Extrasistole e tachicardia

Salve dottori,
scrivo perchè sono un po' preoccupato riguardo ciò che mi succede. Premetto che soffro d'ansia ed attacchi di panico da ormai quasi 4 anni, tuttavia molti di questi sintomi sono emersi in modo visibile solamente due anni fa. Ho giocato a calcio a livello agonistico proprio fino a 4 anni fa, poi ho smesso mio malgrado, riprendendo un po' di attività fisica per soli 5 mesi tra la fine del 2017 ed inizio 2018 (palestra).
In pratica a riposo avverto spesso delle extrasistole (nodo in gola, cuore che salta un battito) in maniera a volte lieve a volte molto forte, dopo queste extrasistole brevi episodi di cardiopalmo. Inoltre ho notato che dopo uno sforzo anche lieve il battito cardiaco si innalza in modo anomalo e per un lasso di tempo a mio avviso troppo lungo per il tipo di sforzo compiuto, con cardiopalmo. In palestra in un paio d'occasioni ho avvertito delle extrasistole anche dopo degli esercizi. Come se non bastasse, anche a riposo (seduto o sdraiato) a volte il cuore batte a circa 90bpm. Ho fatto una visita cardiaca qualche mese fa. Dall'elettrocardiogramma non è emerso nulla, dall'ecocuore invece dal referto leggo che vi è un "lieve prolasso del LAM" (a 19 anni, andiamo bene).
Oggi dopo l'uscita delle indagini sulla morte del calciatore Davide Astori, avvenuta per una cardiomiopatia aritmogena, mi sono un po' documentato tramite alcuni portali scientifici, e devo ammetterlo, mi sono un po' impaurito in quanto alcuni sintomi mi sembrano essere simili. E' stato questo infatti a spingermi a scrivere.
In famiglia dalla parte di mio padre nessuno ha mai avuto problemi cardiaci, dalla parte di mia madre invece, apriti cielo. Mia nonna ha svariati bypass, mia madre soffre di tachicardia e mio nonno ha un pace-maker. Dunque forse potrebbe esserci anche il fattore genetico.
Vi chiedo ora quali esami iniziare a fare per venire a capo di questa situazione che mi pesa particolarmente ed aumenta anche la mia ansia (la quale potrebbe forse essere a sua volta la causa di tutto ciò, ma, oltre a non esserne convinto, vorrei che si escludesse del tutto la possibilità di patologie "silenti" e genetiche).
Scusate se mi sono dilungato, ma ho ritenuto necessario scrivere tutte le informazioni in un unico post, per facilitare magari anche una possibile risposta. Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Lei ha un cuore normale.
Cio che viene descritto come lieve prolasso in realta NON e' un prolasso mitralico (almeno da cio che scrive il cardiologo).

Quindi si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore, tuttavia non è il lieve prolasso mitralico a preoccuparmi, quanto le extrasistole (a volte anche sotto sforzo), gli episodi di battito accelerato insieme agli altri sintomi descritti, oltre al fatto che in famiglia vi siano casi di ptologie cardiache.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Lei ha una familiarita' materna per cardiopatia ischemica. Non per morte improvvisa.
Tutti hanno aritmie, anche con il cuore sano.
Se le extrasistoli la infastidissero programmi un Holter cardiaco per valutare tipo e quantita' delle aritmie

Cecchini
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dopo
Utente
Utente
Non lo so, ma non credo che chi sia morto di morte improvvisa avesse per forza familiari morti a loro volta di MI.
Tuttavia le sue parole mi confortano, programmero comunque un Holter. Grazie mille per le celeri risposte.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Lei può non credere ciò che vuole.
Lei a 19anni pensa di poter esprimere un parere su cose che non conosce?
la familiarita per morte improvvisa è uno dei fattori più significativi per il rischio.

Con questo la saluto

Cecchini
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dopo
Utente
Utente
Dr. Maurizio Cecchini deve esserci stato un fraintendimento, io a 19 anni posso esprimere un parere, che non di certo può essere esatto in quanto, in virtù dei miei 19 anni non ho le conoscenze necessarie. Ciò che intendevo dire io è che, da quel che ho letto, si può essere portatori sani della patologia, dunque magari nei familiari essa non si è verificata, mentre nel soggetto interessato si potrebbe verificare.
Detto ciò io mi baso su quel che leggo (certo, stando sempre attento alle fonti ma su internet non si sa mai) e questo non può sostituire il parere di un medico con alle spalle anni ed anni di studi ed esperienza. Mi scuso dunque nuovamente se sono sembrato offensivo o fuoriluogo, non era mia intenzione.
Nel ringraziarLa nuovamente per i chiarimenti, Le porgo cordiali saluti.