Percorso diagnostico.

Salve dottori.
Scrivo per mio fratello (età 37, leggermente sovrappeso) la cui anamnesi è la seguente:
- Maggio - Novembre 2013:
Inizia a praticare attività fisica (Bici, Corsa alla sera, Addominali 2 volte la settimana) dopo anni di sedentarietà.
Non ha mai sofferto di patologie urologiche (minzione e attività sessuale tutto ok).
A causa del manifestarsi di parestesie e fascicolazioni alla mano dx ha effettuato RM (rilevate modeste ernie discali cervicali) ed EMG (negativa).
Problema poi scomparso in maniera autonoma.
Dicembre 2013:
Avverte senso di pesantezza e modeste "scariche" di dolore al testicolo SX che si propagano fino alla coscia interna SX; questo dopo aver fatto attività fisica nei giorni precedenti. Palpazione del testicolo (che non ha mai subito traumi) non dolorosa e non presenti anomalie. Il medico prescrive Tramadolo al bisogno.
Verso Natale compaiono nuovi sintomi ed inizia a lamentare quanto segue:
1) Minzione molto frequente anche di notte.
2) Assenza di stimolo ad urinare (avverte solamente il "peso" sulla vescica).
3) Insensibilità/intorpidimento della zona pubica (pene, testicoli e zona perineale compreso il retto); questo, in particolare, determina l'assenza di erezione spontanea che però manifesta regolarmente in fase REM.
4) In alcuni casi bruciore.
5) Senso di malessere generale.
7) Dolori diffusi nella parte posteriore bassa della schiena.
Il medico, ipotizzando un'infezione alle vie urinarie, prescrive cura antibiotica di 10 giorni con Tavanic 500mg, esami del sangue (Emocromo completo, VES, PSA) ed urinocoltura.
Esami tutti risultati nella norma compresi PSA e urinocoltura (eseguiti tutti prima della cura antibiotica).
Nel frattempo i sintomi sono nuovamente cambiati con scomparsa dell'insensibilità, del bruciore e del malessere generale.
Persistono i disturbi alla minzione in modo altalenante; per diversi giorni tutto bene soprattutto se la minzione avviene in piedi anziché da seduto.
Nel periodo di miglioramento era a casa in ferie mentre quando i primi sintomi si sono manifestano, era al lavoro in ufficio.
I sintomi di cui sopra sono comparsi improvvisamente nel giro di 12 ore. Il 30 dicembre inizia ad avvertire dolori fortissimi all'inguine DX che lo costringono a stare sdraiato.
Il medico dopo una palpazione profonda dell'inguine che causa dolore, sospetta un'ernia inguinale e prescrive visita chirurgica + ecografica inguine DX che risultano negative. Nel frattempo i dolori acuti scompaiono lasciando il posto a dolori diffusi e intermittenti su inguine DX e fianco DX fino a metà schiena.
Gennaio 2014:
Il medico fa eseguire ecografia completa dell'addome e l'esame risulta negativo.
Nel frattempo ricompaiono i sintomi dei punti 1), 2), 3) e 7) ai quali si aggiungono dolori diffusi interno coscia DX e SX e senso di insensibilità/affaticamento gamba DX zona caviglia-pianta del piede. Il medico ha ora prescritto TAC e visita urologica; secondo voi è corretto? Quale potrebbe essere il problema? Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signore,
la presentazione dei disturbi parrebbe in assoluto più tipica per un problema neurologico da irritazione delle radici nervose lombari, su causa verosimilemnet ortopedica. Vi sono almeno tre fattori che ce lo fanno presumere:
- la ripetuta negatività sia obiettiva sia degli accertamenti eseguiti dal punto di vista urologico;
- questa recente ripresa dell'attività fisica con sollecitazioni vertebrali (corsa?) in soggetto sovrappeso;
- la migrazione progressiva del disturbo, con coinvolgimento extra-genitale.
Gli accertamenti eseguiti e programmati ci paiono certamente giustificati, ma non rinunceremmo ad una valutazione neurologico-ortopedica con eventuale esecuzione (a giudizio di questi specialisti) di una risonanza magnetica della colonna vertebrale dorso-lombare.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dr. Piana.
La ringrazio per la celere ed esauriente risposta.
Seguiremo le sue indicazioni e faremo i riscontri da Lei consigliati; non appena avrò news la aggiornerò sugli sviluppi della situazione.

Grazie mille e cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore.
Mi rifaccio vivo per aggiornarla sulla situazione di mio fratello relativa all'anamnesi e agli accertamenti descritti nella richiesta di consulto del 22/01/2014.
E' stata effettuata visita urologica completa con palpazione della prostata ed è risultato tutto negativo; è stata poi effettuata RM colonna LOMBO-SACRALE DIRETTA il cui referto è il seguente: "Un po' rettificata la fisiologica lordosi lombare. Metameri in asse sul piano sagittale con dischi intervertebrali sostanzialmente conservati per segnale e spessore. Non evidenziate ernie discali. Regolare l'ampiezza del canale vertebrale. Cono midollare in sede; non alterazioni evidenti a carico della cauda."
Purtroppo, nonostante la negatività di tutti gli accertamenti ai quali si è sottoposto, mio fratello continua a lamentare la sintomatologia descritta nel consulto iniziale (mi diceva, ad esempio, che questo pomeriggio ha avvertito stimolo di urinare almeno una decina di volte).
Il medico di base gli ha prescritto una cura di 10 giorni con Oxibutinina 5 mg; Lei cosa ne pensa?
Quali altri accertamenti potrebbero essere indicati per trovare l'origine e quindi una linea di intervento per risolvere i problemi che affliggono mio fratello ormai da 4 mesi?

La ringrazio anticipatamente per le indicazioni che Vorrà darmi.
[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signora,
se il fastidio maggiore pare ora derivare dalla frequenza dello stimolo ad urinare, concordiamo col tentativo empirico di terapia parasimpatico-litica con ossibutinina (Ditropan), sebbene a basso dosaggio. L'efficacia almeno relativa di questa terapia ci porterebbe a focalizzare le,attenzioni in modo diverso dal punto di vista urologico. Dovremmo chiedere a suo fratello l'impegno di compilare un "diario delle minzioni" per 3-4 giorni consecutivi, compreso almeno un giorno in cui non lavora. Bisogna munirsi di un recipiente graduato ed annotare progressivamente orario e quantità delle urine, oltre ad una stima del totale dei liquidi introdotti nella giornata. Anche questo potrebbe aiutare a meglio definire la situazione, depurandola degli aspetti soggettivi (talora la persona afferma di urinare "10 volte" tanto per dire un numero elevato, mentre invece magari sono "solo 7" e per noi la differenza inizia ad essere importante).
Resta comunque molto difficile trovare un elemento unificante alla base di manifestazioni così diverse ed il sospetto della causa neurologica continua ad essere preponderante. Purtroppo non esistono indagini assolutamente specifiche per caratterizzare queste situazioni. Per esperienza possiamo affermare che talora la riduzione del peso corporeo possa avere dei risultati inattesi.

Saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie dr.Piana per la sua celerità e chiarezza; faremo senz'altro quanto da Lei consigliato.
Per causa neurologica intende una qualche patologia anche grave a carico del sistema nervoso (encefalo, ecc.) ?
Il medico di base ha consigliato a mio fratello anche una visita fisiatrica in modo da approfondire anche eventuali aspetti correlati a postura e quant'altro.
Infine, se ho capito bene, una perdita di peso potrebbe avere effetti benefici sulla sintomatologia che affligge mio fratello?

Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signora,
le cause "neurologiche" più comuni sono appunto quelle "periferiche" più o meno legate a problemi della bassa colonna vertebrale. Senz'altro, la riduzione di peso non può che giovare.

Saluti

[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie dr.Piana per la disponibilità e la velocità con la quale mi ha risposto.
Procederemo allora come indicato e poi le farò sapere.

Buona serata e cordiali saluti.
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