Presunto Helicobacter Pylori - ernia iatale e terapie naturali.

Ho quasi 40 anni, uno stile di vita sano e regolato, un'alimentazione assolutamente salutista, non fumo, nè bevo. A fine Settembre, ho accusato forti dolori al torace, pirosi gastrica e reflusso gastro-esofageo. Fugati tutti i timori inerenti il sistema cardio-circolatorio (mi sono sottoposto a tutti gli esami del caso, tutti negativi), ho ricercato l'Helicobacter Pylori nel siero, riscontrando - a fronte di un limite di 1,1 - un valore ematico pari a 6,4 (considerato che ho ricercato l’HP nel siero, tuttavia, potrei avere avuto il batterio anche anni fa).

Eseguita, in ogni caso, la terapia eradicante per l’HP (schema "sequenziale": IPP con Amoxicillina per 5gg + IPP con Claritromicina + Tinidazolo per 5gg), conclusasi a metà Ottobre: mi sembra di digerire molto meglio, ora, non accuso più pesantezza post-prandiale, nè i disagi che per qualche anno avevo avuto. E' rimasto, tuttavia, il reflusso gastro-esofageo. Per completare il quadro diagnostico, mi sono sottoposto a EGDS. Tutto nella norma, e negativo anche il test Giemsa per l'HP, eseguito su sei campioni prelevati durante l'EGDS (salvo eventuali falsi-negativi, sembra testimoniare il successo della terapia eradicante seguita: a Gennaio eseguirò, in ogni caso, un UBT, per verifica). L’EGDS ha rilevato una piccola ernia iatale da scivolamento, con sfrangiatura della linea Z (spiega il reflusso gastro-esofageo). Ho assunto Lansoprazolo 30 mg per due mesi, ora sospeso.

Chiedo:

1. circa le modalità di trasmissione dell'HP, è possibile io possa nuovamente contrarlo in futuro? Da mia moglie, per esempio? Non sono certo che lei abbia l'Helicobacter Pylori (non ha mai avuto alcun sintomo, ma ciò non garantisce il fatto che ne sia immune), ma qualora lo abbia anche lei, infatti (potrei averglielo trasmesso io stesso, quando lo avevo, magari), non vorrei ora re-infettarmi nuovamente (tramite la saliva, per esempio). Ho trovato orientamenti contrastanti su questo aspetto: l'opinione maggiormente condivisa sembra essere quella secondo cui, qualora eradicato in età adulta, non ci si infetta più: è davvero così, tuttavia?

2. circa l'ernia iatale e il reflusso gastro-esofageo. Attualmente, non soffro di bruciori GASTRICI: il problema è il reflusso gastro-ESOFAGEO provocato dalla piccola ernia iatale. Vorrei evitare, per quanto possibile, di assumere farmaci (il Lansoprazolo 30mg mi provocava sintomi di rush cutaneo, prurito e dolori addominali, subito scomparsi dopo la sospensione del farmaco). Sospeso il Lansoprazolo, tuttavia, il reflusso gastro-esofageo (dovuto all'ernia iatale) è incrementato in intensità, giustamente. Esiste qualche terapia naturale efficace, che io possa intraprendere a lungo termine? Trovo grande giovamento con la liquirizia (presenta problemi a lungo termine, tuttavia); assumo anche il gel di Aloe Vera e una cura di fermenti lattici (utile anche per la terapia antibiotica,). L'erborista ha suggerito il Ficus Carica e il BioAnacid della Aboca.

Grazie.
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
1) la re infezione é molto infrequente. Ad ogni modo L'HP sul reflusso non ha alcuna influenza.


2) la terapia per il reflusso, solitamente cronico, é farmacologica (IPP) o chirurgica. Non esistono trattamenti alternativi. Questi possono solo dare un benefico transitorio, come gli antiacidi.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto dott. Cosentino.

Circa il punto 1) (possibile re-infezione da HP): non le nascondo che sono molto curioso di eseguire l'UBT in Gennaio. Terminata la terapia antibiotica sequenziale a metà Ottobre, ho continuato ad assumere Lansoprazolo 30 mg, fino a inizio Dicembre: i sintomi di pesantezza gastrica erano del tutto scomparsi, fintantoché assumevo l'IPP. Una volta sospeso il Lansoprazolo a inizio dicembre, tuttavia, ho l'impressione che i suddetti sintomi di pesantezza si stiano ripresentando. Domanda: supponendo io abbia eradicato l'HP a metà Ottobre (e che i nuovi sintomi di pesantezza non siano pertanto ascrivibili all'HP), è possibile che l'IPP - finché l'ho assunto - abbia contribuito ad aiutare la digestione gastrica? Oppure, a questo punto, l'eradicazione non è andata a buon fine, secondo lei?

Circa il punto 2) (terapie naturali): ha sicuramente ragione. Spero, tuttavia, di potere tamponare la sintomatologia del reflusso - quando questa è meno intensa - tramite i rimedi naturali (qualche sollievo lo danno, seppure transitorio, concordo).

Grazie.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Riguardo al punto 1 credo che abbia necessità di proseguire la terapia con il lansoprazolo.


Saluti


[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta, dalla quale intendo che i sintomi da me descritti NON risultano riconducibili a HP.

Le chiedo un'ulteriore cortesia: potrebbe spiegarmi, in due-tre righe, PERCHE' il Lansoprazolo migliora quel senso di pesantezza gastrica post-prandiale che le ho descritto (per quello le chiedevo se, in qualche modo, contribuisce a "migliorare" la digestione)? Dipende dal fatto che riduce l'acidità? Se non è questo, su quale/i altro/i fattore/i agisce il Lansoprazolo a livello gastrico, tale per cui ho la netta sensazione che la digestione sia decisamente migliore?

Grazie ancora.
[#5]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Corretto.

Miglioramento della digestione con la riduzione dell'acidità .


[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie molto.

A questo punto, allora, mi sorgono i seguenti due, ulteriori, dubbi:

1. l'assunzione continuata di Lansoprazolo, con il tempo potrà "curare" la mia patologia, oppure - a prescindere dal periodo di tempo nel quale l'avrò costantemente assunto - ogni qualvolta lo sospenderò in futuro si ripresenteranno poi, nuovamente, i medesimi sintomi che le ho descritto (senso di sazietà, pesantezza post-prandiale)?

2. lei propenderebbe per una diagnosi di dispepsia funzionale, nel mio caso?

Grazie.
[#7]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
1) potrebbe essere realmente così.

2) dispepsia simil ulcerosa.

Auguroni

[#8]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente: discuterò di tutte le preziose informazioni da lei fornite nell'ambito di una visita specialistica gastroenterologica, a Gennaio.

Riassumendo quanto con lei discusso: il quadro clinico si configura quale dispepsia simil-ulcerosa, nella quale l'HP non ha alcun ruolo (in ogni caso, accerterò la sua eradicazione mediante UBT in Gennaio). La sintomatologia a livello gastrico (senso di pesantezza/sazietà, ecc.) si attenua con l'assunzione di Lansoprazolo, ma - sospeso il farmaco - è molto probabile che i sintomi da me lamentati si ripresentino. L'esistente piccola ernia iatale da scivolamento è causa del reflusso gastro-esofageo, il quale appare essere indipendente dalla dispepsia (il reflusso, con ogni probabilità, è riconducibile all'ernia iatale e basta).

Ho inteso tutto correttamente?

Grazie.
[#9]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Ottima sintesi. Complimenti.



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