Tremori, scatti involontari testa e collo

Salve a tutti sono un ragazzo di quasi 19 anni e vorrei esporvi il mio problema che mi perseguita da 2-3 mesi al massimo.
cercherò di fare una premessa senza dilungarmi troppo per aiutare a capire come sono finito così.. bè, questo che sto vivendo è il più brutto periodo della mia vita, partito con attacchi di panico 2 anni fa, che poi sembravano passati da soli, ma ahimè, sono tornati proprio verso agosto settembre 2010 sottoforma di pesante derealizzazione, peggiorando sempre di più con l'insorgenza di nuovi sintomi quali pensieri intrusivi, umore depressivo, fino a farmi arrivare ad oggi con continui pensieri sulla pazzia (paura quasi ossessiva di diventare pazzo) e pensieri depressivi (ogni giorno mi chiedo per cosa vivo ancora), premetto inoltre che non vado a scuola, non ho un lavoro, e sono per la maggior parte dei giorni chiuso in camera mia, sono fidanzato e ho amici che sento di star perdendo insieme alla mia grande passione: la musica.
Volevo inoltre comunicarvi che solitamente il mio malessere si alterna così: 1 settimana sto male fino a migliorare negli ultimi giorni 2 giorni mi sento frizzante e molto bene per poi riadere per un altra settimana in uno stato di angoscia e disperazione.
chiusa la premessa volevo chiedervi gentilmente informazioni riguardo questo problema, che, come dicevo inizialmente da circa 2-3 mesi accompagna il mio malessere: recentemente spesso mi vengono degli scatti di intensità variabile al collo e alla testa assolutamente involontari e che appaiono quasi ogni volta che: tento di fare qualcosa di preciso (ad esempio un disegno), o quando mi sento a disagio per qualche situazione, oppure quando c'è qualche rumore improvviso che mi spaventa; provocandomi forti preoccupazioni.
volevo sapere da cosa potrebbero dipendere? oltretutto volevo informarvi che credo di avere qualche disordine temporo-mandibolare per il quale ho già preso appuntamento da specialista gnatologo per il mese prossimo.
Grazie, Cordiali saluti.
Gio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

i disturbi menzionati potrebbero essere determinati dal Suo problema psichiatrico di base. Sta facendo una terapia specifica?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
inanzitutto grazie per la risposta tempestiva.
purtroppo seguivo uno psicologo ma ora come ora faccio fatica a stare dietro agli appuntamenti ed arrivare fino al luogo del consulto appunto per il mio stato psichiatrico.
stavo prendendo in considerazione l'idea di una terapia farmacologica, ma dovevo ancora parlarne con quest'ultimo.
se mi può dare qualche consiglio..

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

dalla Sua descrizione ritengo che la terapia farmacologica sia indispensabile, pertanto Le consiglio una visita psichiatrica per avere una diagnosi corretta ed iniziare un'adeguata terapia.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio di cuore per la sua disponibilità, provvederò a far si di seguire un'adeguata terapia come da lei consigliato.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

faccia al più presto la visita psichiatrica, non perda tempo.

Buon fine settimana
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.Ferrarolo,
non vorrei aprofittare troppo della sua disponibilità,
ma volevo chiederle se secondo lei andare dal medico di base e farmi presrivere una terapia da quest'ultimo sia una cosa azzardata..?
mi consiglia di andare esclusivamente da uno psichiatra?

Grazie ancora.
Cordailmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Necessita esclusivamente la visita psichiatrica, lo specialista, nel Suo caso, è inevitabile.
Mi ascolti.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Mi scusi se sono sembrato scettico, era solo per avere un informazione, data la sua premura seguirò indubbiamente e al più presto la strada per lo psichiatra.
La terrò informata sul proseguirsi delle cose.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.Ferrarolo,
volevo chiederle un informazione: siccome ho sentito che gli psichiatri sono prevelentamente o quasi esclusivamente privati, volevo avere una conferma da lei
sull' impossibilità di trovare uno psichiatra convenzionato..?
[#10]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non è vero, ci sono gli psichiatri convenzionati. Chieda informazioni al Suo medico curante che Le saprà fornire le notizie al riguardo.

Cordiali saluti

[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor.Ferrarolo,
Volendola tenere informata sul corso delle cose come citato in una dei miei precedenti post, le comunico che ho provveduto all'impegnativa per lo psichitra proprio oggi, e che mi è stato prescritto ALPRAZIG dal medico di base, 10 gocce mattino, 10 pomeriggio, 10 sera.
volevo chiederle gentilmente un suo parere riguardo a questa terapia, e se necessità di tempo per avere effetti o funziona immediamente dalla prima assunzione..?
Grazie della disponibilità.

Cordialmente

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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

il farmaco menzionato è un ansiolitico che agisce soltanto sull'ansia. Come farmaco di attesa, in vista della visita psichiatrica, ha una sua funzione ma non è certo risolutivo per i Suoi problemi in cui potrebbe essere necessaria una terapia più articolata e con farmaci di altra tipologia.

Cordialmente
[#13]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor.Ferrarolo,
le scirvo come di consueto per informarla sull'andamento delle cose.
Ho riscontrato degli ottimi miglioramenti durante questa terapia con Alprazolam(Alprazig), gli scatti sono completamente scomparsi e la paura di uscire è quasi del tutto svanita; oltretutto proprio ieri mi sono recato all'ASL per lasciare i dati per la "cartella" e per prenotare la visita psichiatrica prefissatami per maggio, ormai sono già 5 giorni che non presento insopportabili disagi, e per me è già un ottimo risultato, quindi volevo sinceramente ringraziarla per avermi dato la spinta giusta per affrontare questa mia situazione.
Una cosa che volevo chiederle e che non mi è chiara, è che mi è stato detto dall'infermiere ASL che lo psichiatra segue il paziente prescrivendo solo farmaci da assumere e che quindi non ci sia la possibilità di parlare e cercare assieme a quest'ultimo una causa dei miei disturbi psicologici, lei mi può confermare questa affermazione? e secondo lei avendo già riscontrato ottimi risultati con l'ansiolitico sia necessario comunque affrontare una ulteriore terapia farmacologica? perchè a mio parere preferirei continuare con l'ansiolitico e seguire qualcuno con cui poter parlare come uno psicologo.. lei cosa mi consiglierebbe?
La ringrazio nuovamente di cuore per già gli ottimi risultati ottenuti e per la sua indiscutibile disponibilità.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi fa piacere che la situazione sia nettamente migliorata e Lei possa vivere più serenamente.
Circa la disponibilità dello psichiatra al colloquio, dipende da medico a medico e non posso darLe una risposta precisa. La psichiatra che lavora presso la mia ASL è molto disponibile e segue i pazienti in maniera totale.
Sull'utilizzo dell'ansiolitico a lungo termine non sono d'accordo perchè può provocare assuefazione e dipendenza. Come Le dicevo va bene nelle prime settimane ma dopo l'efficacia tende a ridursi e si deve aumentare il dosaggio. Veda cosa Le dirà lo specialista e si faccia seguire con calma.

Cordialità
[#15]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor.Ferrarolo
le scrivo, ahimè per comunicarle l'involuzione delle cose..
I tremori e gli scatti stanno tornando, ma ora oltre alla paura di uscire di casa si è aggiunta una costante sensazione di inferiorità e rifiuto verso me stesso (estetico e sociale), e quello che sono diventato durante questo terribile periodo, accompagnata da grave difficoltà a parlare con le persone, tra cui amici e fidanzata.. mi sento escluso e rifutato, e sono convinto che questo rifiuto dipenda appunto da questa mia sensazione di inadeguatezza e paura di essere ridicolizzato che mi spinge a evitare di espormi.. mi sento molto depresso e senza speranza e sempre costantemente inadeguato anche durante i rapporti con la mia ragazza.. ogni impegno mi porta ad avare un ansia anticipatoria che mi occupa la mente anche per diverso tempo prima dell'ipotetico appuntamento.. penso ossesivamente a cosa potrei dire, di cosa potrei parlare.. solo dopo essere tornato a casa e aver ripensato a come mi sono comportato durante il giorno mi rendo conto di quanto sia risultato associale,apatico e noioso nei rapporti sociali.. scusandomi per lo sfogo
volevo chiederle cordialmente un parere su tutto ciò, dei consigli per riuscire a tener duro fino a maggio quando si svolgerà la prima visita psichiatrica, e se il farmaco che sto assumendo (ALPRAZIG), dovrebbe essere sospeso dopo un determinato periodo di assunzione al fine di non riscontrare degli eventuali effeti secondari indesiderati..?
la ringrazio infinitamente per la sua disponibilità e per il significativo supporto psicologico che mi sta regalando in questo periodo buio della mia vita.
Grazie di cuore.

Cordialmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

come Le dicevo precedentemente, l'alprazig è un farmaco che dovrebbe essere utilizzato per un periodo relativamente breve. Spetta però allo specialista pianificare quando e come ridurlo.
Nel Suo caso potrebbero essere indicate altre tipologie di farmaci, a lungo termine. Deve effettuare la visita psichiatrica per avere una diagnosi corretta ed un'adeguata terapia.
Non si abbatta perchè questo momento passerà.

Cordiali saluti
[#17]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor.Ferrarolo,

Le scrivo per comunicarle che tra due giorni avrò il primo consulto psichiatrico, ma sopratutto per chiederle un parere su alcuni sintomi insorti durante queste ultime settimane, e per sapere se sono riconducibili al farmaco che sto assumendo (alprazolam), che come da lei riferito, se mantenuto per un periodo troppo lungo può provocare assuefazione o dipendenza.
Di recente appunto presento forti deficit nella concentrazione, a parlare e a trovare le parole giuste durante un'interazione con qualcuno, fastidio alla luce e atipici e durevoli risvegli notturni, con una forte confusione mattutina che mi porta a disordinare la realtà con i sogni avuti durante il riposo, ma la cosa che più mi invalida è il primo di quest'ultimi sintomi, ovvero una grande difficoltà nel concentrarmi su qualsiasi cosa, accompagnato da deprecabili pensieri intrusivi riguardanti l'irrazionale possibilità che stia impazzendo.
A suo parere è tutto riconducibile all'assunzione di questo farmaco? ad un stato ansioso-depressivo che sta peggiorando?..
Grazie anticipatamente.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non è possibile stabilire on line l'origine dei Suoi disturbi. Entrambe le cause che Lei ipotizza potebbero essere possibili ma, istintivamente, mi viene da pensare più ad un problema di tipo mentale che di origine farmacologico ma è soltanto un'ipotesi.
Faccia tranquillamente la visita psichiatrica e, se vuole, può farmi sapere l'esito.

Cordialmente
[#19]
dopo
Utente
Utente
Grazie della celere risposta, rifugio tutte le mie speranze nelle mani della psichiatra ed ovviamente della mia voglia di ritornare a star bene.

Distinti saluti

[#20]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

Le scrivo per informarla della visita psichiatrica effettuata oggi: dopo aver parlato e discusso con la specialista per circa 45 minuti, mi è stato detto che ciò che ho è solo "ansia verbalizzata (mi pare abbia detto così anche se suona alquanto atipico)", dicendomi, in parole povere, che tutte i sintomi che verificavo, tra cui la paura e ansia anticipatoria nel confrontarmi con gli altri per il loro giudizio, derivavano tutto dal fatto che ero io per primo a rifiutarmi, per quello che sono divenuto facendo solamente cose improduttive e restando cieco in casa, svolgendo, insomma, la mia routine.
Detto questo ha comprovato la medicina che mi era stata prescritta dalla mia dottoressa, dicendomi che era sufficente per il mio problema, e mi ha indicato di continuare con un percorso piscologico, concludendo col dirmi che non c'era niente di circoscrizione psichiatrica nel mio caso, e lasciandomi una missiva da consegnare alla mia dottoressa riguardante l'assunzione di un reintegrante che alza leggermente l'umore (iniziava per "S" non ricordo il nome), e su qualche controllo da eseguire.
Tutto qui insomma.. non per essere negativo, anche perchè la diagnosi positiva mi ha fatto molto piacere, ma mi aspettavo qualcosa di più "grave".. potrei avere un suo parere?

Cordialmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non conoscendo a fondo la Sua situazione non posso darLe un parere attendibile. Il mio consiglio è quello di farsi seguire dalla specialista che l'ha in cura. Immagino che debba ritornare periodicamente.

Cordialità
[#22]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, la psichiatra in questione non mi ha prefissato nessun'altro futuro appuntamento, dicendomi appunto che, secondo lei, in ambito psichiatrico non neccessitavo di alcuna terapia farmacologica, e mi ha indicato l'unica strada per lei attendibile (conoscendo i miei sintomi e quello che le ho riferito), ovvero rivolgermi unicamente ad uno psicologo.
Sperando di non abbisognare più del suo intervento online, la saluto gentilmente e calorosamente per il suo benevolo appoggio ricevuto durante questo mese di forti preoccupazioni e le auguro il meglio per il suo difficile e indispensabile lavoro.
Grazie ancora di tutto.

cordiali e sentiti saluti










[#23]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

segua le indicazioni della psichiatra e ed inizi il percorso psicologico che Le è stato suggerito.

Cordiali saluti ed auguri per una rapida risoluzione del problema.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Cordiale Dottor.Ferrarolo

Le scrivo per chiederle un parere sul farmaco ricostituente prescrittomi dalla psichiatra, da assumere in concomitanza all'Alprazolam (30 gocce al gg), il farmaco in questione è Samyr 400 (compresse gastroresistenti, x 15-20 gg, una al mattino), che ho assunto per la prima volta soltanto ieri; la richiesta ad un suo parere è scaturita per i disturbi che ho presentato nelle ore successive all'assunzione che persistono ancora stamani dopo il mio risveglio, e dal fatto che nel foglietto illustrativo non fossero sanzionati effetti collaterali, poihcè mai riscontrati.
I sintomi sono: dolori e bruciori allo stomaco, sensazione di blocco all'altezza della bocca dello stomaco, leggera fame d'aria, vampate di calore, incubi.
secondo lei possono dipendere dal farmaco o da un probabile pasto scorretto di ieri?

Cordialmente
[#25]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

il Samyr è un farmaco impiegato come coadiuvante nella depressione. Nella quasi totalità dei casi non causa effetti collaterali, tuttavia in alcuni soggetti viene segnalata la presenza di bruciore allo stomaco e senso di pesantezza nella zona sotto lo sterno. Vampate di calore, fame d'aria e incubi non mi risultano. Le consiglio di riferire alla psichiatra.

Cordiali saluti
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