Ansia????

Salve, dopo un po' di tempo sono di nuovo qui... Riprendo brevemente la mia storia, ho cominciato con vari disturbi ( nausea, testa chiusa, mal di testa, vertigini, e altro), dopo varie visite mediche mi è stato riscontrato un disturbo di DAP. Oggi dopo varie cure a base di antidepressivi e ansiolitici, seguo una cura di Cipralex e Compendium, più sedute di psicoterapia cognitivo-comportamentale da circa 4 mesi. Oggi vi scrivo perché non riesco più a capacitarmi del fatto che i miei disturbi vadano e vengano come se niente fosse, non riesco nemmeno a non pensare di avere altro di abbastanza grave... Insomma le mie paura si manifestano in sintomi come tempo fa. Ho una continua sensazione di sbandamento, paura di morire o svenire All'istante, occhi pesantissimi quasi non riesco a tenerlo aperti :(. Vorrei sapere ciò che avverto negli ultimi giorni può essere ancora legato all'ansia? Che accertamenti potrei fare per togliermi ogni tipo di pensiero? ( ho effettuato l'anno scorso visita oculistica, più visite neurologiche, visita dall'otorino, allergologo, varie analisi del sangue e della tiroide, tutte senza alcun esito negativo). Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

i sintomi menzionati sembrerebbero di tipo psicosomatico. Quale dosaggio di cipralex assume e da quanto tempo?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Salve, il cipralex lo assumo da circa 4 mesi nel dosaggio di 10 gocce al pomeriggio. Compendium mattina e sera 10 gocce. Grazie come sempre. Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

probabilmente il dosaggio del cipralex è insufficiente, ne parli con lo specialista che La sta seguendo. Il compendium, dopo quattro mesi, ha perso la sua efficacia.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Contatterò subito il mio medico. Saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

mi permetto di intervenire esclusivamente per la TCC perchè mi pare che, a distanza di ben quattro mesi Lei sia ancora molto spaventata da ciò che Le accade durante le crisi d'ansia. E poichè la TCC si distingue proprio per la parte psicoeducativa, ovvero si insegna - in casi come il Suo- al paziente che cos'è l'ansia e come funziona. Poi si insegnano anche strategie di modulazione delle emozioni sempre più efficaci.
Ma la persona addestrata in questa maniera si spaventa meno da subito.

Ad esempio, sappiamo che l'ansia è un'emozione sana e utile perchè ci permette la sopravvivenza (nei momenti di pericolo, quando dobbiamo fare una gara, ecc...).
Dobbiamo sapere anche come funziona. Cioè dobbiamo sapere come si esprime sul corpo: quando siamo ansiosi possiamo apprezzare che la sudorazione diventa abbondante, il cuore comincia a battere più forte, il respiro si fa più frequente, ecc.... è la reazione normale di fronte al pericolo o attacco imminente che ci permette o di fuggire o di difenderci, attaccando. Questo meccanismo perfetto e utilissimo per la sopravvivenza è attivato dal sistema ortosimpatico. Non ci verrebbe mai in mente di mangiare (con tutte le energie che richiederebbe la digestione!), nè di dormire in quei momenti.

Ma che cosa accade quando l'ansia è incongrua e si attiva anche in altre situazioni NON minacciose? L'ansia, non individuata immediatamente a livello somatico, viene amplificata e ci si spaventa. E diventa difficile calmarsi quando si ha per esempio la tachicardia, perchè il pensiero tende a commentare sia l'emozione (non ricosciuta), sia l'attivazione somatica (non collegata all'ansia e non leggibile). E' questo che dobbiamo comprendere con la psicoterapia. La TCC, però, a differenza di altre forme di psicoterapia, utilizza precise modalità e tempi. Francamente quattro mesi di TCC, suppongo a cadenza settimanale, avrebbero dovuto fornirle qualche strumento per riconoscere i sintomi e provare a gestirli.

Che tipo di lavoro psicoterapico avete fatto fin qui?

Intanto Le allego un articolo sulla TCC
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html

e sull'ansia
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
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dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa,
Ho letto con attenzione il suo commento e gli articoli allegati. Sarebbe scorretto dire che la terapia che sto seguendo da mesi non abbia portato qualche beneficio sul mio stato ansiogeno, sicuramente oggi i miei attacchi di ansia o panico non terminano più con una corsa matta e disperata al pronto soccorso, e per me gestire da sola la cosa è già un grandissimo passo avanti. Ci sono giorni in cui vivo come se mai nulla si fosse presentato, e giorni in cui non è facile razionalizzare e gestire le tensioni. Ho il mio diario su cui riporto le mie sensazioni giorno per giorno, ho imparato degli esercizi sulla postura e sulla respirazione al fine di placare le mie ansie e cacciar via i pensieri catastrofici che mi assalgono, non come prima, ma mi assalgono. Venire su questo forum e poter parlare con voi medici mi da una benefica sensazione di salvezza ( ovviamente), è diventato la sostituzione del mio correre al pronto soccorso. La ringrazio per il suo interessamento e sarei contenta di ricevere qualsiasi consiglio per superare meglio il mio problema.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sono contenta che la psicoterapia dia i suoi frutti.
Questo passaggio non lo avevo capito bene.

Il suggerimento migliore che posso darLe è di continuare con la terapia e di portare eventuali dubbi al terapeuta che La segue, oltre i diari che sta compilando e che servono proprio al riconoscimento di schemi cognitivi automatici (e quindi inconsapevoli) messi in atto.

Le faccio tanti auguri e, se lo desidera, ci faccia sapere.

Un cordiale saluto,
Ansia

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