Recidive di cistite dopo anni che non ne soffrivo più

Gentili Dottori
Buongiorno,

Da ragazzina, verso i vent'anni, ho sofferto spesso di cistiti che la mia dottoressa di allora decise di debellare con la Penicillina.
da li più nulla per anni.

Circa un anno fa mi è stato rilevato un ureaplasma nel tratto genitale, che secondo l'urologa che mi visitò era la causa delle mie cistiti strane e ricorrenti.
Le cistiti si erano ripresentate da un po', il mio fidanzato al controllo era risultato sano ed io non avevo avuto più rapporti da almeno un anno prima di lui, motivo che mi ha portato a sospettare di averlo preso in piscina, che ho saputo poi essere stata chiusa per acqua inquinata.

Dopo un ciclo di antibiotici e svariati altri tentativi la questione sembrava sedata ma poco dopo, pur non rilevando più tracce di ureaplasma e valori pressoché minimi di E.
Choli la cosa è ripresa.
Sono arrivata al punto che ho il terrore di addormentarmi dopo un momento di intimità per paura di ricominciare daccapo se non posso lavarmi immediatamente.

Tendenzialmente cerco di bere molto e frenarla così, aggiungendo qualche goccia di tea tree oil in quanto a settembre ho dovuto sottopormi ad una appendicectomia con ascesso peritoneale ed ho fatto un massiccia dose di antibiotici e nella stessa circostanza ho dovuto sospendere la pillola (Effiprev) e procedere ad una dose massiccia di altro antibiotico ed eparina.
Ieri sera però ho dovuto ricorrere al Monuril.
La mia vita, nonché la mia intimità in questo momento è a dir poco disagevole e mi chiedevo se ci potesse essere qualcosa d cui non è stato tenuto conto e che potrei approfondire.
tendo a specificare che non faccio particolare uso di zuccheri, capita che mangio pezzetti di cioccolato fondente e la mattina la ma colazione consiste in latte senza lattosio, un po' di caffè e miele e fette biscottate, qualche volta sgarro con biscotti al cioccolato.
Vorrei sapere se c'è qualcosa che non sto prendendo in considerazione e che sta determinando questa mia vulnerabilità e se muovermi verso un ambito ginecologico, urologico o magari intestinale?

Ringrazio chi potrà rispondere e saluto cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Per ultima lei cita la causa intestinale che è ovviamente la più importante. Già nel suo racconto si riscontrano tre situazioni che portano a pensare che la sua funzione intestinale non sia buona, ovvero la flora batterica locale (microbiòta) non sia equilibrata:
- il fatto che le cistiti sono scatenate dall'attività sessuale;
- il fatto che si sia dovuti intervenire per appendicite complicata;
- che lei sia ipoteticamente intollerante al lattosio.
L'assunzione ripetuta di antibiotici risolve del tutto temporaneamente gli aspetti urologici del problema, ma a lungo andare richia di essere controproducente dal punto di vista intestinale, andando a selezionare gradualmente batteri sempre più resistenti ed aggressivi.
Come sempre in questi noi consigliamo di affrontare prima di tutto il problema dal punto di vista gastro-enterologico e nutrizionale, con particolare enfasi sul secondo. Dal punto di vista urologico si può cercare di rafforzare le difese vescicali con gli infiniti integratori a base di mirtillo, d-mannosio e quant'altro, ma se non si agisce seriamente sull'intestino, tutto questo rischia di diventare frustrante.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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