Pienezza vescicale

Gent.li Dottori,
vi scrivo la mia storia clinica. Sono una ragazza di 24 anni. Circa un mese fa ho iniziato ad avvertire il bisogno di urinare più di frequente rispetto a quanto lo facessi normalmente, pur bevendo sempre lo stesso quantitativo giornaliero (circa 1l al giorno, visto il mio fisico molto mingherlino) associato a un senso di pienezza vescicale anche pochi minuti dopo aver urinato.
Pensando fosse un inizio di cistite (di cui ho sofferto una volta in passato) il mio medico curante mi ha prescritto il Neofuradantin per 6 giorni. Durante questa terapia il sintomo (a cui in ogni caso non si è MAI associato bruciore o dolore) si è attenuato, ma non è mai scomparso. Circa 3-4 giorni dopo il termine della terapia i sintomi si sono ripresenttati con la stessa intensità iniziale, e contemporaneamente mi sono ammalata di una brutta tonsillite acuta curata con 6 fiale intramuscolo di Rocefin e Bentelan. Durante tutto il periodo della convalescenza i sintomi urinari non si sono attenuati, e anzi mi hanno spinto ad effettuare esami del sangue (tra cui glicemia, creatininemia e azotemia assolutamente nella norma). A distanza di una settimana dalla fine di questa terapia ho poi effettutato un esame urine e un'urinocoltura (negativa) che non metteva in luce nulla in particolare eccetto un aspetto "TORBIDO" delle urine, un peso specifico di 1028 e NUMEROSI URATI AMORFI, alchè mi è stato semplicemente consigliato di bere molta acqua.
Ho effettuato contestualmente anche una visita ginecologica, in cui non è stato repertato niente di particolare, ad eccetto di una lieve infezione da Candida, successiva, però, alla terapia col Rocefin, e curata con Diflucan per 2 giorni.
Ad oggi i sintomi urinari però, non sono cessati.
Altri due elementi che io ritengo utili sono che in tutto questo periodo soffro anche di scariche diarroiche, dolori lombari e addominali (non so se dipendenti da tutti i farmaci assunti in questo periodo) che sto cercando di calmare con fermenti lattici, e infine un ultimo elemento è lo stress che tutta questa situazione mi sta creando, tanto da farmi avere anche un sonno disturbato (io che ho sempre dormito beata ogni notte).
Posso chiedere se quindi una sintomatologia del genere può essere la conseguenza esclusivamente di periodi particolarmente stressanti, o se per esempio la presenza di urati amorfi potrebbe far pensare ad altre patologie, come ad esempio la presenza di calcoli vescicali che determinano questo senso di vescica "mai vuota", pur non avendo nè bruciore nè ematuria?
In questo caso la via da intraprendere è quella di una visita urologica con ecografia?
Vi ringrazio molto
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

tutto quello che ci scrive fa pensare ad un problema infiammatorio delle vie urinarie e quindi corretta la sua prospettiva di sentire un bravo urologo e con lui seguire tutte le indicazioni diagnostiche che le darà, compresa una ecografia completa delle vie uro-genitali.

Detto questo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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