Diagnosi s.c.i. : ma io non ne sono convinto

Gentili dottori specialisti, desidero sottoporre alla vostra attenzione il mio caso.
Sono un uomo di 43 anni affetto ormai da diversi anni (forse 10 o anche più) da disturbi intestinali che non riesco a risolvere in alcun modo nonostante l'assunzione di tutta una serie di rimedi farmacologici e comportamentali.
Questa è la mia sintomatologia che vado ad esporvi nel dettaglio e nell'ordine preciso in cui si manifesta :
1. Fastidio nel basso addome come se avvertissi la presenza fisica dell'organo intestino
all'interno della sede addominale (ma senza dolore).
2. Dopo pochi minuti contrazioni intestinali accompagnate da lieve dolore che va e viene localizzato nel basso addome.
3. Stimolo all'evacuazione dopo qualche minuto con scarsa possibilità di trattenermi.
4. Evacuazione con feci sempre poltigliose e solo qualche volta diarrea ed a volte anche altra evacuazione a distanza di pochi minuti (10-15 minuti) dalla prima.
5. Risoluzione completa del dolore dopo la prima o la seconda evacuazione con recupero totale del benessere intestinale.
Desidero inoltre sottolineare un particolare a mio avviso molto importante e cioè che questi episodi si verificano sempre e solamente tra le ore 17:00 e le ore 19:30 anche dopo aver evacuato regolarmente la mattina della stessa giornata con feci di normale colore nonchè solide e ben formate.
Inoltre questi episodi si verificano solo entro un determinato arco temporale molto variabile ovvero la sintomatologia può essere presente per uno o anche più giorni consecutivi e per una o due settimane sempre consecutive per poi scomparire completamente per uno, due o anche tre mesi consecutivi per poi inaspettatamente ripresentarsi.
Nell'anno 2006 mi è stata diagnosticata un'intolleranza al lattosio in seguito a "Breath Test all'idrogeno" per cui ho eliminato tassativamente dalla mia dieta qualsiasi alimento a base di latte.
Nell'anno 2012, ormai esausto e demoralizzato dal protrarsi di questa situazione imbarazzante ed invalidante, mi sono sottoposto ad una visita specialistica gastroenterologica seguito alla quale mi sono stati prescritti i seguenti esami :
VES e PCR, Anticorpi, anti-transglutaminasi, SOF (per tre giorni consecutivi), Calprotectina fecale, Esame colturale, parassitologico e ricerca miceti su feci.
Dal referto emergono valori completamente nella norma per gli esami 1 e 2 e negativi per gli esami 3, 4 e 5.
Alla palpazione profonda dell'addome, non avvertivo alcun dolore per cui lo
specialista gastroenterologo mi diceva che il mio intestino, nonostante tutto non era infiammato dicendomi che ero affetto da "Sindrome del colon irritabile di origine psicosomatica" e mi prescriveva solo fermenti lattici (CODEX) una volta al mese.
Vi chiedo se, alla luce della sintomatologia dettagliatamente descritta, ritenete plausibile la diagnosi ricevuta.
Resto in attesa di un vostro cordiale riscontro e vi ringrazio infinitamente per il vostro tempo e per la vostra pazienza.
[#1]
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Assolutamente plausibile. Per una sicurezza maggiore prenda in considerazione una colonscopia.

Dr. Roberto Rossi

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Gentile dott. Rossi la ringrazio per il suo intervento.
Volevo solo chiederle se lei ritiene opportuno effettuare una colonscopia al fine di confermare la diagnosi di "colon irritabile" oppure al fine di escludere altre patologie importanti legate all'apparato intestinale.
La ringrazio.
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