Ancora microematuria

Gentili dottori, purtroppo torno a farmi sentire per l’ennesima volta con lo stesso problema (https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/305312-ematuria-macroscopica-e-microscopica-urgente.html) e immagino che mi verrà ribadito quello che mi era già stato suggerito più volte. Ma mi piacerebbe comunque sentire un vostro parere. Per riassumere il mio ‘caso’: a metà settembre 2012 episodio di macroematuria accompagnato da fortissimi bruciori. Esami svolti (tra settembre e ottobre) : vari esami urine (rilevavano sempre la presenza di eritrociti e di emazie nel sedimento – 10 x campo e null’altro, alle volte rari leucociti); urinocolture sempre negative, citologia urinaria negativa (rilevava solo presenza di cristalli di ossalato di calcio), cistoscopia negativa; ecografia vescicale e renale negativa. A novembre faccio controllo ginecologico dove si rileva vulvovaginite; tampone uretrale, vaginale e cervicale positivo per ureaplasma urealyticum; terapia con azitromicina x 5 giorni, tutto sembrava risolto nel senso che non avevo più bruciore. Quindi il tutto viene imputato a un’uretrite da ureaplasma e il discorso si chiude. Da qualche giorno ho ricominciato a sentire bruciore, ho comprato gli stick coi reagenti in farmacia e zac! Di nuovo presenza di sangue. Anzi, ad essere precisi nello stick sono segnate due caselline diverse: una si colora uniformemente (hg) e l’altre ‘a puntini’ (Gb). A me si colora quella dell’emoglobina, la mattina poco la sera di più. Inoltre, devo dire che nella mia pipì ci sono sempre filamenti di muco, ma non capisco se arrivino dalla vagina, dall’uretra, dalla vescica… Aggiungo poi che molto spesso, soprattutto da un mesetto a questa parte, ho dolori al fianco destro, sotto il margine dell’ultima costola verso la schiena, come piccole coliche abbastanza persistenti, non dolorosissime. Ultimissima informazione: mio marito ha recentemente fatto un’analisi dello sperma che ha rilevato un’infezione da e.coli, ma noi abbiamo esclusivamente rapporti protetti, perciò non so se possa essere rilevante.
In definitiva, sono molto preoccupata per questa microematura persistente, praticamente da settembre ad oggi tutti gli esami urine che ho fatto (compresi i controlli ossessivi con gli stick della farmacia) hanno sempre dato riscontro di ‘sangue’. Il bruciore va e viene… La mia domanda è: cistoscopia e citologia negative a settembre scongiurano l’ipotesi di un tumore? Se ci fosse la sintomatologia sia sarebbe aggravata? Potrebbe trattarsi di qualcosa ai reni? Cosa posso fare, che altri esami mi ‘mancano’? Qualcuno se la sente di azzardare un’ipotesi diagnostica? Grazie mille

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

in questi casi clinici particolari , con valutazioni endoscopiche negative, si seguono in modo preciso le indicazioni cliniche del proprio urologo di riferimento e si monitorizza con lui la situazione con ecografie ripetute (logge renali comprese) ed esami citologici sulle urine.

Se confermato il problema infiammatorio a livello delle vie urinarie e desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html.

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le indicazioni, avevo peraltro già letto il suo interessante ed esauriente articolo. Per quanto riguarda la mia situazione, lei non se la sente di azzardare qualche ipotesi diagnostica? Ho parlato con una conoscente, medico di medicina interna, e mi ha detto che lei di situazioni come la mia ne vede 'a vagonate', e che spesso succede che una situazione infiammatoria generalizzata dell'appartato uro-genitale, soprattutto nelle donne, provoca questa micro-ematuria isolata ma costante... Lei che ne pensa? Potrebbe essere il mio caso? Comunque oggi ho rifatto esame urine, urocoltura e temponi vaginale, cervicale e uretrale, per vedere se per caso c'è ancora il riscontro dell'ureaplasma... Vediamo. La paura - sotto sotto - è sempre quella che si possa trattare di qualcosa di 'serio' ancora misconosciuto (= tumori, patologie renali) . In tal caso, secondo lei, nel giro di 5 mesi dai primi sintomi la situazione sarebbe degenerata, si ssarebbe conclanata? Scusi la raffica di domande
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

segua le indicazioni della sua conoscente, medico di medicina interna.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Beretta, non ci capisco più niente. Ho rifatto il tampone e ho ritrovato di nuovo l'ureaplasma, carica batterica > 100.000 UCC. Nell'esame delle urine c'è il solito riscontro di eritrociti (10/Ml) e emazie nel sedimento (5 - 10 per campo)
Sono andate dal mio medico curante, che mi ha detto:
- la mia è una microematuria davvero 'irrilevante' (al di sotto di 10 emazie secondo lei non si dovrebbe neanche parlare di microematuria)
- è dovuta all'ureaplasma, anche se il battere è stato riscontrato nel tampone cervicale
- terapia: bassado per 2 v. al giorno per 8 giorni. Oggi sono al 2° giorno di cura e sento ancora bruciori e fastidi. E' normale? Quanto ci vuole a debellare questa cosa?

Ho interpellato (telefonicamente) anche una ginecologa, e mi ha detto che secondo lei l'ureaplasma e la micrematuria non c'entrano niente. Lei che ne pensa? Cosa devo fare?

La domanda fondamentale è: se avessi un tumore (reni - vescica) o una patologia renale serie (nefrite, cose del genere) in 5 mesi si sarebbe in qualche modo 'conclamata' o la sintomatologia sarebbe peggiorata? Ps ho 40 anni, non fumo, lavoro d'ufficio

Mi dia una sua oppinione per favore
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

alle 23, dopo una giornata folle in sala operatoria e poi in ambulatorio, rispondo solo alla sua ultima domanda con un sintetico sì!

Risenta ora in diretta il suo urologo di riferimento.

Cordiali saluti.

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