Risvegli notturni urlando

Slave scrivo perché soffro di un penso disturbo del senno molto sporadico che i miei genitori vedevano come un qualcosa di normale e che quindi non hanno mai approfondito.

Ho 20 anni e mi è capitato circa massimo 7 volte nella mia vita di svegliarmi di botto alzarmi dal letto e iniziare a urlare per poi rimettermi a letto a dormire perché arrivano i miei genitori a dirmi di calmarmi e il giorno dopo ricordo solo dal momento in cui ero già alzata dal letto e mai se o cosa ho sognato oppure il momento in cui mi sono alzata.

Mi è capitato qualche volta capendone la causa cioè che mi si era addormentato il braccio cosa che mi capita spesso e forse spaventata mi sono svegliata urlando.

Le altre volte però non era questa la causa, di solito quando mi alzo urlando chiedo aiuto oppure dico frasi come dove sei non lasciarmi sola mi hai abbandonato, dove è la mamma, dove mi trovo frasi del genere.

Ho notato inoltre che mi capita di più la prima notte che dormo in un posto nuovo, infatti mi è capitato ben 3 volte il primo giorno di vacanze che ho fatto, anche se mi è capitato anche in casa mia.

Premetto che soffro d’ansia, ora aggiunta a ipocondria in maniera più acuta ma anche da bambina anche se in maniera molto lieve.

Potrebbe essere qualcosa legato all’ansia?

Premetto anche che mia madre più o meno alla mia età soffriva quasi gli stessi disturbi, ma non arrivava ad alzarsi dal letto come faccio io.

Mi ha raccontato che si svegliava urlando e rimanendo però a letto dicendo frasi strane come aiuto non vedo più
Dovrei preoccuparmi di questa cosa?
Oppure può semplicemente capitare?

Grazie mille scusate per il testo troppo lungo
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buongiorno. Non deve preoccuparsi. E' un disturbo del sonno ( o meglio: del risveglio) che fa parte delle cosiddette "parasonnie". Come ha lei stessa constatato si verificano quando il sonno è per qualche motivo disturbato ( nuovo ambiente, un rumore, il braccio addormentato) e comportano sempre amnesia. Lo stress o l'ansia facilitano questa forma di parasonnia, che però non è pericolosa.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-