Consiglio su test di diagnosi prenatale e possibile infezione mani-piedi-bocca.

Salve,
compirò 35 anni a settembre e sono incinta alla mia seconda gravidanza con data ultima mestruazione il 3 giugno quindi sono a 5+3. Ho già eseguito la prima visita dal mio ginecologo che mi ha informato sulle varie possibilità rispetto alla diagnosi prenatale. Nella scorsa gravidanza avendo 31 anni effettuai solo translucenza nucale senza neanche fare il bi-test ma in questa gravidanza vorrei fare qualcosa. Il mio medico visto il fatto che al momento del concepimento non avevo 35 anni mi ha naturalmente detto che non rientro nella casistica per effettuare gratuitamente i test invasivi come villo o amnio e mi ha consigliato visto che comunque non ho casi in famiglia di anomalie cromosomiche o genetiche di effettuare in primis il bi-test e in base al suo risultato muovermi di conseguenza. Lui dice che se tanto è positivo farei direttamente amnio o villo e se fosse negativo potrei rafforzare la diagnosi del bi-test effettuando anche il test del dna fetale. Quindi mi ha sconsigliato di effettuare test invasivi direttamente ma anche di effettuare direttamente il test del dna fetale. Il suo consiglio è di passare in primis per l'esecuzione del bi-test. Volevo quindi un consiglio su cosa ne pensate di ciò che mi ha prospettato il mio ginecologo. Io sarei comunque per effettuare a fronte di un bi-test negativo il test del dna fetale perchè so che il bi-test ha cmq parecchi falsi negativi. Vorrei un consiglio in base alla mia situazione, età al limite e assenza di casi familiari di anomalie e anche un consiglio su quale livello di approfondimento in caso di test sul dna fetale effettuare visto che ho letto velocemente che ce ne sono diversi.
Inoltre un'altra domanda, ho mia figlia che ha contratto mani-piedi-bocca e la pediatra mi ha detto che non è pericolosa in gravidanza e anche il mio ginecolo mi ha detto cmq di contattarlo solo se mi si dovessero manifestare sintomi ma non gli ha cmq dato molto peso. Qualche consiglio?
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Ginecologo
Quanta confusione che cè sui test di diagnostica prenatale!!!

Cerchiamo allora di fare chiarezza

I test di diagnostica prenatale si dividono in : Invasivi e non invasivi, in mezzo ci sono poi nuovi test su DNA fetale isolato dal sangue materno.
Quelli invasivi sono essenzialmente la villocentesi e l'amniocentesi, questi test però non si possono fare a tutte le donne in gravidanza perchè purtroppo sono dei test a rischio di aborto, si tratta di un minimo rischio che però c'è, 1 su 200 circa,
il che significa che ogni 200 gravide che si sottopongono a test invasivi ce ne potrebbe essere una che poi abortisce un feto potenzialmente sano; da quì l'esigenza di sottoporre a questi test invasivi solo le gravide che hanno un reale rischio di partorire un feto affetto da cromosomopatie .
Per questo ci vengono incontro i vari test non invasivi tipo Traslucenza Nucale, Bi test, Tri test etc etc. Quali di questi conviene fare? la risposta è il più preciso possibile cioè quello che individua più feti cromosomopatici con il minor numero di falsi allarmi. altra cosa importante si deve fare solo un test ed uno solo, se si faranno due test pensando di fare meglio si rischia solo di sommare i falsi allarmi del primo ai falsi allarmi del secondo senza guadagnare nulla. Chiaro fin quì? spero di si.
Negli anni l'accuratezza dei vari test non invasivi è andata sempre più aumentando, per esempio oggi non conviene fare il tri test o test di wald perche fornisce troppi falsi allarmi, tra i test che io invece consiglio abbiamo per esempio l'ultrascreening che consiste nella misurazione della traslucenza nucale con l'identificazione delle ossa nasali abbinato ad un prelievo per il dosaggio della free beta e della PAP-A . Tuttavia su questo argomento conviene farsi sempre consigliare dal proprio specialista di fiducia .
Discorso a parte meritano i nuovi test sul DNA fetale isolato dal sangue materno, questi test sono cosi affidabili, che oggi possiamo finalmente affermare che possono sostituire i test invasivi senza correre alcun rschio di aborto Purtoppo il loro costo è ancora proibitivo ( intorno agli 800 / 1000) euro ) ne limita ancora l'utilizzo.
Spero di essere stato chiaro ed utile.
troverete ulteriori informazioni al segg link:
http://www.fertilityit.info/panorama.htm
https://digilander.libero.it/fertility.it/nt.htm
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Utente
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La ringrazio dr Petrone per la risposta chiara e esaustiva. Io avevo chiesto al mio ginecologo di fare direttamente il test sul dna fetale ma non so perché lui mi abbia consigliato cmq di fare il bi-test in prima battuta. Mercoledì avrò la visita per chiarire queste cose e gli farò presente che a questo punto sono interessata a fare solo e direttamente il dna fetale. Non ho problemi economici e quindi sarei disposta a fare anche quello più completo. Vediamo cosa mi dirà.
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Ginecologo
Vorrei solo chiarire cosa significa la mia affermazione che i nuovi test sul DNA fetale estratto dal sangue materno, possono sostituire i test invasivi: ufficialmente non viene detto ancora chiaramente perché c’e ancora qualche voce autorevole un po’ troppo affezionata ai test invasivi e un po’ diffidente verso le novità, tuttavia , questi nuovi test tengono conto di porzioni di DNA fetale presenti nel sangue materno e per quanto riguarda le più frequenti cronosomopatie ,
questi nuovi test, non danno falsi allarmi, ecco perché fanno parte di una categoria diversa dagli altri test classici non invasivi che valutano invece parametri indiretti senza tenere conto del DNA fetale e che possono dare falsi allarmi. Se un test sul DNA fetale risulta positivo significa il feto e sicuramente affetto da una cromosomopatia, per prassi in questo caso è solo in questo , verra fatta anche un indagine invasiva quale villocentesi o amniocentesi . In caso di negatività di questi nuovi test non dovrà essere fatta altra indagine, anche in caso di età materna over 35.
A questo punto, una volta deciso di affidarsi a questi nuovi tests, effettuare anche un test meno preciso, che potrebbe dare falsi allarmi, servirebbe solo a creare confusione,
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Utente
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Ancora grazie dr Petrone e un' ultima delucidazione. Sono sempre più convinta di fare solo il test del dna fetale e sarà quello che comunicherò al mio ginecologo. Penso però che l'ecografia che solitamente si fa nel primo trimestre quella che deve essere fatta tra la 11 esima e 13 esima settimana si fa comunque prima di effettuare questo test e in quella sede di prassi viene calcolata la translucenza nucale almeno questo avvenne nella mia prima gravidanza. La mia domanda è quindi, se da questa ecografia dovesse venire fuori una TN aumentata questa cosa va a influire sul fatto di eseguire o meno il test del dna fetale? nel senso a quel punto il suo consiglio è di fare direttamente un test invasivo o comunque ricorrere al dna fetale?
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Ginecologo
La misurazione della traslucenza nucale per quanto precisa comunque da falsi allarmi , e di questo si deve tenerne conto, può essere però utile farla per un altro motivo in quanto essa può essere anche la spia di eventuali cardiopatie ed altre malformazioni .
In altre parole un cosa sono le cromosomopatie ed in altra sono le malformazioni congenite . Fare il test del DNA rivela se sussistono alterazioni del DNA fetale ma non ci dice se per esempio il feto è senza una mano o ha un organo interno malformato. Per le malformazioni, che sono circa 9000, ci va una buona anzi ottima ecografia morfologica che si fa a 20 22 settimane . Preciso infine che il test del DNA fetale si può fare a partire dalla 9 settimana quindi semmai si farà prima il test del DNA e poi eventualmente la misurazione della NT a 12 settimane.
Vorrei ribadire che il timore di fare un figlio non sano non deve essere tradotto in un ansia compulsiva a fare tanti esami così senza una filo logico, in questo modo si crea solo confusione e angoscia e si finisce inevitabilmente con il fare una inutile amniocentesi .
Esistono delle linee guida molto chiare ed aggiornate e bisogna affidarsi al proprio specialista di fiducia che darà i giusti consigli .
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Utente
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La ringrazio dr Petrone è stato veramente molto chiaro. A questo punto come lei anche consiglia giustamente, vorrei indirizzarmi a fare solo ed esclusivamente una cosa e scelgo il dna fetale non avendo come le ho detto problemi economici. Questo riferirò al mio ginecologo di fiducia anche se come le ho accennato durante la prima visita lui premeva per farmi fare come primo step il bi-test. Naturalmente il suo era un consiglio quindi penso che comunque mi devo sentire libera di fare la mia scelta e io attualmente mi sentirei più sicura ad affidarmi al dna fetale anche perché come dice lei sarebbe fuorviante e angosciante attendere l'esito di due test. Dato che questo test è veramente molto affidabile rispetto al bi-test voglio fare solo questo. Un' ultima domanda, lei accennava al fatto che tale test si può fare già a partire dalla nona settimana (quindi 8+1 - 8+6) ma leggevo che potrebbero esserci casi in cui il dna fetale a quell' epoca potrebbe ancora non essere sufficiente per lo svolgimento del test quindi quale sarebbe il periodo più indicato per svolgerlo senza questi problemi?
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Per essere più sicuri puo fare il test del DNA fetale a 10 settimane compiute.

E' doveroso spiegare il ragionamento del suo medico : Il suo medico le ha consigliato di fare prima il duo test per il semplice motivo che lui non voleva farle fare necessariamente la diagnostica prenatale invasiva o un test non invasivo ma costoso.
Cercherò di spiegare : il problema del bi test è quello dei falsi positivi, ma se il bi test è negativo il feto molto probabilmente nascerà sano. Pertanto in caso di bi test negativo non è indicata la diagnostica invasiva (amnio o villo) e di conseguenza non è indicato neppure il test del DNA fetale, mentre invece in caso di bi test positivo si dovrà procedere con la diagnostica invasiva o con la ricerca del DNA fetale.
Ma... se lei decide di fare direttamente il test del DNA a questo punto fare anche il bi test o altri test meno precisi diventa inutile.
Chiaro? spero di si.
Tenga presente infine che per essere veramente tranquilla dovrà poi fare una buona eco morfologica a 20- 22 settimane, per completezza aggiungo che alcuni centri all'avanguardia offrono anche un eco morfologica anticipata a 16 -18 settimane.
Buona gravidanza a Lei e a tutte le donne in gravidanza che leggeranno questo articolo.
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Utente
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La ringrazio ancora dr Petrone. Per quanto riguarda la morfologica certamente so che è molto importante per via della ricerca delle malformazioni che naturalmente non vengono studiate tramite i test di diagnosi prenatale e quindi bisogna farla in maniera molto approfondita ma su questo punto mi sento tranquilla perché sempre presso il mio ginecologo viene un'ecografista molto brava e alla scorsa gravidanza mi sono trovata molto bene. Inoltre per mia madre è stata importante in quanto nella sua terza gravidanza ha avuto un caso di anencefalia con successivo aborto terapeutico e quindi so benissimo quanto sia importante una buona ecografia. La aggiornerò su come andranno le cose e grazie ancora.
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Utente
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Salve dr Petrone,
volevo aggiornarla perchè ieri ho fatto la visita di controllo presso il mio ginecologo. Inizialmente gli ho comunicato la mia volontà di fare solo il test del dna fetale . Farò il prelievo presso il suo studio che sarà poi analizzato in svizzera. Lo farò la prima settimana di settembre perchè comunque lui vuole prima farmi fare l'ecografia con traslucenza nucale a fine agosto. Dice che se comunque il valore della traslucenza nucale non è buono da quello prenderò la mia decisione definitiva se fare il dna fetale o fare un' indagine invasiva.
A quel punto non ho forzato per fare solo il dna fetale in quanto mi fido molto del mio ginecologo e se lui dice di fare comunque prima la translucenza seguo il suo consiglio e speriamo vada tutto bene.
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Utente
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Salve dr Petrone,
sono a 12+2 e domani farò l'ecografia del primo trimestre con la translucenza nucale e a seguire se la translucenza avrà un buon valore eseguirò il test del dna fetale come le avevo accennato. Riguardo quest'ultimo sono molto indecisa circa quale livello di approfondimento eseguire tra quello intermedio che valuta le aneuploidie dei cromosomi 21, 18, 13 e dei cromosomi sessuali (X e Y) e quello completo che indaga anche la trisomia dei cromosomi 9 e 16 e la presenza di alterazioni cromosomiche strutturali, ovvero 6 tra le più comuni sindromi da microdelezione. La mia indecisione nasce dal fatto che per quello più completo ho sentito dire che l'attendibilità per le indagini ulteriori che fa non è molto alta e che quindi c'è un rischio di incorrere in un falso positivo. Lei che mi consiglia?
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Faccia quello intermedio che è più che sufficiente come screening prenatale
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Salve dr Petrone,
Purtroppo ieri come mi hanno iniziato a fare l'eco per la translucenza si è visto che la gravidanza si era fermata da più di un mese. Ho avuto un aborto interno senza perdite e dolori. Praticamente avevo fatto un eco il 18 luglio a 6+3 nella quale si vedeva camera e embrione già con il battito e ben impiantato e probabilmente da quello che si è visto ieri il feto si è fermato poco dopo. Psicologicamente non le nego di essere molto provata anche se so che sono eventi molto comuni nel primo trimestre e comunque io ho avuto una gravidanza andata a buon fine. Oggi farò il raschiamento e spero vada tutto bene e secondo lei poi come mi dovrò muovere dovrò indagare o potrò riprendere subito la ricerca? Se si dopo quanto tempo?
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Ci dispiace, purtoppo sono cose che succedono.
Le consiglio di fare la mappa cromosomica sui residui abortivi, in modo tale da capire se la causa dell'aborto è stata una cromosomopatia.
Deve insistere nel chiedere esame del DNA altrimenti le faranno di routine solo l'esame istologico che però non ci aiuta molto a capire le cause dell'aborto.
Le consiglio anche, subito dopo fatto il raschiamento, di eseguire una serie di tamponi vaginali per germi comuni, streptococco, chlamydia e mycoplasmi. Questi tamponi sono utili perchè tra le cause più frequenti di aborto ci sono le infezioni vaginali.
Attenda la nuova mestruazione , circa 40 giorni e poi può tentare per una nuova gravidanza.
Stia bene.
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Utente
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La ringrazio purtroppo faranno solo l'esame istologico perché ho fatto tutto ieri e non sapendo questa cosa io non ho fatto nessuna richiesta per ulteriori accertamenti anche perché per me sarebbe il primo aborto. Comunque con la prossima gravidanza se mai arriverà essendo ormai arrivata a 35 anni farò sicuramente la villocentesi a questo punto. Non so se eventualmente quell'esame sui cromosomi sul prodotto abortivo che mi ha indicato lei potrei richiederlo telefonicamente contattando l'ospedale.
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Utente
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Buongiorno dr Petrone fortunatamente a 2 giorni dall' intervento di isterosuzione ho pochissime perdite e sto proseguendo la terapia con il methergin e non ho grossi fastidi. Volevo farle una domanda. Io appena avrò il via libera del mio gine comincerò subito la ricerca di una nuova gravidanza quindi mi chiedevo posso ricominciare ad assumere inofert combo già da adesso? Lo avevo assunto sia con la mia prima gravidanza che con questa e mi sono trovata bene. Penso che debba reiniziarlo ad assumere subito o devo aspettare?
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Tranquilla può iniziare anche adesso
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Utente
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Buongiorno dr Petrone sono giorni un po' duri per me perché non faccio altro che pensare a quello che mi è successo....volevo chiederle una cosa. Io ho da parecchi anni ormai gli anticorpi della tiroide altri sintomo probabilmente di una fase di tiroidite nel passato. Durante la scorsa gravidanza ho sempre monitorato il tsh ed è sempre stato nella norma e poi dopo il parto però ho avuto una fase di ipertiroidismo che si è risolta nel giro di alcuni mesi e che quindi è stata etichettata come post parto. Anche in questa gravidanza stavo monitorando il tsh e l'ultimo valore del 7 luglio si era abbassato a 1,3 pur restando nella norma però poi io non l'ho più dosato. Ho magari paura che si possa essere abbassato di colpo e aver influito sul decorso della gravidanza. Ho pensato quindi di dpsarlo domani per vedere come sta? Che ne pensa?
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Qualche anno fa quale responsabile di centro di sterilita, ho condotto uno studio su anticorpi antitiroidei e abortivita ripetuta.
I risultati dello studio hanno dimostrato che in presenza di anticorpi antitiroidei c’è un elevata incidenza di aborti.
le consiglio di effettuare il dosaggio di anticorpi antitireoglobulina ed antitireopreossidasi.
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Utente
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Io ho i due anticorpi come le dicevo da anni alti. L'ultimo dosaggio è di gennaio 2015 e i valori erano:
antitireoglobulina
antitireopreossidasi
Come le dicevo però il tsh salvo quel periodo dopo il parto in cui era andato sotto norma con una situazione di ipertiroidismo è sempre stato nella norma.
Lei quindi mi consiglia ridosare oltre al tsh anche questi anticorpi? Ma se il tsh sta bene al di là degli anticorpi tiroidei sballati che terapia si dovrebbe prospettare?perché non mi hanno mai detto nulla a proposito.
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Scusi 76 antitireoglobulina
586 antitireopreossidasi
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Ginecologo
Occorre fare chiarezza: a cosa cerve il dosaggio delTSH ? Serve a valutare la funzionalità della tiroide.
Tuttavia la funzionalità della tiroide non si valuta soltanto con il dosaggio del TSH ma anche con il dosaggio degli ormoni tiroidei e cioè FT3 e FT4.
Le alterazioni della funzionalità tiroidea non sono causa di aborti ma sono importanti ai fini di alterazioni di sviluppo del feto nonche del suo cervello.
Infatti l ipotiroidismo, in gravidanza, può essere causa di nanismo disarmonico e cretinismo.
Diverso e invece il discorso degli anticorpi antitiroidei, un loro aumento può interferire, come dicevo, con la fertilità, sia come difficoltà a rimanere incinta sia come causa di aborti.
Ribadisco che l’ipotiroidismo non provoca aborti, gli aborti possono essere provocati invece dagli anticorpi antitiroidei.
Pertanto il mio consiglio è quello di dosare oltre agli ormoni tirordei anche gli anticorpi antitiroidei.
Spero di essere stato chiaro ed utile.
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Utente
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Buongiorno dr Petrone penso che sia stato molto chiaro sul discorso tiroide.
Da quello che dice lei quindi un aumento dell' antitireoglobulina e dell' antitireopreossidasi potrebbero essere causa di aborto pur con funzionalità tiroidea buona ovvero con tsh, ft3 e ft4 nella norma.
Oggi ho dosato i due anticorpi tiroidei e ho fatto anche il tsh reflex e penso che in giornata avrò i risultati e glieli comunicherò. So già che i due anticorpi saranno alti e fuori norma e sarà da vedere in che misura e vedremo come sarà il tsh.
La mia domanda quindi è, posto che io li ho sicuramente alti anche se la scorsa gravidanza è andata a buon fine con tali valore alti, questa cosa potrebbe essere legata al mio attuale aborto interno?
Le ricordo brevemente cosa è accaduto. Io a 6+3 avevo fatto un' ecografia dove tutto risultava nella norma, camera gestazionale con embrione di 5mm ben impiantato con presenza di battito cardiaco con frequenza di 120 bpm che corrispondeva all'epoca di amenorrea quindi nulla faceva presagire che ci sarebbero potuti essere problemi. Poi come le ho detto non ho avuto dolori o perdite. L'unica cosa da segnalare è che non ho mai avuto alcuna nausea e anche il seno non è mai stato molto gonfio o dolorante durante questa gravidanza ma anche nella mia prima avevo avuto nausee leggerissime quindi non ho dato peso a questo fatto. Poi come le ho detto a 12+3 durante l'eco della translucenza si vedeva invece solo la camera gestazionale con echi embrionali di circa 4mm senza battito quindi sembra come tutto si sia fermato poco dopo la mia ecografia precedente. Se c'è anche una minima possibilità che possa dipendere dalla tiroide mi piacerebbe sentire il suo parere.
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Utente
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Volevo aggiornarla sui risultati dei dosaggi:
ANTICORPI ANTI TIREOGLOBULINE 2,92 Ul/ml (fino a 4,11)
ANTICORPI ANTI PEROSSIDASI TIROIDEA 75,41 Ul/ml (fino a 5,61)
TSH-REFLEX 1,410 ulU/ml (da 0,350 a 4,940)

Che ne pensa?
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Ginecologo
Effettivamente tenendo anche conto dei valori particolarmente elevati dell'antiperossidasi, non è da escludere una causa immunitaria del suo aborto.
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La ringrazio,
Se così fosse come dovrei muovermi? Fare una visita da un endocrinologo e una cura farmacologica? Io ho un ricordo che alla scorsa gravidanza assumevo la cardioaspirina ma non vorrei sbagliarmi anche se mi sembra strano che il ginecologo non me la abbia riprescritta. Mi sa dare qualche delucidazione su come dovrei muovermi per evitare un i nuovi aborto che potrebbe dipendere dalla tiroide?
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Utente
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Salve dr Petrone,
la volevo aggiornare che la prossima settimana farò una visita endocrinologica anche per rifare un'eco alla tiroide visto che ormai l'ultima risale a 2 anni e mezzo fa e così avrò anche modo di vedere cosa ha da dire sulla mia situazione il medico.
Inoltre le volevo dire che oggi dopo 2 settimane dall'isterosuzione sembrano finalmente cessate le perdite a meno di poco muco scuro ma occasionale. La prossima settimana doserò le beta per vedere se si sono azzerate. La mia domanda è, visto che le perdite sono terminate e dall'intervento sono passate 2 settimane, quando mi devo aspettare il primo ciclo? all'incirca tra altre due settimane? In questo lasso di tempo posso avere rapporti anche non protetti o è meglio attendere la mestruazione e la visita di controllo? Io mi sento in forma e pronta a riprovare ma non so se fisicamente è troppo presto.....nel frattempo comunque sto assumendo inofert combi che contiente l'acido folico.
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Ginecologo attivo dal 2016 al 2018
Ginecologo
Il ciclo ritornerà dopo 40 giorni a partire dal raschiamento . I rapporti, se le perdite sono finite, si possono avere. Per quanto riguarda tentare una nuova gravidanza cerchi almeno di capire se in questo momento sussistono problematiche che potrebbero provocarle un altro aborto .
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Utente
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Certo, cercherò di aspettare la visita di controllo che dovrei fare i primi di ottobre e il risultato dell'esame istologico sul materiale abortivo prima di tentare di riprovarci così avrò anche il parere dell'endocrinologo visto che ho la visita mercoledì.
Le perdite sembrano come cessate ma poi durante la giornata mi capita di avere delle leggere contrazioni e a quel punto ancora delle perdite. Penso sia normale, vero? Giovedì farò le beta e avendo ancora questa situazione con leggere perdite e piccole contrazioni cosa mi devo aspettare? Spero si siano azzerate o comunque siano molto prossime a farlo.
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Salve dr Petrone,
stamattina ho ripetuto le beta a distanza di 3 settimane dal raschiamento e sono risultate essere 19,6 mUI/ml. Ho chiamato il mio ginecologo che mi ha detto di ripeterle tra una settimana e che il valore per ritenersi negativo deve scendere almeno a 5. Con questo valore di beta posso stare tranquilla? Io ho ancora un po' di muco rossastro a volte quando vado in bagno e mi pulisco. Mi starò finendo a pulire bene? Mi devo aspettare un ritardo nel ciclo che secondo ciò che mi era stato prospettato dovrebbe arrivare a 30-40 giorni dall'isterosuzione?
Con questa condizione di beta ancora lievemente positive l'ovulazione è da ritenersi ancora bloccata?
[#30]
dopo
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Salve dr Petrone, oggi mi è venuta una perdita molto abbondante rossa come fosse un inizio di ciclo. Come le avevo detto le perdite post isterosuzione mi erano terminate da una settimana a meno di qualche perditina di muco striato. Può già essere il primo ciclo? Ad oggi sono passati 23 giorni dall'isterosuzione e 2 giorni fa le mie beta erano a 19.6. Se fosse il ciclo potrei anticipare la visita di controllo e non aspettare 40 giorni?
[#31]
dopo
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Salve dr Petrone, oggi ho eseguito un 'eco transvaginale di controllo. Il medico ha detto che l'utero è pulito e ha solo riscontrato varicocele pelvico in sede annessiale sx.
utero in asse normale,
endometrio normodelineato,
Annesso dx normale
Annesso sx normale varicocele pelvico in sede annessiale sx.
Varicocele pelvico.mi era stato riscontrato anche da un isterosonografia effettuata 1 anno e mezzo fa quindi penso sia una condizione per me normale. Inoltre ho fatto la.visita endocrinologica e il medico ha escluso un legame tra il mio aborto e la tiroidite hashimoto in quanto il valore del.tsh è sempre stato ottimo.
Ora martedì ho la visita di controllo e spero che il gine mi dia il via libera per ritentare. Lei che ne pensa?
[#32]
dopo
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Salve,
Le riporto il referto dell'esame istologico: "Materiale abortivo comprendente lembi di endometrio con fenomeno di Arias-Stella, decidua gravidica con aree di necrosi con infiltrati granulocitari neutrofili e numerosi villi coriali in parte edematosi e spesso con profilo irregolare. Si associano alcuni villi con fibrosi dello stroma e focali emazie nucleate nel lume dei vasi" Come le sembra? È tutto nella norma?
Inoltre con le beta a 8 posso sperare in una ovulazione già in questo ciclo? Ho avuto il primo ciclo post isterosuzione il 22 settembre e il 29 ho dosato le beta che erano a 8.
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dopo
Utente
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Salve dr Petrone,
finalmente sono stata a fare la visita di controllo dal mio ginecologo dopo l'isterosuzione.
Come già lei mi aveva accennato mi ha prescritto diversi tipi di tamponi vaginali più urinocoltura e anche gli esami per la celiachia in quanto spesso una tiroidite autoimmune vi è associata. Mentre mi eseguiva il pap-test ha riscontrato un'aderenza al collo dell'utero facilemente causata dall'isterosuzione a detta sua, lui ha provato a staccarla con lo strumento del pap-test ma non ci è riuscito e mi ha quindi prescritto un'isteroscopia diagnostica per valutare questa aderenza. Ma quali problemi potrebbe darmi?
Inoltre mi ha detto che l'isteroscopia non si può fare se i tamponi o l'urinocoltura sono positivi. L'urinocoltura purtroppo è già risultata positiva mentre i tamponi li farò domani.
Sono un po' demoralizzata perchè avrei voluto tentare subito una nuova gravidanza. Di questo passo se ne passeranno sicuro altri 2-3 mesi.
[#34]
dopo
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Salve dr Petrone,
spero avrà modo di rispondere a questa e anche alla precedenti richieste.
Mi sono arrivati i risultati dell'urinocoltura e risulta positiva allo Streptococcus agalactiae. Mi devo preoccupare? Potrebbe essere stata una delle cause del mio aborto? Non so se fosse presente anche durante la gravidanza. Dovrà intraprendere una cura anche mio marito? Devo aspettare ancora i risultati dei tamponi vaginali e cervicali e le farò sapere anche di questi ma la cura per lo Streptococcus agalactiae devo già iniziarla o è meglio aspettare anche i risultati dei tamponi che arriveranno la prossima settimana?
[#35]
dopo
Utente
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Gentile dr Petrone non so se ha avuto modo di leggere le mie precedenti repiliche. Sto facendo una cura con levofloxacina per positività allo streptococco su urinocoltura. Purtroppo però ho avuto rapporti non protetti e in fase ovulatoria. Se avvenisse un concepimento proprio in questi giorni che sto assumendo tale antibiotico ci sarebbero rischi per l'eventuale feto? Non ci ho pensato minimamente al rischio, ma leggendo su internet ,ho letto che tale antibiotico può dare problemi + che altro se assunto nel secondo trimestre di gravidanza. Il test di ovulazione mi ha dato il positivo il 7 ottobre e ho avuto un rapporto il 6 e uno il 7 ottobre. L'antibiotico l'ho iniziato a prendere il 5 ottobre e dovrò assumerne una compressa per sei giorni quindi fino al 10. Considerando i rapporti e il test di ovulazione, un possibile concepimento potrebbe avvenire proprio in questi giorni. Che ne pensa? Inoltre dovrei fare l'isteroscopia ma a questo punto devo aspettare l'eventuale arrivo del ciclo prima di farla per sapere se i rapporti possono essere stati fecondanti. Avendo avuto rapporti il 6-7 quando potrei effettuare un prelievo delle beta per escludere o confermare un eventuale gravidanza? So di aver sbagliato ad avere rapporti completi ma fisicamente mi sento bene e il fatto di aver con molta probabilità ovulato mi ha fatto pensare di ritentare subito anche perchè lì'isteroscopia era uno scrupolo del mio ginecologo.
[#36]
dopo
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Dr Petrone,
spero in una sua risposta. Ricapitolando la mia situazione, ho eseguito isterosuzione per aborto interno il 30 agosto e il 22 settembre ho avuto il primo ciclo dopo l'intervento. Ho eseguito a fine ciclo un eco transvaginale di controllo dalla quale è emerso che l'utero è pulito. Alla visita di controllo il mio ginecologo eseguendo il pap-test ha notato una piccola aderenza sul collo dell'utero che mi ha consigliato di indagare meglio con isteroscopia. Per prepararmi all'isteroscopia ho eseguito urinocoltura risultata positiva allo streptococco agalactiae e tamponi vaginali e cervicali tutti negativi. Ho fatto cura con levofloxacina per lo streptococco e a una settimana dalla fine dell'antibiotico ho rifatto urinocoltura che è risultta negativa. Questo mese ho monitorato il mio ciclo e al sedicesimo giorno, il 7 ottobre, gli stick di ovulazione mi hanno dato esito positivo e io ho avuto rapporti non protetti nei giorni fertili precisamente 6-7 e 9 ottobre. Ho iniziato a assumere un'ovulo di progefikk 200 dal 18esimo giorno del ciclo come mi ha indicato il ginecologo per 11-12 giorni. Oggi sono al 28esimo giorno del ciclo e prima dell'aborto i miei cicli erano di circa 29 giorni con 5 giorni di spotting premesturale che iniziav quindi al 24-25esimo giorno. In questo ciclo ancora non si è manifestato spotting anche se ho dei dolorini da classica sindrome premestruale. Se tutto segue l'andamento precedente all'aborto dovrebbero tornarmi il 21 ottobre quindi tra tre giorni. La mancanza dello spotting può essere dovuto al progesterone?me lo chiedo perchè quando l'ho assunto gli scorsi mesi prima di restare incinta lo spotting si presentava ugualmente. Oppure può essere che la gravidanza con aborto hanno portato a una modificazione del mio ciclo per cui non avrò + lo spotting? Oppure potrei già essere rimasta nuovamente incinta? Ho fatto un test di quelli precoci ieri pomeriggio dopo che avevo urinato già però un' ora prima e mi ha dato esito negativo ero a 11 giorni dal positivo del test di ovulazione. Ritiene che potrebbe essere anche un falso negativo visto l'anticipo o sbaglio? mi consiglia di fare un dosaggio delle beta o di ripetere il test sull'urina il giorno del presunto arrivo del ciclo magari con la prima urina del mattino? Non vorrei fare la stupidaggine di fare l'isteroscopia magari essendo incinta...
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dopo
Utente
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Salve dr Petrone ho avuto il secondo ciclo dopo isterosuzione il 22 ottobre e il 25 ottobre ho eseguito l'isteroscopia diagnostica per valutare l'aderenza sul collo dell'utero che era stata rilevata durante il pap-test dal mio ginecologo. Durante l'isteroscopia è stata rimossa l'aderenza e mi è stato detto che l'utero stava bene e era libero e pulito e che potevo tranquillamente riprendere a avere rapporti per la ricerca di una nuova gravidanza. Ho monitorato l'ovulazione con gli stick che mi hanno dato positivo il 7 novembre (17 esimo giorno) quindi dovrei aver ovulato quel giorno. Poichè non mi arrivavano le solite perdite prima del ciclo ho effettuato un test di gravidanza ieri sera e con mia grande sorpresa è risultato positivo e ero all'11 po. Domani farò le betà, solitamente ho un ciclo che varia tra i 29 e i 31 giorni quindi domani doveva essere il giorno che inidicativamente mi sarebbero tornate. Posso sperare in questo nuovo positivo o è troppo presto?
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dopo
Utente
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Dr petrone stamattina ho eseguito le beta. Dovrei essere ,dato che ho avuto il positivo dello stick di ovulazione il 7 novembre, al tredicesimo giorno post-ovulazione. Il valore è 108,5, posso sperare che ci sia una gravidanza in evoluzione? Il mio ginecologo mi ha detto di ripetere le beta tra 4-5 giorni per vederne l'andamento. Dopo l'aborto di quasi 3 mesi fa sono abbastanza cauta e prima di tranquillizzarmi ci vorrà del tempo.....
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