Occlusione intestinale

Gentili Dottori,
ho un problema intestinale che si protrae da dicembre 2022. In quel mese avevo una strana diarrea: non riuscivo a evacuare roba solida, evacuavo solo in forma diarroica feci semi-liquide. Il mio medico curante, che chiamai subito, mi esplorò l'ano con un dito e poi mi parlò di occlusione intestinale dovuta alla formazione di fecalomi grandi e duri. Nei giorni successivi feci due clisteri ed evacuai qualcosa. Inoltre mi prescrisse Selg: lo presi tre volte e funzionò, ma poi lo lasciai perché mi causava diarrea.
Oggi però non riesco più a evacuare. Tra febbraio e ora (giugno 2023), ho evacuato solo tre volte feci semi-liquide, l'ultima circa settanta giorni fa con nausea e conati di vomito. Per il resto, solo qualche pallina dura e piccola. Anche oggi alle 15: sei palline con sensazione di non completo svuotamento. Qualche giorno addietro ho sentito un lieve fastidio in zona anale che ho interpretato come stimolo alla defecazione. Non è successo nulla. Da quel momento provo solo dolori molto lievi al basso ventre. A volte nemmeno quelli. In ogni caso, nessuna evacuazione e pochissimo o nessun dolore. Non vorrei richiamare il medico curante perché mi farebbe fare altri dolorosissimi clisteri.
Che cosa può essere?
Ho provato ad assumere due lassativi (Normalene ed Euchessina), ma fanno effetto solo le prime compresse, poi non accade nulla, nemmeno gli effetti collaterali: di conseguenza, ho deciso di non usarli più.

Posso continuare a mangiare? Devo insistere con i lassativi? Mi consiglia qualche esame?

Se serve, non ho mai fumato. Non bevo caffè dal 2009. Non bevo alcolici dal 2016. Sono incontinente urinario. Bevo poco perché ho perso quasi del tutto lo stimolo della sete. Sono affetto da una malattia neurologica con problemi cognitivi e ipotonia generalizzata. Ho frequenti pre-sincopi. Conduco una vita molto sedentaria a causa di invalidità e disabilità grave.


Grazie!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Considerando la storia clinica è necessario approfondire con alcuni esami di laboratorio generali (emocromo, sideremia, ecc.) e vi è indicazione per colonscopia.
Non sono di utilità i lassativi citati nell'ultima parte della sua richiesta, mentre può essere utile il SELG a dosaggio sufficiente individuale e continuo (da assumere sempre con abbondante acqua).
Anche se non ha stimolo della sete è opportuna una abbondante idratazione per evitare che il materiale fecale disidratato determini fecalomi.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, dottor Scuotto.

Sono un po’ perplesso sulla colonscopia. Provo a spiegarmi, ma non sono un medico quindi potrei dire una serie di sciocchezze. Lo scopo principale della preparazione all’esame è ripulire il colon da materiale fecale accumulato in modo da rendere valutabile l’esame. Se però svuoto tutto, sono praticamente guarito dato che il mio problema più grande è, appunto, non riuscire a ripulire il colon. Allora mi basterebbe eseguire solo la preparazione e fermarmi lì. Tra l’altro, durante le preparazione devo assumere lassativi, i quali, però, ormai non mi fanno più effetto. In più dovrei forzarmi a bere senza sete, ma non ci riesco. Se ci riuscissi, probabilmente non avrei problemi di disidratazione, fecalomi e simili. Dico questo perché mio padre ha fatto recentemente una colonscopia e mi ha raccontato il dolore dell’esame. Lui ha dovuto bere quattro litri d’acqua: io è già tanto se, forzandomi, arrivo a un litro al giorno. Inoltre ho frequenti pre-sincopi (piccoli svenimenti senza perdita totale di coscienza). Penso che avrei qualche problema con la sedazione che precede l’esame.
La mia idea è di riprendere il Selg, ma a dosi ridotte rispetto a un tempo. Forse sono stato troppo frettoloso nell’eliminarlo del tutto. In più mi forzerei a bere di più. Mia sorella mi ha comprato delle bustine che aromatizzano l’acqua, rendendola più appetibile. Si chiamano Bolero , non so se le conosce.
Faccio bene?
La cosa che mi meraviglia di più e la quasi assenza di dolore addominale. Tra ottobre 2022 e dicembre 2022 non ho evacuato per due mesi e mezzo, a parte qualche sporadica pallina piccola e dura. Due sere fa ho mangiato una pizza intera a cena, ma non è successo niente: sono andato a dormire tranquillo e l’indomani mi sono alzato in buone condizioni. Stamattina a colazione ho mangiato un dolce gigantesco con tanta ricotta. Pensavo Adesso mi sentirò malissimo , ma nulla. A parte le malattie che già ho, niente da segnalare.
Devo smettere di mangiare?

Grazie!
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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
farò come mi ha consigliato.
La notte tra il 30 giugno 2023 e il 1 luglio 2023 è stata terribile. Ho fatto vai e vieni dal bagno per tutta la notte. Avevo un stimolo defecatorio molto forte, ma non usciva nulla. Sentivo tanto caldo, caldo, caldo, faceva caldo, sudavo. Mi sono aiutato con alcune salviettine umidificate. Ma la cosa che mi ha sorpreso di più è stata che non usciva nemmeno urina nonostante lo stimolo anche a urinare e la mia incontinenza urinaria. Non usciva proprio niente: blocco totale. Nel frattempo, mentre ero sudato sulla tazza e mentre camminavo tra la mia stanza da letto e il bagno, ho avuto diversi conati di vomito, ma non ho vomitato. Il tutto quasi senza dolore.
La mattina del 1 luglio (cioè ieri) un infermiere mi ha fatto l’ennesimo clistere e mi diceva che c’era un fecaloma duro ed enorme, più grosso dell’ultimo, e che lui non aveva mai visto nulla del genere. Che dolore! Quando gli ho riferito che quello era il 72esimo giorno senza alcuna evacuazione, lui non mi ha creduto. Alla fine, dopo parecchie manovre tra cui una specie di massaggio al basso ventre, è riuscito a frantumare il fecaloma con un dito ed è uscito tutto. Poco dopo, mentre cercavo di raggiungere il bagno (sono invalido e disabile grave), mi sono fatto tutto addosso. Per fortuna indossavo il solito pannolone per incontinenza urinaria e devo dire che ha trattenuto tutto, pure le feci abbondanti. Poi l’ho cambiato e ho messo quello pulito. Allora ho deciso di digiunare per tutto ieri, quando ho avuto parecchi episodi di incontinenza fecale.

Nella notte appena trascorsa (tra il 1 e il 2 luglio) non ho chiuso occhio a causa di un dolore fortissimo al basso ventre. Quando stamattina mi è suonata la sveglia (otto e dieci), mentre andavo al bagno, mi sono fatto di nuovo tutto addosso. La mia intenzione è di digiunare anche oggi.

Spesso faccio alcuni giorni di digiuno.

Faccio bene a evitare il cibo anche oggi?
Se no, che dovrei mangiare oggi e nei prossimi giorni?
È normale che un clistere renda incontinenti fecali o devo solo aspettare?
Siccome evacuo ormai quasi solo con un clistere, devo passare tutta la vita a fare clisteri?
La formazione continua di fecalomi (da occlusione intestinale , come dice il mio medico curante) potrebbe essere il segno di un disturbo a monte?
Devo continuare con il SELG anche se non mangio?
Preciso che sono affetto da una malattia neurologica genetica ereditaria ultra-rara.


Grazie!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Il digiuno non è una buona soluzione.
Considerando quanto espresso nell'ultima comunicazione suppongo che sia seguito in ambito specialistico neurologico e quindi la somministrazione di farmaci deve essere visionata in questo ambito.
Per quanto attiene al problema gastroenterologico e nei limiti di un consulto online (senza cioè la possibilità di visitarla) debbo raccomandarle una sufficiente idratazione e di praticare la colonscopia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
Grazie, dottor Scuotto, per le risposta veloce. Più tardi ritornerò a mangiare. Sì, sono seguito da un centro specializzato in malattie neuromuscolari rare. I neurologi del centro mi dicono che, almeno in ambito neurologico, non ci sono cure, infatti non mi hanno mai consigliato farmaci.
In ogni caso, mi forzerò a bere il più possibile e presto eseguirò una colonscopia.
Grazie!