Sequele da meningite erpetica

Buona sera, il mio compagno due mesi fa con una prima crisi epilettica e febbre molto alta è stato portato al pronto soccorso di un piccolo ospedale. Lo hanno tenuto in osservazione e il giorno dopo si è presentata una crisi ancor più forte e poi un'altra. Per quattro giorni la febbre non è mai scesa sotto i 39°nemmeno con antipiretici continui. Dignosticata una meningite lo hanno trasferito in un'altro ospedale con reparto di malattie infettive. L'origine è erpetica, terapia 21 giorni di aciclovir e farmaci per l'epilessia, dintoina in ospedale inserito il keppra al 18° giorno e dimesso il giorno stesso che è finito l'antivirale. A casa, al dilà dei dolori fisici alla testa schiena e collo e l'orecchio e il sottopeso e astenia inizia a mostrare sbalzi d'umore fino a rabbia e violenza, mentre la memoria invece migliora.
Ai vari controlli in un'altro ospedale ancora in cui ci hanno inviato, risulta sottodosato il keppra e progressivamente lo aumentano. Ad ogni aumento la situazione peggira, arrivato a 4 compresse al dì minaccia il suicidio. Con enorme insistenza da parte mia e dei famigliari riusciamo a farglielo ridurre ma non lo vogliono sostituire ne prendere in considerazione di dargli un' aiuto psicologico. Non è mai stato seguito da un neurologo nel primo mese e mezzo ed ora a due dall'esordio della malattia ancora la situazione è ingestibile. Vorrei un consiglio per capire come procedere, la settimana prossima insistendo lo rivedono prima di quanto programmato. Il mio dubbio è che i disturbi psichici dipendano dal farmaco visto che oggettivamente nell'aumentarlo peggiorava e nel ridurlo almeno qualche ora di tranquillità c'è stata. Vorrei capire invece se così non fosse se può essere la malattia ad averlo cambiato così radicalmente, sfoga la rabbia in pianti convulsivi, nel cibo aumentando in 15 gg di 20 kg, alza le mani con i famigliari urla e rompe tutto, solo con me è più tranquillo, ma quando entra in depressione non vuole vedermi anche per giorni. Non vuole uscire di casa, non vuole ricevere visite da amici e parenti, dorme o guarda nel vuoto...era una persona intelligente, piena di interessi ed estremamente buona di carattere. Sono disperata...grazie per la vostra attenzione E.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

entrambe le ipotesi che Lei menziona potrebbero essere possibili, infatti disturbi del comportamento possono essere delle complicanze della meningite (anche se in quelle di tipo virale sono abbastanza rare).
Per quanto riguarda il keppra, tra gli effetti collaterali non rari potrebbe causare depressione, nervosismo, irritabilità ed aggressività. Dal punto di vista statistico e dal Suo racconto (peggioramento con l'aumentare della dose e miglioramento con la riduzione) questa seconda eventualità sembrerebbe più probabile della prima cioè della complicanza della meningite. <<quando entra in depressione non vuole vedermi anche per giorni>> anche questo atteggiamento di ostilità è riportato come effetto comune del keppra.
Le ripeto, però, che questa è solo una considerazione statistica di probabilità.
Consiglierei un approfondimento diagnostico anche con RM encefalo per escludere eventuali fattori organici.
Vedremo cosa Le dirà il neurologo. Crisi epilettiche non ne ha più avuto?

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno dottore,
grazie per la sua celere e confortante risposta.
Crisi non ne ha più avute dall'inizio della terapia, la RM sia normale che in contrasto è stata fatta inizialmente e a metà terapia virale evidenziando segni al lobo temporale nella prima ed una 'cicatrice' nella seconda , infatti aveva deficit di memoria sia a lungo che breve termine, ora già migliorati molto. La ripetono tra dieci gg.
Il keppra ora è a due compresse e 1/2 il dì ma gli sbalzi d'umore e la depressione sono ancora ingestibili e la volontà di guarire nulla.
Ha un problema ad un'orecchio, un'infiammazione ed è gonfio anche esternamente e un'alterazione del gusto.
Spero nei buoni esiti dei prossimi controlli

cordalmente la saluto e ringrazio
E.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

l'alterazione del gusto è più probabile che sia un esito della malattia non essendo riportato tra gli effetti del farmaco.
Se vuole può farmi sapere cosa dirà il neurologo.

Cordialmente
[#4]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

ho ricevuto una mail di notifica di un Suo post, con data odierna delle ore 21.34.
Come può vedere manca una Sua risposta, si visualizza soltanto il mio ultimo post del 3 novembre ultimo scorso.
Se Lei ha lasciato un commento La pregherei di copiarlo e di inviarlo nuovamente, se invece è stato il sistema che per un errore ha generato la mail di notifica mi scuso del disturbo arrecatoLe.

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buona sera Dottore,
la presente per aggiornarla sui fatti degli ultimi 20 giorni. Il primario di malattie infettive si è occupato di incaricare il collega neurologo e gli è stato diminuito il keppra fino alla completa sospensione. Da punto di vista comportamentale e depressione è tornato immadiatamente normale ! Sono però comparsi nuovi problemi fisici, formicolio e gonfiore a metà del volto sino al collo e l'orecchio,ha sempre una leggera alterazione della temperatura e con l'andare del diminuire del farmaco sono aumentati senso di vomito concomitanti con tremori e brividi, non che perso completamente il senso del gusto. La RMC ha evidenziato che l'edema è ancora presente e al controllo hanno deciso di ricoverarlo nuovamente la sett prox. Nella carta del ricovero leggo che è programmata una nuova rmc, coltura batterica, prelievo del liquido spinale e cerebrale. terapia cortisonica per via endovenosa...non sono un medico ma mi pare di leggere tra le righe (visto che non mi hanno detto nulla) che sospettino ancora la presenza del virus oltre che nell'ultimo mese e mezzo nulla è stato fatto per curare l'edema...non credo il keppra servisse se non per prevenire crisi epilettiche! ed il cortisone gli era stato somministrato solamente durante il ricovero. Sono molto preoccupata perchè sta vistosamente male anche se a livello cognitivo e di memoria è tornato quasi completamente normale. non so cosa aspettarmi...
[#6]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

quindi l'ipotesi che ritenevamo più probabile in effetti era quella giusta, cioè l'effetto collaterale del farmaco.
Per il problema attuale si potrebbe trattare di una recidiva o di una non completa guarigione del pregresso processo infettivo.
Corretto mi sembra l'iter diagnostico ipotizzato, non resta che aspettare l'esito dei vari esami.

Cordialmente
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buona sera dottore,
mi scuso per non aver più scritto ma purtroppo la situazione non è migliorata anzi. Dopo l'ultimo ricovero e la massiccia dose di cortisone la patologia sembra guarita, ma le conseguenze di quanto ha passato hanno lasciato segni pesanti.
Spero ancora con il tempo le cose migliorino ma negli ultimi mesi il suo stato d'animo aggravato dalla mancanza di forze e difficoltà a ricordare lo ha fatto cadere in uno stato di depressione e di rifiuto di qualsiasi forma di aiuto.
Non so più che fare..
La ringrazio ancora per la sua consulenza e cordialmente la saluto.
[#8]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

La ringrazio per l'aggiornamento. Mi pare di capire che una terapia antidepressiva sia particolarmente indicata. Le consiglio di chiedere al neurologo che segue il Suo compagno per avere un parere diretto, infatti noi da questa postazione non possiamo sapere in modo approfondito le condizioni del paziente.

Cordialità