Bruciore minzione-eiaculazione post calcoli

Buongiorno,

Sono un ragazzo di 27 anni, che un paio di mesi fa ha avuto un episodio di calcoli molto lievi (all'ecografia si è vista solo della così detta "sabbietta").

Ad oggi non provo più i fastidi di quel tempo, ma è rimasta un'alta sensibilità agli stati di disadratazione o di ritenzione urinaria: se infatti non bevo abbastanza o trattengo lo stimolo, quasi sicuramente sentirò un po' bruciare durante la minzione.
Al contrario invece bevendo e andando regolarmente in bagno, non sento nessun fastidio.


È capitato però durante un rapporto (in una di quelle giornate in cui avevo sofferto di bruciore) che anche durante l'eiaculazione ho sentito questa sensazione fastidiosa.

Negli anni, io che ho sempre avuto una certa predisposizione a bruciori urinari specialmente in inverno, mi era capitato di avere eiaculazioni con bruciore, ma in episodi isolati e mai dolorosi e sempre in concomitanza con i bruciori di minzione.


Questa volta l'ho riferito al medico pensando fosse legato al post-calcolo e mi è stato prescritto azitromicina per 3 sere, per eventuali infezioni a prostata/uretere... (anche per la mia compagna, con la quale però tutti i rapporti sono stati portati a fine con preservativo)

purtroppo però la mia mente sta già andando molto più in là di così e chiederei anche voi: cosa rischio?
La mia compagna (senza nessun sintomo o fastidio) rischia qualcosa?
Dovrei fare uno spermiogramma o qualche esame alla prostata?

Forse un tampone uretrale?


Vi ringrazio per le risposte
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Abbiamo più di qualche dubbio che i suoi - bruciori - fossero dovuti a questa fantomatica sabbietta, che viene rilevata spesso e volentieri dall'ecografia, ma che noi nelle nostre frequentissime endoscopie renali per il trattamento dei calcoli non vediamo quasi mai ...
E' molto più facile che i suoi disturbi siano ora, come in passato, associati ad una congestione/irritazione della prostata, il fatto che vi siano stati dei disturbi anche all'eiaculazione lo rende ancora più evidente. Noi siamo sostanzialmente contrari alla prescrizione empirica di antibiotici, a meno che vi sia febbre od evidenti segni di complicazioni. Senz'altro le consigliamo di sottoporsi alla visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia, per fare un po' di ordine delle cose e prescrivere eventuali accertamenti od una terapia in modo mirato e solo qualora lo si ritenesse opportuno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera la ringrazio per la risposta anche se con questi toni mi ha fatto preoccupare maggiormente.

Vorrei rettificare la spiegazione della mia sintomatologia, poiché per la diagnosi di calcoli erano stati indicatori il senso di pesantezza al testicolo destro e il bisogno di urinare frequentemente,ma SENZA bruciore, oggi ho scritto in modo agitato e ho mischiato le cose.

Secondariamente Che cosa intende con congestione della prostata? Può esserci anche in casi isolati e invece scomparire totalmente la sintomatologia idratandosi??
La mia compagna inoltre potrebbe temere qualche infezione?

Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Se é già molto difficile che vi sia un’infezione, è ancora meno verosimile che possa essere trasmessa sessualmente.
Il resto, come le abbiamo già scritto, deve essere accertato direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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