicazioni relative allo stile di vita da lei citate ( prescritte anche dal mio urologo) da piu' di un mese.

Approfitto per chiederle secondo lei quali sono i tempi di guarigione dalla prostatite nel mio caso abatterica o batterica sub-acuta? Settimane, mesi, anni? Devo forse abituarmi a convivere con alcuni sintomi sia pur attenuati?
Ritiene opportuna una terapia antibiotica a largo spettro anche in assenza di esitompositivo degli esami colturali?
In caso di urgenza di urinare a breve distanza e' meglio cercare di trattenere l'urina?

Grazie.
Cordiali saluti.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

in presenza di una infiammazione della ghiandola prostatica è difficile fare una sicura prognosi sulla sua durata e quindi, non conoscendo per altro la sua reale situazione clinica in diretta, mi astengo dal farla.

Sull'uso dell'antibiotico in assenza di una valutazione colturale significativa io personalmente ho molte resistenze e tendo a non utilizzarlo; all'ultima questione da lei sollevata, in presenza di un'urgenza, è bene capire quale ne è la causa e porvi rimedio, mai cercare di trattenere l'urina.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente.
Condivido la sua osservazione. da quanto ho inteso il mio urologo ha prescritto la cura antibiotica ( a suo dire leggera e di breve durata) come terapia " di fondo" mentre la "reale" terapia consiste nella modifica dello stile di vita ( idratazione abbondante, modifica alimentazione, minore sedentarieta' ecc.).

Approfitto della sua disponibilita' per 3 domande ulteriori.

1 A suo avviso una prostatite abatterica puo' essere stata causata anche da una sedentarieta' forzata ( a causa di una dermatite nella zona inguinale ho infatti ridotto drasticamente la mia mobilita' nonche l' attivita' sessuale per circa 4 mesi) tenuto conto del fatto che svolgo un lavoro d'ufficio e che mi muovo in motorino)?

2 Inoltre involontariamente mi sono accorto che in questo periodo avevo delle polluzioni notturne che inconsciamente bloccavo ( di fatti quindi determinando un coito interrotto). Questo poterbbe avere influito negativamente sulla prostata?

3 Per quanto riguarda la regolarita' sessuale ritiene adeguati 2 rapporti a settimana? La masturbazione puo' avere controindicazioni in caso di prostatite?

Grazie ancora.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

a tutte le domande le rispondo con un sintetico sì e le ricordo che la masturbazione non ha controindicazioni, in presenza di una prostatite.

Cordiali saluti.
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Gentile Dr. Beretta,

Grazie ancora per le risposte. Mi impegnerò quindi nella terapia suggerita (e cercherò di avere pazienza):
- adozione di uno stile di vita corretto (attività fisica e sessuale regolare, abbondante assunzione di liquidi, attenzione all'alimentazione, ecc.)
- assunzione di integratori anti-infiammatori (come prescritti dal mio urologo).

Con riferimento all'alimentazione avrei un paio di domande:

1 - il caffè decaffeinato e il the verde possono essere considerati compatibili con la dieta o anch'essi risultano non indicati?
2 - il consumo di carne (bianca, rossa, pesce) deve essere ridotto?
3 - una volta ridotti i sintomi della prostatite è concesso ogni tanto "sgarrare" dalla dieta o è meglio evitare?

Grazie ancora.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

anche a queste tre ultime domande le rispondo con un sintetico sì, ad eccezione della carne bianca e della carne di pesce magro che possono essere consumate senza particolari problemi, sempre con moderazione.

Cordiali saluti.
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Utente
Gentile dr. Beretta,

Scusi il disturbo (colpa mia dato che le domande erano malposte), ma quindi posso consumare caffè decaffeinato e the verde?
Ridurrò invece la carne rossa (peccato...).

Grazie ancora.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
E' bene seguire questa indicazione anche se non in modo maniacale!

Ancora cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentile Dr. Beretta,.
Seguirò i suoi consigli (per natura sono molto metodico quindi tendo a seguire alla lettera ogni prescrizione...) e se non è un problema La aggiornerò sull'evoluzione della prostatite (mi auguro in tempi rapidi e con esito positivo).
La ringrazio nuovamente per la disponibilità e cortesia.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Perfetto, qua siamo ed attendiamo sue nuove.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Gentile Dottore,

Dopo la prevista visita di controllo dall'urologo mi è stata confermata la diagnosi di prostatite abatterica (l'esito anche degli ultimi tamponi uretrali è stato negativo). Come Lei aveva suggerito l'antibiotico era inutile (in realtà l'urologo mi ha confermato che la somministrazione, mer un periodo relativamente breve, era solo a scopo precauzionale in attesa dell'esito dei tamponi).

Permangono i seguenti sintomi:

- gocciolamento post minzione
- sensazione di non completo svuotamento della vescica
- leggere perdite di urina quando mi piego dopo aver urinato
- leggera sensazione di pesantezza nella zona sovrapubica (alla sera dopo cena)
- assenza di dolori

Anche per effetto di una ulteriore ecografia addominale l'urologo ha verificato che l'infiammazione alla prostata persiste (tuttavia la dimensione della prostata è normale).

La terapia che mi è stata prescritta (unitamente ai consigli dietetici e di stile di vita che sto seguendo da quasi 2 mesi) è la seguente:

- Permixon 1 v/die per 40 gg
- Pelivilen Forte 2 v/die per 30 gg.

Avrei quindi le seguenti domande:

1 - a cosa servono i due farmaci (ho letto i foglietti informativi, ma non mi è molto chiaro)?
2 - ci sono controindicazioni nell'assunzione contemporanea dei 2 farmaci?
3 - il permixon è un farmaco corretto in caso di prostatite abatterica (mi sembrava di capire che fosse indicato in caso di ipertrofia prostatica)?

grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

i farmaci consigliati sono degli antinfiammatori, decongestionan, in parte di natura estrattiva, che hanno un'indicazione nelle problematiche prostatiche, come quelle a lei diagnosticate.

Segua ora le indicazioni ricevute e poi ci riaggiorni.

Ancora cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie mille dottore.

Per indole tendo a limitare il più possibile l'uso dei farmaci e quindi mi chiedevo se non vi fossero problemi nell'assunzione di due prodotti aventi la stessa funzione (anti-infiammatori).

La ringrazio nuovamente.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Tranquillo, sono farmaci che non presentano, anche associati, effetti collaterali significativi.

Cordiali saluti.
Prostatite

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