Rm cardiaca

Buonasera, ho 28 anni, nel dicembre 2020 sono stata sottoposta ad ablazione cardiaca per TPSV, in particolare tachicardia da rientro nodale di tipo slow fast, con frequenza Max di 260bpm.
La procedura è riuscita ma successivamente ho iniziato ad avere altri episodi di cardiopalmo, con frequenze inferiori alle precedenti circa 150/160 bpm, registrate con Apple Watch e considerate dal cardiologo come TPSV.
All’aumentare degli episodi abbiamo optato per una seconda ablazione pensando si trattasse di recidive.
Mi sono quindi recentemente sottoposta al SEF, che sebbene sia stata eseguito in modo completo con l’infusione di iso, adenosina ecc... è risultato negativo.
Alle dimissioni mi è stata ora richiesta l’esecuzione di una risonanza magnetica cardiaca completa per valutare altre zone del cuore e di continuare ad assumere bisoprololo 1.25.
Vorrei pertanto vederci un po’ più chiaro.
Con quale scopo generalmente si richiede l’esecuzione di una rm cardiaca?
Ha senso dopo tutto quello a cui sono già stata sottoposta fare altri accertamenti?
La TPSV non è una aritmia essenzialmente benigna?
Come si spiega il risultato negativo del SEF e i tracciati che invece riconfermano la TPSV?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 108k 3.6k 3
Non vedo sinceramente utilità di una RM nel suo caso , anche se è un esame innocuo.
Alla seconda domanda è difficile rispondere anche perché non posso vedere i tracciati in questione ed anche perché quegli orologini , per quanto simpatici, non sono sempre affidabili

cordialita cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso