Stress da lavoro.

Stress lavorativo: sintomi, cause e strategie di gestione

Introduzione

La gestione dello stress da lavoro rappresenta un aspetto imprescindibile per il mantenimento del benessere psicofisico. Sebbene l’attività professionale possa costituire una fonte significativa di gratificazione personale e sociale, essa può altresì configurarsi come un importante fattore di rischio per la salute mentale e fisica.

Cos'è lo stress da lavoro?

Lo stress lavorativo si manifesta attraverso un ampio spettro di sintomi, tra cui i più comuni sono:

  • cefalea,
  • disturbi gastrointestinali,
  • insonnia,
  • alterazioni dell’umore,
  • ansia,
  • demotivazione,
  • difficoltà di concentrazione.

👉🏻L'esperto risponde: Stress da lavoro e ansia: cosa fare?

 

Questo stato di disagio psicologico è direttamente connesso a fattori propri del contesto lavorativo, come i ritmi, i contenuti delle mansioni, le relazioni interpersonali e la percezione del proprio ruolo professionale.

Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), lo stress lavorativo è una sindrome risultante dallo stress cronico vissuto sul luogo di lavoro e non efficacemente gestito.

Per approfondire:Come tutelare la salute mentale dei lavoratori?

Quali sono le cause di stress correlato al lavoro?

Tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza di stress lavoro-correlato si annoverano:

  • carichi di lavoro eccessivi.
  • Richieste contrastanti e ambiguità dei ruoli.
  • Limitata partecipazione decisionale e scarsa autonomia.
  • Gestione inadeguata dei cambiamenti organizzativi e precarietà occupazionale.
  • Comunicazione inefficace e carenza di supporto sociale da parte di colleghi e superiori.

Come si manifesta lo stress lavorativo?

L'OMS identifica tre dimensioni principali attraverso cui si esprime lo stress lavorativo:

  1. sensazione di esaurimento o riduzione dell’energia vitale.
  2. Incremento del distacco emotivo dal lavoro, accompagnato da cinismo e atteggiamenti negativi.
  3. Significativa compromissione dell’efficacia professionale.

È fondamentale sottolineare che, ai fini diagnostici, è necessario effettuare una diagnosi differenziale rispetto ad altre condizioni cliniche come il disturbo dell’adattamento, i disturbi d’ansia e la depressione maggiore.

Sebbene lo stress lavoro-correlato sia circoscritto all’ambito professionale, i suoi effetti possono estendersi ad altre aree della vita della persona.

Per approfondire:L'OMS riconosce il burnout

Quando lo stress diventa patologico?

È fisiologico sperimentare un certo livello di stress in risposta alle sollecitazioni lavorative o personali. Tuttavia, quando tale condizione si prolunga nel tempo e raggiunge intensità eccessive, essa può evolvere in sintomatologie emotive, somatiche e cognitive, compromettendo significativamente la qualità della vita e il rendimento lavorativo.

Come gestire lo stress da lavoro?

La gestione efficace dello stress lavoro-correlato si articola attraverso diverse strategie operative. Tra le più rilevanti segnalo:

  • incrementare la consapevolezza: Identificare consapevolmente le fonti di disagio rappresenta il primo passo verso un intervento efficace.
  • Pianificare e stabilire priorità: L'organizzazione delle attività quotidiane, unita alla capacità di gestione assertiva delle richieste, consente di ridurre l'ansia e migliorare l’efficacia operativa.
  • Comunicare con i superiori: Esplicitare il proprio stato di disagio ai responsabili può favorire la costruzione di soluzioni condivise, migliorando il clima lavorativo.
  • Curare il benessere personale: È essenziale dedicare tempo ad attività extra-lavorative gratificanti che promuovano il rilassamento e la rigenerazione psico-fisica.
  • Rivolgersi a uno psicologo: In presenza di uno stress significativo e persistente, il supporto psicologico specialistico può risultare decisivo per affrontare il disagio.

Per approfondire:Come prevenire il burnout?

Tecniche di rilassamento e pratiche preventive

Oltre agli interventi organizzativi e relazionali, risulta utile adottare tecniche di rilassamento e mindfulness, che favoriscono la riduzione dei livelli di tensione sia sul luogo di lavoro che nella vita privata. È consigliabile, inoltre:

  • mantenere un equilibrio tra vita professionale e personale, evitando che il lavoro monopolizzi la propria identità.
  • Valorizzare le pause lavorative come momenti di ristoro e rigenerazione.
  • Sviluppare un atteggiamento flessibile e resiliente di fronte agli imprevisti.
  • Evitare di trasferire le problematiche lavorative nell’ambito domestico.
  • Organizzare il tempo libero con attività piacevoli e ricreative.

In presenza di sintomatologie pervasive o di compromissione significativa della qualità di vita, si raccomanda di consultare tempestivamente un professionista della salute mentale, per intraprendere un percorso adeguato.

Data pubblicazione: 06 maggio 2025

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