Incontinenza dopo intervento prostatectomia radicale per tumore prostata

Buongiorno, chiedo un vostro parere, circa due mesi fa ho subito un intervento di prostatectomia radicale.
Il mio quesito è questo: dopo l'intervento soffro di incontinenza da sforzo lieve, pochissime perdite durante il giorno e praticamente assente di notte, durante la quale non uso neanche la protezione notturna.
Ieri notte purtroppo ho svuotato interamente la vescica durante il sonno e non mi era mai successo, neanche prima dell'intervento.
Avevo svuotato la vescica interamente prima di dormire come ogni sera.
Dopo qualche ora di sonno mi sono svegliato con il problema riscontrato.
Volevo chiedere, questo tipo di incontinenza grave che ho avuto di notte potrebbe essere legato alle conseguenze dell'intervento?
Da quello che mi avevano spiegato dopo l'intervento le perdite dovevano verificarsi solo in condizioni di sforzo, tosse, starnuti, cambio di posizione ecc.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Un solo episodio ovvamente non fa alcun testo e può essere stato causato da molti fattori occasionali, non ultimo un brutto sogno, in una situazione non ancora completamente stabilizzata. Le diremmo quindi di non preoccuparsi, è moto probabile che non si ripeta più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
l'incontinenza urinaria dopo intervento di prostatectomia radicale e' generalmente da sforzo, legata ad una parziale incapacità' da parte dello sfintere uretrale esterno di contrastare gli aumenti di pressione nella vescica in assenza della prostata e con tempi di reazione più' veloci.
L'episodio unico notturno che ha avuto di perdite importanti non controllate puo' essere spiegato sempre in questo senso. Durante la notte non c'e' una chiusura volontaria dello sfintere ma solo riflessa al grado di riempimento della sua vescica. Probabilmente nell'episodio la vescica si e' riempita maggiormente durante la notte e lo sfintere non e' stato in grado di aumentare il suo grado di contrazione cosi' da non permette la perdita di urina. L'episodio puo' essere, se non si ripeterà' ,casuale ma se si ripete puo' essere legato ad una incompetenza dello sfintere a fine giornata.
In questo secondo caso, nei pochi pazienti che abbiamo con questo problema, come in quelli in cui rimane una incontinenza urinaria da sforzo diurna anche minima ma fastidiosa per il paziente che e' costretto a mantenere un salvaslip, eseguiamo con successo un ciclo guidato di elettrostimolazione e biofeedback dello sfintere uretrale sterno con sedute bisettimanali di circa 30 minuti. A seconda delle entità' delle perdite di partenza. in 10-20 sedute, nella maggior parte dei casi le perdite scompaiono o, in quei casi che partono con perdite importanti anche superiori a 400 cc al giorno, le perdite si riducono di molto.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
www.alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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