Prostatite o collo vescicale ristretto?

Buonasera e grazie a chi mi risponderà.
Soffro da anni di bruciori al pene sia dopo aver urinato e dopo eiaculazione.
Dolori al perineo ed altro.
Secondo il mio curante soffro di collo vescicale ristretto e quindi sono in cura con Xatral da tre anni con alterne fasi di benessere e di forte malessere.
Ora la situazione è insostenibile.
Vi chiedo.
È l’ostruzione vescicale ha provocare la prostatite o il contrario?
Ed un eventuale intervento di resezione potrebbe anche peggiorare la situazione?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'ostruzione del collo vescicale non può essere solo sospettata, ma necessariamente oggettivata con l'esecuzione di accertamenti completi. Questi comprendono una indagine urodinamica completa che confermi la reale ostruzione (flusso basso + elevata pressione vescicale) e l'esecuzione di una endoscopia (uretro-cistoscopia, preferibilmente in sedazione) per valutare con precisione l'anatomia interna. In assenza di questi elementi di giudizio, l'approccio terapeutico non può essere che empirico, con risultati insoddisfacenti, come lei stesso ci riferisce.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr Piana, la ringrazio per la celere risposta. Mi sembra evidente l’aver posto il consulto in maniera sommaria. La sclerosi del collo è stata accertata con cistoscopia, dove si parla di collo vescicale molto rilevato e sclerotizzato. Inoltre anche l’esame urodinamico ha evidenziato la patologia. Le mie domande erano diverse. La sclerosi è conseguenza di ripetute prostatiti o è la sclerosi del collo a favorire le prostatiti? E nel caso di intervento la situazione migliorerebbe a 52 anni relativamente alle infiammazioni o sarebbe un inutile travaglio? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La sua domanda rimanda un po’ al dilemma se sia nato prima l’uovo o la gallina ... È difficile generalizzare, ogni caso ha la sua evoluzione particolare, ma in linea di massima è difficile pensare che la prostatite possa indurre quelle alterazioni anatomiche evidenti che l’urologo all’endoscopia descrive come sclerosi del collo . Poi in effetti dal punto di vista funzionale meramente idraulico la prostatite protratta può causare un irrigidimento dei tessuti con perdita di elasticità del collo vescicale, in grado di generare sintomi molto simili. In linea di massima, quando la diagnosi endoscopica di sclerosi del collo è conclamata, vi sono chiare indicazioni all’intervento di sezione/resezione, che a 52 anni inizia probabilmente ad avere meno implicazioni dal punto di vista sessuale/procreativo. Saremmo invece assai meno favorevoli ad intervenire su una prostatite senza spiccati sintomi ostruttivi, poiché la situazione irritativa non cambierebbe in modo significativo, anzi talora potrebbe addirittura peggiorare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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