Prostatite ricorrente
Spett.li Dottori,
da circa due anni soffro di prostatite che, considerati i sintomi (fastidio perineale ed orgasmo leggermente alterato), posso fortunatamente ritenere di lieve entità, ma è pur sempre fastidiosa tanto da spingermi al non utilizzo della biancheria intima che peggiora la situazione.
L'anno scorso mi sono rivolto a due urologi differenti che, sulla base delle analisi (ho fatto tutti gli esami possibili, compresa ecografia transrettale, ed è stato trovato l'enterococcus faecalis nello sperma) mi hanno prescritto una cura a base di ciproxin (40 giorni di terapia con 250mg al dì), permixon e antiinfiammatorio in supposta per 10 giorni. Dopo tale periodo la sintomatologia è sparita e distanza di due mesi la coltura batterica del liquido seminale non ha rilevato la presenza di batteri dannosi.
A distanza di qualche mese, purtroppo, i sintomi si sono ripresentati ed il medico di base mi ha prescritto la stessa cura. Anche in questo caso, i sintomi sono scomparsi.
Preciso che in entrambi i casi, dopo la cura i sintomi non sono scomparsi subito, ma a distanza di una decina di giorni dall'interruzione dell'assunzione dell'antibiotico. Non so se indichi qualcosa, ma ho preferito precisarlo.
Ora, a distanza di 2-3 mesi dalla cura mi ritrovo con il fastidio perineale.
E' meglio curarsi nuovamente o vi è la possibilità che i sintomi scompaiano da soli?
Premetto che sono una persona soggetta a disturbi a livello intestinale (da sempre).
Grazie per l'aiuto.
Cordiali saluti
da circa due anni soffro di prostatite che, considerati i sintomi (fastidio perineale ed orgasmo leggermente alterato), posso fortunatamente ritenere di lieve entità, ma è pur sempre fastidiosa tanto da spingermi al non utilizzo della biancheria intima che peggiora la situazione.
L'anno scorso mi sono rivolto a due urologi differenti che, sulla base delle analisi (ho fatto tutti gli esami possibili, compresa ecografia transrettale, ed è stato trovato l'enterococcus faecalis nello sperma) mi hanno prescritto una cura a base di ciproxin (40 giorni di terapia con 250mg al dì), permixon e antiinfiammatorio in supposta per 10 giorni. Dopo tale periodo la sintomatologia è sparita e distanza di due mesi la coltura batterica del liquido seminale non ha rilevato la presenza di batteri dannosi.
A distanza di qualche mese, purtroppo, i sintomi si sono ripresentati ed il medico di base mi ha prescritto la stessa cura. Anche in questo caso, i sintomi sono scomparsi.
Preciso che in entrambi i casi, dopo la cura i sintomi non sono scomparsi subito, ma a distanza di una decina di giorni dall'interruzione dell'assunzione dell'antibiotico. Non so se indichi qualcosa, ma ho preferito precisarlo.
Ora, a distanza di 2-3 mesi dalla cura mi ritrovo con il fastidio perineale.
E' meglio curarsi nuovamente o vi è la possibilità che i sintomi scompaiano da soli?
Premetto che sono una persona soggetta a disturbi a livello intestinale (da sempre).
Grazie per l'aiuto.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Roberto Mallus
Urologo
5.5k 109 4
Gent.le utente,
se è vero che la terapia delle prostatiti è fondata moltissimo su empirismo , assolutamente non convivere e rassegnarsi alla sintomatologia della prostatite...intanto tenendo bene a mente che non esiste alcun urologo in possesso della "pozione magica".
Quindi in primis seguire i consigli di un solo urologo che Le dia la giusta disponibilità e i consigli di vita adeguati.
Quando non vi è sintomatologia e si sta bene (e non relativamente bene) si è in uno stato di prostatite cronica catarrale e occorrerà seguire scrupolosamente i consigli di vita e alimentari prescritti.
In conclusione si metta in cura da un urologo e uno solo e vedrà che tutto si risolverà!
Cordialmente
se è vero che la terapia delle prostatiti è fondata moltissimo su empirismo , assolutamente non convivere e rassegnarsi alla sintomatologia della prostatite...intanto tenendo bene a mente che non esiste alcun urologo in possesso della "pozione magica".
Quindi in primis seguire i consigli di un solo urologo che Le dia la giusta disponibilità e i consigli di vita adeguati.
Quando non vi è sintomatologia e si sta bene (e non relativamente bene) si è in uno stato di prostatite cronica catarrale e occorrerà seguire scrupolosamente i consigli di vita e alimentari prescritti.
In conclusione si metta in cura da un urologo e uno solo e vedrà che tutto si risolverà!
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#2]
dopo
Ex utente
Gentile Dott. Mallus,
innanzitutto la ringrazio per la risposta. Di sicuro mi rivolgerò ad un urologo, magari lo stesso che mi diede la cura.
Ad ogni modo, vorrei capire se il non curare una prostatite come la mia, sostanzialmente quindi trascurarla, può comportare un aggravarsi del problema oppure no, anche perché ho l'impressione che -antibiotico oppure no- il fenomeno è altalenante.
Grazie ancoral.
innanzitutto la ringrazio per la risposta. Di sicuro mi rivolgerò ad un urologo, magari lo stesso che mi diede la cura.
Ad ogni modo, vorrei capire se il non curare una prostatite come la mia, sostanzialmente quindi trascurarla, può comportare un aggravarsi del problema oppure no, anche perché ho l'impressione che -antibiotico oppure no- il fenomeno è altalenante.
Grazie ancoral.
[#3]
Dr. Roberto Mallus
Urologo
5.5k 109 4
Gent.le utente,
la prostatite oltre a poter essere complicata da una infiammazione delle vie urinarie o da una orchite purtroppo, se non curata , porta con frequenza pressochè assoluta a alterazioni della potenza sessuale su base psicogena.
Il non avere avuto risultati con terapie a base di antibiotici è la regola, infatti è impossibile sterilizzare la ghiandola ma non esistono solo tali terapie, da qui il consiglio di risentire chi lo ha in cura.
Cordialmente
la prostatite oltre a poter essere complicata da una infiammazione delle vie urinarie o da una orchite purtroppo, se non curata , porta con frequenza pressochè assoluta a alterazioni della potenza sessuale su base psicogena.
Il non avere avuto risultati con terapie a base di antibiotici è la regola, infatti è impossibile sterilizzare la ghiandola ma non esistono solo tali terapie, da qui il consiglio di risentire chi lo ha in cura.
Cordialmente
[#4]
Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Mallus, che mi ha preceduto, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Mallus, che mi ha preceduto, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.6k visite dal 06/09/2012.
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Approfondimento su Prostatite
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