Chiarimenti su referto rmn pelvi

Uomo di 46 anni:Cortesemente un parere su referto rm addome inferiore e scavo pelvico,specificamente nella parte "virgolettata" cui mi sono sottoposto in data 1/2/13.Ringrazio anticipatamente.

Sono state effettuate sequenze assiali, coronali e sagittali con tecnica S.E. e F.S.E. ed acquisizione delle immagini in T1 e T2.
Esame eseguito senza m.d.c.
La ghiandola prostatica ha morfologia e volume entro limiti regolari-" con tenue disomogeneita' di segnale focale nella porzione periferica sottocapsulare di sinistra, con dimensioni inferiori al centimetro,scarsamente riconoscibile in un precedente accertamento eseguito nell'aprile del 2012, con caratteristiche del tutto aspecifiche, da valutare in ambito clinico specialistico e con eventuale eco t.r"-.Nessuna alterazione a carico delle vescicole seminali e del tessuto adiposo periprostatico.
La vescica e' ben distesa e priva di lesioni parietali.
Non si osservano tumefazioni ne' raccolte fluide a caricodei tessuti molli del piano perineale; in particolare non sono riconoscibili significativi tramiti fistolosi ne' raccolte fluide infiammatorie.
Permane una lievissima disomogeneita' di segnale nei tessuti molli perianali di destra, probabile esito di un pregresso intervento chirurgico risultante in anamnesi (mia nota: escissione ed eletrrocauterizzazione di polipi epiteliali dal canale rettale nel febbraio del 2012).
Vi specifico che il 31/8/12 mi ero precedentemente sottoposto ad eco t.r. con il seguente referto:
Il controllo ecografico ha evidenzito una prostata normale per morfologia e dimensioni con peso complessivo di 20 gr.
Modesta ipertrofia bilobata della zona di transizione e presenza di calcificazioni perliformi distribuite intorno all'uretra prostatica sovramontanale risultandoinoltre evidente un manicotto iporiflettente che si sviluppa sempre al di sopra del veru montanum e compatibile con un interessamento infiammatorio delle ghiandole peri uretrali in assenza di alterazioni delle vescicole seminali e cella vescica.
Grazie per avermi letto.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
purtroppo lei non ci precisa il motivo per il quali questa indagine è stata effettuata, ci pare poco verosimile solo in relazione alla precedente escissione di "polipi" (??) del canale anale. La minima alterazione a livello prostatico ci pare ben poco significativa, come da giudizio dello stesso radiologo. La negatività in tale sede della precedente ecografia trans-rettale è tutto sommato ulteriormente tranquillizzante. Ovviamente, la situazione deve essere giudicata dal nostro Collega specialista in urologia che già la sta seguendo, ma è assai probabile che la scelta vada verso la ripetizione a distanza (almeno 6 mesi) dell'ecografia trans-rettale, preceduta dal dosaggio del marcatore PSA totale e PSA frazione libera.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Avete ragione,sono stato poco circostanziato,credevo che aveste accesso alla mia stori clinica,comunque riformulo.
La risonanza magnetica e' l'ultimo passo di una serie di diagnostica alla quale mi sono sottoposto dopo una serie di problemi uroproctologici che mi si son presentati in seguito ad una ileite terminale risoltasi spontaneamente.In seguito a quell'episodio mi fu praticata,inizialmente senza sedazione, una colonscopia dolorosa in modo paradossale.Tale episodio e'gia'stato affrontato da alcuni medici in altri miei threads.Dopo ca.3 mesi dalla colonscopia ho cominciato ad avvertire dolori discontinui e fluttuanti al retto.Ho cosi' contattato un chirurgo proctologo che dopo e.r. mi referto' con "multiple formazioni nel retto ubiquitarie di incerta identificazione: papillomi ipertrofici,condilomi?".Successivamente nel dicembre del 2011,durante una seduta di tapis roulant,ho avuto un episodio di incontinenza urinaria da sforzo con tenesmo vescicale e bruciore.Ho consultato un urologo che mi ha parlato di possibile neuropatia del pudendo.Nel mese di dicembre del 2011 ho cosi' fatto un esame,con esito nella norma per latenza ed ampiezza, dei potenziali evocati sacrali misurati dopo stimolazione dei dorsali del pene e registrato sul muscolo cavernoso bilateralmente.Successivamente ho cominciato ad accusare una iperestesia al perineo con sensazione di corpo estraneo nel pene.Il quadro sintomatologico pendeva decisamente verso una sofferenza neuropatica e cosi' a Novembre del 2011 mi sono fatto visitare da un Neurourologo che mi refertava con "pollachiuria ,non nicturia,non disturbi minzionali da svuotamento.Muscoli del pavimento pelvico minimamente ipertrofici,non dolorabili alla compressione digitale,senza evidenza di trigger points nei muscoli elevatori dell'ano,otturatori interni,coccigei.Quadro sintomatologico riferibile a neuropatia del pudendo.
Scrivo perche' mi trovo chiaramente in un ginepraio eziologico, tra prostatite e neuropatia ed i miei sintomi sono sempre gli stessi di dolore rettale iperestesia perineale e dolore lombare.Che devo fare ancora?Estendo il post anche agli specialisti neurologi,Grazie ancora.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
sinceramente ancora ci sfugge il motivo per il quale, stante la diagnosi di sindrome dolorosa perineale, sia stata comunque eseguita - anzi ripetuta - una risonanza magnetica. La situazione ci pare sufficientemente complessa già per chi ha la possibilità di poterla valutare direttamente. Come può ben immaginare, a distanza è per noi di fatto impossibile giudicare su un caso così specifico e le nostre considerazioni generali non le potranno certamente dare vantaggio alcuno. Riteniamo senz'altro opportuno che lei prosegua il suo percorso già avviato con il nostro Collega con competenze neuro-urologiche, poiché pare senz'altro questa la strada più promettente.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Si dottore, concordo con un quadro complesso.
Mi aiuti solo a fare chiarezza sul referto della rm pelvi a margine: "-" con tenue disomogeneita' di segnale focale nella porzione periferica sottocapsulare di sinistra, con dimensioni inferiori al centimetro,scarsamente riconoscibile in un precedente accertamento eseguito nell'aprile del 2012, con caratteristiche del tutto aspecifiche.
Per chi,come me non e' avvezzo a termini cosi' specifici, che cosa significa questa disomogeneita'?Potrebbe realisticamente essere prostatico il problema che mi genera la parestesia perineale ed il dolore rettale?Ho anche l'impressione che la patologia del pudendo,fino a pochi anni fa',pressoche' sconosciuta,sia divenuta ultimamente molto alla moda tipo acufene per intenderci.
Saro' grato se vorra'rispondermi.
La saluto cordialmente.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
possiamo stare assolutamente certi che questa sfuggente "tenue disomogeneità prostatica" non possa costituire la causa di una sintomatologia intensa, protratta e variegata come la sua. Più generalmente parlando, lo studio e la diagnosi della patologia del pudendo e della muscolatura perineale ci pare costituisca il più aggiornato approccio a situazioni da decenni bollate come "prostatite cronica", perlopiù incurabili e generatrici di una elevata spesa sanitaria in antibiotici ed integratori dall'efficacia assai aleatoria.

Saluti

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora Dottore per la Sua pazienza.Mi conferma quanto espressamente affermato dal Neurourologo sulla presente confusione fra diagnosi di prostatiti cpps e via discorrendo, la maggior parte delle quali, semplicemente per esclusione,andrebbero affrontate da un punto di vista neurologico con grande risparmio per i pazienti.
Ps i miei valori psa free e frazionati sono nella norma.
Cordialita'.
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

Leggi tutto