Parlare con voce ingolata significa parlare con una voce più grave e profonda di quella reale?

Sono un uomo di 38 anni e vorrei sapere se avere la voce ingolata significa avere una disfonia e rendere più o meno volontariamente il timbro più grave e profondo di quello che sarebbe realmente o è solo un modo errato di impostare la voce parlata e non una disfonia vera e propria?
Perdonatemi sin dal principio per la domanda bizzarra ed assurda, ma soffro di problemi psicologici da diversi anni (dismorfofobia), riacutizzatisi durante questo periodo di pandemia.
Non voglio nessuna diagnosi circa la mia voce, ci mancherebbe. Voglio solo capire bene cosa distingue una voce ingolata da una voce non ingolata, se andando da un logopedista per togliere l'eventuale ingolatura dal mio modo di parlare e portando avanti la voce il mio timbro possa diventare più acuto, stridente e sottile, meno virile.

Perché chiedo questo?
Durante uno degli ultimi lockdown ho inviato un mio breve vocale di 30 secondi ad un doppiatore professionista che vende corsi per migliorare la dizione chiedendogli un parere onesto circa la mia voce, e quest'ultimo definì la mia voce profonda ma molto ingolata, ingolatura a sua detta dovuta molto alla tipica cadenza meridionale.
Non avevo mai letto prima d'ora questo termine e allora cercai meglio sul web il suo significato, ho scoperto che è un vocabolo usato prevalentemente nella lirica per indicare una voce impostata male, indietro, artificialmente scura e profonda, tipo Orso Yoghi, e che a lungo andare causa grossi danni alle corde vocali.

Andai nel panico, pensando che l'unica cosa buona che fisicamente pensavo di avere in tutti questi anni (cioè una voce abbastanza virile e profonda) fosse in realtà una voce artificiale, diametralmente opposta a quella di falsetto, e che la mia vera voce naturale fosse più acuta e chiara.
Quindi poco prima di Pasqua mi sono recato da un ORL di fiducia facendomi fare una laringoscopia, da cui le corde vocali risultarono nella norma, anzi abbastanza robuste e sane, nessun nodulo, nessun polipo, rinofaringe libero, base lingua e seni piriformi nella norma, laringe normoconformata e normomobile, cavo orale, lingua ed orofaringe nella norma, tonsille intraveliche, turbinati normotrofici, meati liberi.

E' stata rilevata solo una lieve deviazione del setto nasale a sinistra ma che è ininfluente sul timbro della voce e da tenere sotto controllo solo in caso di comparsa di apnee notturne.
L'ORL mi ha detto che l'aggettivo ingolato è un termine ambiguo per definire una voce, secondo lui più tecnico che patologico, e ascoltandomi sia prima che dopo la laringoscopia mi ha detto che il mio timbro di voce è baritonale e la voce parlata non suona artefatta e/o poco intelligibile.
Però credo che più in là farò anche una visita da un logopedista.
Ripeto non chiedo una diagnosi ma solo lumi sull'aggettivo "ingolato".
Quanto è patologica una voce così?
Se aggiusto l'ingolatura la mia voce suonerà davvero più stridula e meno calda o solo più pulita e sana?
Grazie!
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Dr. Gaetano Moccia Foniatra 864 45 1
Salve ,
Innanzitutto una voce ingolata non è fisiologica . Si può ottenere secondariamente a sordità gravi o profonde per meccanismi di compenso oppure volontariamente per svariati motivi. Quale danno possa determinare deve essere visto in sede di valutazione medico specialistica insieme a tutti gli esami strumentali del caso .
Le risonanze della voce che la rendono unica e irripetibile vengono amplificate posteriormente (gola) con eventuale presenza o meno di risonanza eccessiva nasale .
La valutazione della voce cantata infine va fatta seguendo un percorso integrato anche eventualmente con un insegnante di canto .
In tutte le ipotesi si rivolga ad uno specialista medico della voce parlata e cantata prima di ogni iniziativa . Saluti

Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la cortese ed esaustiva risposta. In effetti talvolta percepisco anche della fastidiosa nasalità nella mia voce. Quello che mi premeva sapere è se imparando a parlare correttamente la mia voce possa diventare troppo stridula o semplicemente migliore, pulita, naturale e più intelligibile. Se ho ben capito più che da un logopedista dovrò rivolgermi ad un foniatra.
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Utente
Utente
Ammetto comunque che la paura che la mia voce reale sia molto stridula e femminile è solo una mia paura irrazionale, avendo comunque da laringoscopia corde vocali, laringe e vocal tract nella norma e da dosaggi ormonali non ho problemi di natura ormonale. Se da visita foniatria risulterà che parlo effettivamente con una voce molto ingolata seguirò scrupolosamente quanto mi dirà il professionista che mi visiterà.
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Utente
Utente
Sono stato a visita foniatrica da un otorino-foniatra. Dall'esame spettrografico è uscito fuori quanto segue: F0 nella norma, intensità nella norma, tenuta irregolare con lieve presenza di rumore e timbro sostanzialmente eufonico. Il mio problema risiederebbe in una respirazione prevalentemente toracica (da ciò la tenuta irregolare con lieve ma trascurabile presenza di rumore) da correggere tramite logopedia. Gli ho anche chiesto se nella normale conversazione abbasso troppo la laringe (quello che temevo di più come ingolatura) e lui mi ha risposto che la mia laringe in fonazione compie normali escursioni e non si abbassa eccessivamente. Chiedo solo una domanda, alzando la laringe mentre si parla si evita l'ingolatura e viene fuori una voce fisiologica o solo un altro tipo di voce artefatta? Lo domando perché se provo a tenere "volontariamente" la laringe un filino più alta del solito mentre parlo esce fuori un timbro più penetrante ma quasi femminile, una sorta di falsetto sottile e stimbrato, l'esatto opposto di quello che è il mio timbro abituale, più caldo e pastoso, e con il quale parlo dall'età di 15-16 anni. Mi rendo conto dell'assurdità della domanda ma anche questa è una manovra erratissima vero?
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Dr. Gaetano Moccia Foniatra 864 45 1
Salve , si faccia seguire dalla logopedista, che le darà tutte le indicazioni del caso . Da qua , davanti ad una tastiera , non credo si possa fare altro.
Saluti

Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria

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Utente
Utente
Ha assolutamente ragione. Mi sono già messo in contatto con una professionista. Buona giornata.
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Utente
Utente
Aggiorno la mia situazione a seguito delle risposte gentili e competenti del Dott. Moccia. Ho cominciato la terapia logopedica con un giovane e bravissimo logopedista che si sta specializzando in vocologia artistica tramite uno stage tenuto dal Dott. Fussi, quindi mi sento in ottime mani! Il logopedista mi ha assolutamente tranquillizzato sulla questione profondità della mia voce, che è assolutamente naturale e non forzata, e la laringe è normomobile durante la fonazione/eloquio. Mi ha detto, sia ascoltandomi che guardandomi, che, se alzo volontariamente la laringe, anche di poco, i muscoli del collo si irrigidiscono, la mimica facciale diventa tesissima e la voce diventa pressata e sottile oltre che più acuta e in falsetto, insomma era come cadere dalla padella nella brace ardente come già sospettavo da solo ma avere la conferma da un professionista mi ha definitivamente tranquillizzato sulla mia più grande paura! Ora lavoreremo insieme per migliorare la respirazione (quella sì non propriamente fisiologica), usare in maniera consapevole le mie casse di risonanza, e dare maggiore brillantezza e proiezione alla voce, che non significa renderla più acuta e stridula come temevo inizialmente, ma, appunto, più brillante e sonora, e soprattutto più sana.
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Utente
Utente
Son passati poco più di due mesi da quando ho pubblicato questo consulto, a tratti un filino delirante lo ammetto, e ora sembra stiamo per giungere al lieto fine di una breve storia di un momento di forte nevrosi personale. Ho iniziato da qualche giorno le sedute logopediche, e ho già potuto "saggiare" insieme al logopedista i primi progressi di una voce impostata tramite respirazione costo-diaframmatica, la voce suona già un po' più forte e potente, con più corpo e penetranza rispetto a prima, più sonora, calda, e sì anche un filino più profonda, tutto il contrario di quello che temevo io inizialmente.
In parole povere l'ingolatura della mia voce, nel mio caso, era data dalla totale assenza di spinta diaframmatica che faceva rimanere bloccata la mia voce nel retrofaringe e lì vi risuonava, risultando ad orecchie esterne priva di corpo e penetranza (ecco perché il doppiatore definì la mia voce ingolata e indietro con sbalzi in avanti). Ma le frequenze fondamentali e formantiche della mia voce (esaminate tramite vari spettrogrammi) sono assolutamente fisiologiche e non abbassate artificialmente come temevo, dato appunto che non vi era alcun eccessivo abbassamento laringeo nella fonazione, né volontario né involontario. Ringrazio comunque a distanza di mesi il Dott. Moccia per la sue gentili e cortesi risposte.
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Dr. Gaetano Moccia Foniatra 864 45 1
Bene . Continui così . La ringrazio molto per le parole cortesi . Saluti

Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria

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