vertigini soggettive

salve, ho chiesto questo consulto perchè sono oramai 4 mesi in cui ogni qualvolta sto in piedi ho vertigini di tipo soggettivo. non le avverto invece quando sono seduto o quando sono disteso nè ho nausea, nè mal di testa nè perdita di equlibrio. ho semplicemente la sensazione che mi manchi la base su cui stia camminando e addirittura è come se mi sentissi schiacciare verso la terra come due calamite che si attraggono. aumentano dopo aver mangiato abbondantemente, in posti molto alti, in situazioni stressanti, in luoghi chiusi e affollati o con la musica ad altissimo volume o al buio o durante i forti sbalzi di temperatura caldo-freddo. aumentando le vertigini aumenta la mia sensazione di instabilità, mi sento confuso e stanco. tutto è iniziato in un periodo di forte stress emotivo preceduto da disturbi del sonno e da leggeri bruciori di stomaco. un giorno tutto questo si è trasformato in crisi di panico (forti vertigini, nausea di brevissima durata, tachicardia, sudurazione) e come è di norma sono corso al pronto soccorso. i due medici che mi hanno visitato hanno confermato che si trattava di attacco di panico. a quel punto non sapevo più se le vertigini avessero provocato l'attacco di panico o se le vertigini erano già un preannuncio di quello che è successo dopo. ho iniziato diversi controlli tra cui analisi del sangue, esami cardiologici, esami oculistici, rx in toto, risonanza magnetica cervello, visita dall'otorino (senza però quella audiovestibolare perchè secondo lui non era necessaria). tutti gli esami sono usciti positivi solo nella rx in toto ci sono una scoliosi e cifosi ma, secondo l'ortopedico, non in maniera aggravata da provocarmi vertigini. ho fatto anche plantari su misura e ho iniziato le mie prime due sedute dallo psichiatra. a questo punto non so se ho fatto la scelta giusta o se invece dovrei continuare con l'indagare il problema dal punto di vista patologico. vorrei prenotare un'esame alla tiroide, feci e urine ed eventualmete un'ecodoppler alle vene del collo e un accurato esame audiovestibolare. le scrivo anche per capire se volessi fare un'esame del nervo vago da quale specialista dovrei andare e soprattutto c'è la possibilità di fare una diagnosi allo stesso? grazie anticipatamente. cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

dal Suo racconto sembra probabile che il problema sia a livello psicosomatico e la scelta dello psichiatra sia quella giusta. Mi pare di capire che abbia iniziato un percorso di tipo psicoterapico, continui così e nell'eventualità che lo specialista, in futuro, Le proponesse anche l'associazione di una terapia farmacologica, la effettui tranquillamente e senza remore.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
gentile dottore,
la ringrazio per l'immediata e precisa risposta. come ha ben capito ho appena iniziato un percorso di psicanalisi. come mi ha già annunciato il mio psichiatra la cosa sarà molto più lunga se sceglierò di non utilizzare psicofarmaci. per adesso ho scelto di non farne uso poi, in futuro, vedrò.
le analisi che vorrei continuare a fare mi servono anch'esse per scopo teraupetico (se così si possono definire), giusto per eliminare del tutto gli ultimi "dubbi" che mi attanagliano. ecco perchè la prego, gentilmente, di indicarmi a quale specialista fare riferimento per farmi controllare la buona funzionalità del nervo vago se, naturalmente, c'è la possibilità di poterlo fare. questo ultimo dubbio nasce poichè ho alcuni sintomi come vertigini persistenti e in alcuni momenti sfuocamento della vista e rari bruciori di stomaco che mi lasciano pensare a questa patologia.

la ringrazio di nuovo.
cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non mi pare che ci siano i presupposti per pensare ad un problema del nervo vago.
La diagnosi per questo tipo di disturbi è clinica e non c'è un esame specifico che lo possa accertare.

Cordialmente
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