Rmn encefalo e tronco encefalico con mdc

Gentili dottori, per cominciare vi ringrazio per il servizio svolto.
Vorrei un parere in merito ad una Rmn con e senza mdc dell'encefalo e del tronco encefalico.
L'indagine è stata richiesta per alcuni sintomi: parestesie ad entrambe le mani, di variabile durata e non persistenti, ed, in particolare, per un episodio di "diplopia", limitato tuttavia alle scritte ed ai numeri presenti sul televisore ed il cellulare.
Per questo ultimo sintomo, mi è stata consigliata RMN con MDC.
Ho effettuato anche visita oculistica, che non ha rilevato rotture retiniche.
Scrivo, dunque, il referto: Esame eseguito mediante sequenze SETI, prima e dopo infusione di mdc paramagnetico, TSE T2, FLAIR, GRE T2 e DWI, nei tre piani dello spazio.

Non si osservano lesioni morfostrutturali e di segnale in sede sovra e sottotentoriale, con caratteristiche RM di evoluvità.
Non patologiche restrizioni della diffusività riconducibili a eventi vasculopatici acuti recenti, né immagini da riferire a depositi di emosiderina o a sanguinamenti in atto.
Dopo infusione del mdc, si osserva un area di circa 5 mm di sfumato contrast enhancement, localizzata al comparto laterale sinistro del ponte.
Tale rilievo non trova corrispondenza in nessuna delle sequenze basali effettuate, potendo ancora essere in prima ipotesi di natura artefattuale - compositiva.
Anche a scopo precauzionale, però, si consiglia ricontrollo nel tempo.
Simmetrici e conservati i nervi ottici in assenza di compressioni Ab estrinseco del chiasma.
Nei limiti il tessuto adiposo retro-orbitario, che non presenta espansi solidi sospetti.
Nei limiti la muscolatura estrinseca oculare.
Regolare l'aspetto RM della fossa cranica posteriore.
In relazione all'età sono conservate le strutture cisternali, gli spazi liquorali della volta e della base.
Normale l'ampiezza del sistema ventricolare.
Strutture mediane in asse.

La mia preoccupazione è relativa al riscontro "dell'area di 5 mm, rilevata in seguito ad infusione dell'mdc".
So che sarebbe necessario visionare le immagini, ed è in programma una visita neurologica, tuttavia sono preoccupata perché, qualora non si trattasse di un artefatto, mi domando di cosa possa trattarsi.
Non è neanche specificato l'arco di tempo in seguito al quale dovrei eseguire il controllo, dunque non so quanto e se sia urgente.
Rinnovo la mia gratitudine e, in attesa di un vostro gentile riscontro, porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

come giustamente dice, si dovrebbero visionare direttamente le immagini dell’esame per dare un parere attendibile, infatti nemmeno il neuroradiologo ha avanzato un’ipotesi all’infuori di quella artefattuale.
Ovviamente è corretta l’indicazione al controllo RM, i tempi? Questo lo stabilirà il neurologo dopo avere visto le immagini.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Ferraloro, la ringrazio per avermi risposto. Ciò che mi preoccupa è che la visita neurologica è programmata tra oltre un mese. Secondo lei è il caso di anticiparla? Leggendo precedenti consulti mi è parso di capire che l'enhancement di "un area" non sia un elemento positivo, anzi. È possibile che, nel caso in cui fosse una lesione di qualsivoglia tipo, non sia stata rilevata nelle sequenze basali, a causa delle sue "esigue" dimensioni (5 mm)? Rinnovandole la mia gratitudine, le porgo cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Per ridurre la preoccupazione può anticipare, se possibile, la visita neurologica, altrimenti non vivrà bene questo periodo e ovviamente La capisco.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua comprensione, Dottore. Purtroppo, al momento, non è stato possibile anticipare la visita, per cui temo di dover sentire privatamente un altro neurologo. Mi è ormai piuttosto chiaro che con un referto simile non sia possibile escludere nulla, ovviamente neanche le condizioni più temibili. La ringrazio per il suo supporto e la sua dedizione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Non si faccia prendere da eccessive paure, ovviamente è anche possibile che non ci sia nulla o nulla di grave.

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Ne sono consapevole. Ciò che mi angoscia è proprio questo, potrebbe essere un artefatto e quindi nulla, ma non posso escludere qualcosa di importante. Tra l'altro per le parestesie, che ho manifestato tra novembre e dicembre, avevo già effettuato una visita neurologica a gennaio, con esito negativo. Poi ho avuto questo episodio di "diplopia", limitato solo alle scritte digitali, che ha reso necessaria la rmn a scopo precauzionale e, per eccesso di zelo, è stata richiesta con mdc (dico ciò in virtù del fatto che nelle sequenze senza mdc, non era stato rilevato nulla). Mio malgrado questo è l'ennesimo problema di salute, dato che negli ultimi anni ne ho avuti diversi, tutti accumunati dall'incertezza diagnostica e ciò mi sta provando. Le chiedo scusa per il mio sfogo e le rinnovo le mia gratitudine.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Non deve scusarsi di nulla, altrimenti non starei qui a rispondere.

Le auguro una serena Pasqua

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente, Dottore.
Le auguro anch'io una serena Pasqua.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Ferraloro, torno ad aggiornarla sul mio caso. Nei giorni successivi alla nostra corrispondenza, ho iniziato a manifestare dolore al viso, a sinistra. Non era un dolore simile a "scosse", bensì un dolore simile a quello che si ha quando si sforzano molto i muscoli del viso, per esempio quando si ride molto. Purtroppo non riesco a descriverlo in maniera più precisa. È partito con un mal di testa al livello della tempia sinistra e poi sembra si sia irradiato al viso. A questo dolore si associava naso chiuso e dolore gengivale, a carico della gengiva dell'arcata superiore di sinistra. Il dolore alla gengiva era piuttosto pungente, sebbene non vi fosse, almeno ad occhio, irritazione. È poi passato con ibuprofene. Si è poi presentato nuovamente due giorni dopo e il giorno successivo ancora. La gengiva nel corso dei giorni sembrava più irritata, al punto che ha anche sanguinato nel punto in cui mi faceva male. Il dolore sia al viso che alla gengiva tendeva comunque a passare con antidolorifico. Ho poi eseguito la visita neurologica di cui le riporto il referto: da circa 4 giorni comparsa di dolore della II branca del trigemino di sinistra, responsivo a ibuprofene. Sì associava a rinorrea omolaterale. Non associata a lacrimazione oculare né iperemia congiuntivale. Porta in revisione RMN encefalo: non alterazioni morfostrutturali e di segnale in sede sovra e sottotentoriale. Dopo mdc si osserva area di 5 mm di sfumato c.e. localizzato al comparto laterale sinistro del ponte.
Dalla valutazione iconografica delle immagini sembra apprezzarsi presa di contrasto a carico del V nc di sin. EON: nei limiti della norma. In particolare pz vigile, collaborante, orientata T/S. Eloquio congruo; non turbe del linguaggio. NNCC in ordine, MOE libera. Non deficit stenici né delle sensibilità ai 4 arti. Prove metriche correttamente eseguite. ROT di media ampiezza, simmetrici. RCP in flessione bilat. Romberg negativo. Prova del funambolo negativa.
Conclusioni: sospetta cefalea dalle caratteristiche autonomico-trigeminali sin, in pz affetta da sinusite (la sinusite fu rilevata in una precedente rmn eseguita 2 anni fa, ma non menzionata in quest'ultima).
Indicazioni: al bisogno se algie in sede cranio-facciale assumere Fans; utile valutazione ORL in sospetta sinusite per eventuale ciclo AB; esecuzione di RMN con mdc di controllo 6 mesi.
Sono stata piuttosto soddisfatta della visita, e da quel che mi ha detto la neurologa, lo sfumato contrast enhancement è a carico del trigemino, tuttavia non mi è chiaro un solo passaggio: una cefalea autonomico-trigeminale può comportare la presa del mdc da parte del trigemino?
Al momento questi dolori facciali e gengivali non sono più presenti, e anche quando si sono presentati sono durati solo alcune ore. Attualmente avverto ogni tanto al viso delle fitte, non scosse, ma le avverto anche a destra, magari se sorrido troppo o comunque facendo movimenti bruschi con il viso. Se non avessi avuto la nevralgia a sinistra, forse queste fitte neanche le avrei notate, anche perché, avendo un morso di terza classe scheletrica, sono abituata a dolori che coinvolgono quantomento la mandibola. Le sono grata per la sua dedizione e le chiedo scusa se sono stata prolissa.
In attesa di un suo gentile riscontro, le porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

da quanto riporta, la visita neurologica è stata completa e molto accurata.
Ottima notizia l’efficacia dell'ibuprofene.
Riguardo le fitte a destra, dalle modalità d’insorgenza (movimenti bruschi del viso) fanno pensare sempre un coinvolgimento del nervo trigemino.

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta Dottore. Dunque il reperto radiologico è compatibile con la sintomatologia e la diagnosi formulata? Ho chiesto alla neurologa se vi fossero eventuali compressioni a carico del trigemino, ma mi ha riferito di non aver rilevato nulla. Ha tuttavia consigliato la ripetizione della RMN con mdc a 6 mesi per vedere se è ancora presente la presa di contrasto da parte del trigemino. La ringrazio infinitamente per la sua dedizione e disponibilità.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Il reperto è compatibile con la sintomatologia riferita.

Buon fine settimana

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore, è davvero gentilissimo. Buon fine settimana a lei.