Infezione batterica vaginale

Salve a tutti! Da febbraio ho un'infezione vaginale persistente che mi causa una serie di problemi: prurito intenso, dolore e bruciore durante i rapporti, perdita di vario tipo (prima biancastre, da una settimana circa anche grigiastre maleodoranti), secchezza vaginale, nonostante l'applicazione giornaliera di hyalogyn. Il 20 febbraio ho effettuato la prima visita ginecologica e la ginecologa ha riscontrato liquido schiumoso, pareti vaginali sottili e taglietti nella vulva, questi ultimi dovuti all'uso di jeans stretti, biancheria non di cotone, ma che ora ho risolto. Ho effettuato cosi il primo pap test con tale esito: presenza di batteri + paracheratosi. La ginecologa mi ha prescritto 7 ovuli macmiror complex (nifuratel+nistatina) per 7 giorni, e una lavanda Biphasil all'ottavo giorno e il mese successivo (dopo il ciclo) altre 8 lavande. Dopo la cura, ad inizio maggio mi sono recata di nuovo dalla ginecologa, i sintomi erano rimasti, anzi la mia vagina era più secca di prima. Ho effettuato il secondo paptest con esito: batteri + metaplasma squamosa. Cosí la dottoressa mi ha prescritto la stessa cura precedente ma adesso ho dei dubbi a riguardo... secondo voi non sarebbe meglio fare un tampone con antibiogramma per verificare che specie batteriche sono presenti e vedere anche con quali antibiotici risultano sensibili? Poi vi chiedo.. la mia super secchezza puó essere dovuta all'eccessivo numero di lavande prescritte? Ultimamente ho anche delle perdite grigiastre con un forte odore di pesce, sto anche assumendo da una settimana i fermenti lattici diclofor elle su consiglio della ginecologa, non uso più indumenti stretti, mi lavo 2 volte al giorno con dermoclin ifespor, utilizzo tutti i giorni la hyalogyn anche internamente, ho ridotto anche il consumo di pasta, pane e dolci, perchè la mia ginecologa pensa si possa trattare di E.Coli (anche se vado sempre regolare e non ho problemi intestinali). Cosa mi consigliate di fare? Recarmi da un altro ginecologo o rifare la stessa cura? Ah dimenticavo.. ad aprile ho effettuato un'ecografia all'utero con presenza di microcisti in entrambe le ovaie che mi causano dolori il primo giorno di ciclo, quest'ultimo è sempre regolare, il flusso è normale, tranne questo mese dove è stato molto abbondante, con fuoriuscita di 3 grossi coaguli. La ginecologa mi ha consigliato di fare questa ecografia perché secondo lei la mia vulva non è tipica di una ragazza di 21 anni ma di 15-16 (!!!) E quindi aveva ipotizzato che magari non mi fossi sviluppata bene a livello dell'utero e che i dolori durante i rapporti non erano dovuti all'infezione ma al mio introito vaginale piccolo e anche al fatto che, secondo lei, sto rigida durante i rapporti (ho iniziato ad averli proprio a febbraio, quindi durante l'infezione, ovviamente protetti). Durante la penetrazione sento questo dolore(come degli spilli e sento come se la pelle si stia per strappare) e bruciore proprio all'ingresso, nei primi 3 cm. Scusate per la lunghezza e cordiali saluti.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Sono d'accordo con lei , mi sembra corretto effettuare una diagnosi per identificare la causa della sua vaginite : Candida (?) , Gardnerella Vaginalis (?) , trichomonas (?) , E. Coli (?) e di conseguenza instaurare una terapia mirata .
C'è una notevole differenza tra terapia per vaginite micotica e vaginite batterica.
Oltre tutto riferisce la sintomatologia di una VULVITE irritativa che va trattata contemporaneamente alla VAGINITE.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dott. Blasi per la risposta. Ho effettuato il tampone che ha riscontrato la presenza di E.Coli e un nuovo pap-test dove è tutto nella norma. La dottoressa mi ha prescritto fermenti lattici Enterovital e Bactocare gel. Le sembra una terapia adeguata per il mio caso? Continuo ad avere tante perdite biancastre, bruciore vaginale e sto avendo anche un po' di colite e stitichezza.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Non posso consigliare nessun tipo di terapia , senza aver fatto diagnosi , mi sembra eticamente corretto .
SALUTI
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