Seconda gastroscopia..

Buonasera, vi scrivo in cerca di rassicurazioni:
da anni (circa 7-8) soffro di bruciori di stomaco. In passato questi erano molto frequenti e talvolta mi creavano tosse asmatica. Nel corso degli anni ho usato antiacidi e inibitori di pompa senza effettuare esami specifici. Grazie a questi e ad alcune accortezze che ho imparato ad usare gli episodi e l'intensità dei disturbi diminuivano, ma non erano spariti, e, in momenti di particolare stress, erano comunque relativamente frequenti.
Due anni fa (dicembre 2012), mi sono rivolto ad uno specialista, il quale mi ha eseguito una gastroscopia con questo esito:
"esame condotto fino a DII. Bulbo indenne. Piloro continente. Mucosa di antro, corpo e fondo gastrici sostanzialmente nei limiti. In visione retrograda incompetenza cardiale di grado discreto e associata a piccola ernia iatale. Linea Z con profilo sostanzialmente regolare ma con due piccole erosioni sulla giunzione esofago-gastrica. Esofago nei limiti.
Conclusioni: Quadro compatibile con malattia da reflusso gastro-esofageo. Incompetenza cardiale con piccola ernia iatale. Esofagite di grado A sec. Los Angeles."
In accordo con il medico decidemmo all'epoca di usare farmaci inibitori di pompa (io ho usato Antra 20 mg) al bisogno. Questo perchè in passato (prima dell'esame) avevo provato a fare dei cicli di cure anche di un mese ma avevamo assistito ad un ritorno dei disturbi poco dopo la fine della somministrazione.
Con questo sistema i disturbi si sono nettamente alleviati, nel tempo ho adottato uno stile di vita ancora più consono per chi soffre di queste patologie, e quando mi si sono presentati i disturbi utilizzando Antra questi se ne sparivano dopo poche ore. Tuttavia i sintomi non sono scomparsi del tutto, ed ho notato un cambiamento sintomatologico, ovvero, se in passato il disturbo principale era il rigurgido acido e bruciore di stomaco, ultimamente, quando il disturbo si presenta, questo lo fa sottoforma di dolore retrosternale che si irradia talvolta alla schiena. Quindi dopo due anni ho deciso di svolgere un nuovo consulto con il medico che mi aveva già effettuato la gastroscopia: il medico, del quale mi fido ciecamente, mi ha spiegato che è necessario un secondo esame endoscopico, per capire cosa è successo alla mucosa negli ultimi due anni. Questo, mi ha spiegato, principalmente per scongiurare che in futuro la patologia possa tramutarsi nella fase precancerosa conosciuta come Esofago di Barret.
Essendo un tipo ansioso mi sono ovviamente preoccupato di questo scenario, perchè la paura è quella di essere già affetto da questa patologia. Il medico mi ha rassicurato dicendo che sono necessari parecchi anni prima che un'esofagite come la mia si tramuti in EB, e lui si è detto assolutamente tranquillo. Non vorrei che il medico, conoscendo il mio stato ansioso, abbia voluto rassicurarmi ma che in realtà esista la seria possibilità che abbia sviluppato questa patologia. Vi prego di rispondermi sinceramente.
Grazie anticipatamente
Saluti
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Non ravvedo la necessità di un controllo endoscopico,
a distanza di soli due anni!

E' imperativo gestire il suo reflusso con dieta e terapia.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua celere risposta. Tuttavia mi sorgono alcune domande:

- perché crede che il mio medico specialista voglia effettuare un nuovo controllo?
- crede sia possibile che abbia sviluppato esofago di barret?
- pensa che lui abbia percepito peggioramenti? (La descrizione dei sintomi è come l'ho presentata su questa pagina)

Saluti e grazie ancora
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
1. non lo so, deve chiederlo a lui
2. no
3. non lo so, deve chiederlo a lui.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, se non chiedo troppo vorrei approfittare ancora una volta della sua gentilezza.
La aggiorno sulla situazione: ho prenotato il secondo esame endoscopico (oramai ho deciso di farlo anche per una questione di rapporto con il mio medico) per martedi 27 gennaio. Dato il mio carattere ansioso non sto vivendo troppo bene questa attesa, nonostante lei mi abbia comunque tranquillizzato. La mia domanda è questa. All'incirca da quando mi è stato suggerito la seconda indagine ho iniziato ad accusare un dolore alla schiena, esattamente tra le scapole particolarmente a destra. Secondo le mie sensazioni il dolore è muscolare, anche perche sento che si acuisce con i movimenti, mentre quando sono fermo è pressochè assente. La cosa strana però è che è lo stesso punto che mi fa male quando ho dolore retrosternale riflesso. La mia domanda è: può dipendere esclusivamente dall'esofagite questo dolore, nonostante non siano presenti altri sintomi? Stanotte ho avuto un piccolo episodio di dolore retrosternale ed ho constatato che effettivamente il punto era quello, ma avevo fastidio anche davanti allo sterno. Stamani mattina la situazione dello sterno e dello stomaco va decisamente meglio, però tirando fuori il petto e raddrizzando le spalle in maniera accentuata sento il dolore alla schiena. Il mio medico mi ha chiesto di non prendere medicinali inibitori di pompa per non mascherare l'esame endoscopico, quindi, al momento non posso effettuare questa prova. In definitiva vorrei sapere se a volte l'esofagite da reflusso da come sintomo, anche solitario, il dolore alla schiena tra le scapole, specialmente raddrizzando in maniera accentuata le spalle e tirando in fuori il petto.

Grazie ancora
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
<<... raddrizzando in maniera accentuata le spalle e tirando in fuori il petto.>>

Un dolore evocato con i movimenti non appartiene al reflusso.
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