Dolore intenso zona subombelicale

Da un paio di anni soffro da fitte (1/2 volte a settimana) nella zona della pancia sotto l’ombelico e sembra come se mi stessero stritolando le interiora (questo sintomo è accompagnato da una sensazione di pressione nella zona anale).

I sintomi durano dalla mezz’ora all’ora e sono debilitanti: non riesco a stare in piedi, ne a parlare, sono solo distesa in posizione fetale.
Il dolore non se ne va nemmeno se prendo antidolorifici, l’unica cosa che aiuta leggermente è la borsa dell’acqua calda.

Mi passa solo dopo che vado in bagno (diarrea).
Non sono stitica (vado in bagno ogni giorno) e non ho allergie.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
La sintomatologia esposta sembra correlata a spasmi verosimilmente funzionali, tuttavia necessita di approfondimento della visita specialistica gastroenterologica con indagini strumentali (ecografia addome), visita specialistica ginecologica per escludere o accertare pertinenze in questo campo ed esami di laboratorio (parametri infiammatori generali, esame delle feci con calprotectina fecale). Da questo primo livello si potrà decidere se sarà necessaria o meno la colonscopia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.
Ho già eseguito una ecografia all’addome è una visita ginecologica che sono risultate normali.
E tutti i dottori da cui sono andata hanno detto che non c’è niente e che il dolore è causato da stress o ansia (non sono particolarmente stressata ne da ansia).
Cosa dovrei fare?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
I limiti di un consulto online non permettono di impostare una terapia perché manca l'esame obiettivo (visita reale) del paziente. Con la normalità dell'ecografia e l'esclusione di cause di pertinenza ginecologica, se in più le analisi di laboratorio che ho indicato fossero normali sarebbe ragionevole l'orientamento verso un disturbo funzionale. La terapia andrebbe nella direzione di farmaci di tipo antispastico per breve periodo associati al riequilibrio del patrimonio batterico gastroenterico.
Un discorso a parte merita la condizione di ansia/stress che non è sempre percepita in maniera netta dal paziente, ma che comunque può interferire sull'attività intestinale.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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