Vorrei avere un parere su terapia prostatite e sapere quando passeranno i sintomi fastidiosi

Buongiorno dottori, vi scrivo in merito a un problema che non riguarda me ma mio padre.
Due settimane fa ha avuto febbre molto alta, è stato riguardato due giorni e poi è stato molto meglio, senza altri sintomi. Finché una settimana fa, dopo essere andati in bicicletta, ha riavuto febbre alta (38. 8) e ha iniziato ad avvertire un forte dolore fastidioso tra scroto e ano (lo avverte quando va a urinare e poi continua per qualche minuto dopo la minzione e lo avverte quando si mette seduto, infatti può stare solo sdraiato o in piedi). È andato al pronto soccorso dove, in seguito ad analisi del sangue che ora vi riporto e ecografia vescicale e renale, hanno detto si trattava di cistite, hanno raccolto le urine per le urinocolture e hanno detto di iniziare nel frattempo terapia con ciproxin 500 per os due volte al giorno e hanno consigliato di farsi vedere da un urologo.

ANALISI DEL SANGUE (di cui riporto solo i valori alterati):
PCR: 8, 72 mg/dl (v. n. 0-0, 5)
D dimero: 323 ng/ml (v. n. 0-255)

Emoglobina: 14, 1 g/dL (vicino al minimo 14)
HCT: 40, 4% (v. n. 42-50)

Leucociti: 22, 5 x1000/uL
N: 83, 5% assoluti 18, 8
L: 8, 4% assoluti 1, 9

Gammagt: 267 (v. n. 0-55)
Glicemia: 116
Gpt: 85 (v. n. 0-45)
Procalcitonina: 1, 02 (v. n. 0-0, 5)

ESAMI URINE:
Urinocoltura NEGATIVA
Glucosio: 0
pH: 5
Chetoni: 0
Albumina: 20 mg/dl
Bilirubina: 0
Emoglobina: 0, 2 mg/dl
Nitriti: assenti
Peso spec: 1, 026
Colore: giallo oro
Aspetto: opalescente
Sedimento: 6/10 emazie/campo
Sedimento 2: 6/10 leucociti/campo
Sedimento 3: alcune cellule epiteliali squamose

ECOGRAFIA:
Reni normali
Vescica ipodistesa
Non versamento libero

Con la ciprofloxacina (in 3 giorni) la febbre è passata ma il dolore no.

3 giorni fa è andato dall'urologo (che a pelle mi è sembrato molto bravo) il quale, una volta fatta l'esplorazione rettale con la quale ha appurato che il dolore fosse di origine prostatica, ha diagnosticato una prostatite.
Non potendo fare ecografia transrettale perché dolorosa con la prostata infiammata e non potendo fare spermiocoltura (perché sarebbe stata falsata dall'antibiotico), ha detto di sospendere la ciprofloxacina e di iniziare con CEFTRIAXONE (intramuscolare, flacone di polvere 1g + fiala solvente 3, 5ml) per 7 giorni (dopo i quali dovrà sospendere l'antibiotico per poi fare spermiocoltura con antibiogramma).
Aver cambiato con ceftriaxone mi è sembrato un po' strano (perché essendo uno studente di medicina so che per le prostatiti i migliori antibiotici sono i chinoloni e quindi la ciprofloxacina che stava prendendo), ma non ho obiettato perché non sono un urologo.
Inoltre gli ha detto di prendere una supposta di TOPSTER e una pasticca di PERMINOX al giorno.
Secondo voi è una terapia adeguata? E il dolore che ha quando si siede (che ancora ha nonostante sia leggermente diminuito quello durante la minzione) quando passerà? Perché tra 9 giorni dovremmo andare in vacanza e secondo l'urologo per allora starà molto meglio e potrà partire (continuando perminox). Che ne dite?
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Caro futuro Collega,
nella tua futura gloriosa carriera imparerai che la competenza dei medici non vada mai giudicata a pelle , ma solo in base al risultato! Scherzi a parte, la situazione di tuo padre evidenzia la presenza di una tipica prostatite acuta in via di remissione. Gli antibiotici chinolonici in quest’ultimo periodo hanno perso parte del loro fascino a causa degli effetti collaterali che sul lunghissimo periodo si sono dimostrati più frequenti e gravi di quanto stimato in precedenza. Pertanto il loro uso deve essere limitato a situazioni di assoluta necessità. Le cefalosporine sotto questo punto di vista sono certamente più maneggevoli. Per il resto, gli integratori alimentari di origine vegetale, come quello cui fai riferimento (anche se con il nome storpiato ...) vengono ampiamente utilizzati come palliativi in tutti i problemi prostatici, con efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. D’ogni modo, abbi fede, vedrai che il babbo si stabilizzerà e potrete andare tutti tranquillamente in vacanza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie mille per la sua risposta dottore.
La aggiorno sulla situazione.
Prima di partire, mio padre è andato a una visita di controllo ma questa volta è stato visitato da un altro medico che gli ha prescritto levofloxacina per 7gg. Effettivamente è andata veramente molto meglio, i sintomi sono scomparsi e siamo potuti andare in vacanza senza problemi.
Ora continuerà con Perminox e poi dovrà fare una visita di controllo a novembre in cui farà la flussometria e dovrà controllare il PSA.
Secondo lei dovrebbe fare altri accertamenti? Magari uno spermiogramma a distanza dall’antibiotico per vedere se c’è un residuo di infezione?
E un’altra domanda: secondo lei la prostatite potrebbe essere stata causata da un ingrossamento tumorale della prostata che ha provocato ristagno dell’urina con conseguente infezione? Nel senso, è possibile che la prostatite sia la punta dell’iceberg e il problema di fondo che rischia di essere trascurato sia un tumore?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Un po’ di ordine, per carità ...
1) Dopo tutti quegli antibiotici la situazione non poteva che migliorare, a costo però della distruzione della flora batterica intestinale. Auspichiamo che suo padre abbia anche assunto nel frattempo adeguati supporti in fermenti lattici, probiotici, ecc.
2) Il Perminox si trova forse solo a Roma? Le assicuriamo che nel resto del mondo questo prodottosi si chiama in un altro modo!
3) Durante la fase di infiammazione acuta ed immediatamente successiva il PSA risulterebbe quasi sicuramente alterato in modo non specifico, pertanto concordiamo nel ritardare di qualche mese il suo dosaggio.
4) Nella patologia prostatica, l'infiammazione acuta ha un posto a sé e non é necessariamente collegata ad altre alterazioni, soprattutto con il tumore che ha una storia completamente differente.
5) Nelle prostatiti acute i batteri arrivano quasi sempre dall’intestino, é sempre utile indagare anche da questo punto di vista, se vi sono condizioni predisponenti (colite, diverticoli, eccetera).
6) Con lo spermiogramma si valuta la qualità ed il numero degli spermatozoi. Altra cosa é la spermiocoltura, un esame il cui esito é sempre da considerare con molto senso critico, poiché le false positività sono molto frequenti e con esse il rischio di assumere inutilmente ulteriori antibiotici.
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta, le rispondo ai punti.
1) sì, ovviamente ha preso fermenti lattici. Ma quindi secondo lei il medico ha sbagliato a fargli assumere anche la levofloxacina (che comunque è l’unica cosa che ha veramente migliorato la situazione visto che col ceftriaxone la situazione non stava migliorando e aveva ancora la febbre)?
2) intendevo il permixon (colpa del correttore).
3) il motivo per cui il PSA è stato richiesto a distanza mi era chiaro, volevo giusto sapere il motivo per cui è stato richiesto (se si sospetta un eventuale tumore o se invece serve solo per vedere lo stato della prostatite) e volevo anche sapere se secondo lei PSA e flussometria bastano come indagini o se pensa che serva fare altro (di inerente alla prostata).
4) so bene che la patogenesi delle due malattie è diversa, ho tirato in ballo il tumore solo per sapere se era possibile che l’infezione fosse dovuta a un ristagno di urina conseguente a ingrandimento della prostata (eventualmente tumorale visto che aveva richiesto il PSA).
6) sì intendevo la spermiocoltura, mi scusi. Quindi lei è d’accordo sul non farla?
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
1) Pensiamo che se era destino, la situazione sarebbe migliorata lo stesso, indipendentemente dall’antibiotico.
3) Il dosaggio del PSA tra i 50 ed i 70 anni circa é una prassi comune nei confronti della diagnosi precoce dei tumori della prostata, va comunque sempre coordinata dall’urologo con visite specifiche ogni 1-3 anni a seconda della presenza ed entità di altri disturbi comuni in questa fascia di età.
4) Se la situazione é stabilizzata diremmo che la spermiocoltura non ci darebbe molto e rischierebbe forse di creare confusione.
[#6]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
La ringrazio dottore.
Un’ultima domanda: per quanto riguarda lo screening del tumore (importante dopo i 50 anni, in particolare se si ha familiarità, come nel nostro caso) non basta il PSA, vero? Andrebbe fatta anche visita urologica con esplorazione rettale ed ecografia una volta all’anno?
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Come abbiamo già scritto, i tempi dei controlli sono dettati dalla situazione rilevata inizialmente. Se vi é spiccata familiarità il controllo diretto deve essere assiduo (annuale). Mediamente, con un PSA in limiti e senza disturbi il controllo sarà ogni due anni.
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