Malattie veneree

Buongiorno dottore, ho da poco eseguito una spermiocoltura per la ricerca colturale di germi comuni, gonorrea, tricomoniasi, mycoplasma e ureaplasma e ricerca con metodo DNA di clamidia. Tutti i test da me effettuati hanno dato esito negativo, l'unico dubbio che ho è circa la preparazione del esame in quanto la dottoressa del laboratorio privato a cui mi sono affidato mi ha consigliato di urinare prima della raccolta, leggendo in internet ho letto che tanti lavoratori consigliano invece di non urinare prima della raccolta. La mia domanda è questa, potrebbe il fatto di avere urinato prima dare dei risultati falsi negativi? In particolare il test dna per la clamidia e sempre molto affidabile? La ringrazio per la gentile risposta e le auguro una buona giornata.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Se l'indagine viene condotta sullo sperma, la minzione non influisce nell'esame.

La rimando allo Specialista DermoVenereologo di sua fiducia.

cordialità
Dr Laino

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
La ringrazio per la risposta, le chiedevo questo solo per sapere se l'esame era attendibile, infatti le stesse ricerche sono state effettuate anche su tampone uretrale sempre con esito negativo ma avendole effettuate in laboratorio privato e prima dei prelievi non è stato effettuato ne massaggio prostatico e ne spremitura del glande. Inoltre se mi è consentito volevo farle un altra domanda, essendo in un periodo di forte stress ho l'intestino molto infiammato con dolore alla palpazione dello stesso, può essere che questa situazione mi porta un dolore inguinale e al testicolo destro? L'ultima visita urologica da me effettuata anche con ecografia transrettale è stata effettuata circa 20 giorni fa e non sono state riscontrate anomalie. La ringrazio ancora e le auguro una buona giornata.
[#3]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno dottore,scusi per l'insistenza ma volevo avere la sua opinione sul mio caso. Circa quattro mesi fa ho avuto un rapporto sessuale con una donna che non conoscevo molto, il rapporto inizialmente protetto si è poi alla fine rivelato non protetto grazie alla rottura del preservativo, da premettere che il giorno prima del rapporto avevo terminato una cura antibiotico con Augmentin e iniziavo ad avvertire secchezza al glande . Dopo circa 20 giorni preso dal panico ho effettuato subito un test hiv e esame del sangue Vdrl e tpha con esito negativo, gli stessi ripetuti con lo stesso risultato anche a 40 giorni dal primo. Dopo questo rapporto i miei problemi di secchezza del glande si sono accentuati con punta del pene infiammato e leggero bruciore ma non durante la minzione, dopo circa un mese ho effettuato tampone uretrale per ricerca colturale di clamidia e gonorrea e successivamente per micoplasma, ureaplasma e tricomoniasi, con esito negativo. A causa del problema al pene ho consultato un primo Venereologo che si è limitato a prescrivermi una crema che viene usata maggiormente per disinfettare il seno delle donne in allattamento ,credendo non importante non ho raccontato allo stesso del mio rapporto non protetto, forse anche per senso di colpa visto che sono sposato, alla fine della cura ero di nuovo punto e accapo, a questo punto ho consultato un secondo venereologo a cui ho raccontato anche del rapporto e ho portato a visionare i risultati dei tamponi effettuati e in più i risultati di un tampone solco prepuziale e analisi del sangue con ves, tas, emocromo e proteina c (pcr) tutti negativi, lo stesso mi ha detto che il problema si sarebbe risolto da solo visto anche i risultati negativi dei tamponi effettuati. Qualche settimana fa ho iniziato ad avere problemi alle vie urinarie con aumento della frequenza di minzione, mi sono recato da un urologo che dopo visita ed ecografia anche rettale non ha riscontrato anomalie ma solo l'intestino pieno di aria cosa che mi porto dietro tutt'ora. Dopo qualche giorno dalla visita ho iniziato ad avvertire un dolore intermittente all'inguine dx che si propaga al testicolo destro, a questo punto avendo letto che spesso questi problemi sono causati da infezione da Clamidia o Mycoplasma, mi sono recato allo stesso laboratorio privato a cui mi ero rivolto in precedenza ed ho effettuato un analisi colturale su urine primo mitto per clamidia e micoplasma, anche questi negativi. Successivamente per eliminare tutti i dubbi mi sono sottoposto ad una spermiocoltura per ricerca di germi comuni, ricerca colturale di gonorrea, micoplasma e ureaplasma, ricerca microscopica e antigenica di tricomoniasi, e ricerca per Clamidia con metodo DNA. Alla fine di questo tritacarne tutti i risultati sono negativi, a questo punto cosa può essere che mi provoca questi disturbi? Secondo la sua opinione posso ritenere di non avere malattie? Le tante analisi effettuate ed in particolare la spermiocoltura da me effettuata che percentuale di attendibilità ha? Potrebbe i miei disturbi dovuti all'intestino irritabile? Il mio medico pensa di no, a questo punto che fare? Grazie e scusi per essermi dilungato troppo ma l'ansia e lo stress mi stanno divorando, la ringrazio ancora per la gentile risposta e le auguro una buona serata .
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Sebbene il rapporto sia stato a rischio, gli esami sono negativi. Oltre alla valutazione venereolgoica per esclusione di altre MST non reperibili sierologicamente non deve fare altro.

Sull'ansia purtroppo c'è poco da fare se non confrontarsi con proprio venereologo!

saluti
Dr Laino
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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie mille per la cortese risposta.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
prego!
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