Tremore non identificato

Buonasera, da piu’ di 10 anni ho un tremore che si manifesta soprattutto nella mano sinistra, con tendini che “tremano” e dita che talvolta si contorcono (questo pero’, al contrario del tremore, avviene ben piu’ raramente). Inoltre in circostanze emozionalmente intense il tremore alla mano aumenta.
Il tremore a cui mi riferisco non è relativo solo al braccio sx, ma a tutta la parte sx del corpo (e solo a questa), con fascicolazioni e tremolii (pur con frequenza decisamente minore rispetto al braccio) anche sulla gamba, sul costato e sul fianco (queste sono piu’ “scosse di assestamento” invece di un continuo tremolare).
Ultimamente il problema si è esteso al collo (parte sx) e negli ultimi giorni anche (ma solo in determinate posizioni) alla mandibola (parte sx) al mento e al labbro inferiore.
Nel contempo ritengo di avere una infiammazione (cronica?) nella zona della scapola sinistra (regione che io identifico come responsabile di tutti i miei tremori, non so spiegare perché, ma è una nitida sensazione) che negli anni si è come espansa sino ad arrivare alla spalla sx, alla cervicale e al collo (sempre a sx). Questa presunta infiammazione ha fatto si che sviluppassi un costante fastidio cervicale (sempre piu' intenso col passare del tempo) e frequenti mal di testa (soprattutto quando indosso un collarino - non prescritto da nessun medico per la verità- per tenere dritto il collo).
In particolare il tremore facciale mi arreca preoccupazione. Capita inoltre che a volte
la palpebra dell’occhio vibri e tremuli, ma sono pressochè certo che cio’ avvenga in concomitanza di situazione di stress o ansia particolare, percui non includo questo sintomo nel mio (confuso) resoconto.
Anni fa sono anche stato da un neurologo che mi ha visitato piu’ volte e mi ha prescritto alcuni esami (RMN, esame angiologico all’arto sx, elettromiografia) e consigliato visita specialistica (ortopedica): tutto negativo (salvo fenomeni artritici moderati nella cervicale risultati dalla rmn). A quel punto ci siamo come arenati e da quel momento, un po’sfiduciato dalla mancanza di responso, ho letteralmente smesso di indagare la questione (forse colpevolmente).
Preciso che sono una persona sedentaria, e negli anni ho assunto spesso posture sbagliate, ossia seduto durante la giornata lavorativa e sdraiato con diversi cuscini sul letto (a fungere da schienale), durante la sera.
L’unica persona che è andata vicina ad identificare la causa del tremore e del fastidio è stata (secondo me) una fisioterapista, che sosteneva che il problema fosse identificabile nel nervo scapolare di sx, proprio dove anche io avverto che c’è “qualcosa che non va”.
Sinceramente non so cosa pensare, tantomeno cosa fare, capisco peraltro che non deve essere facile tramite internet, ma….. gentili medici, avreste un consiglio da darmi? La situazione sta diventando davvero limitante, tanto che in questi giorni l'unica posizione che non mi arreca fastidio è da sdraiato.
Grazie a tutti per l'attenzione
L.
[#1]
Dr.ssa Roberta Ravenni Neurologo, Neurofisiopatologo 22 2 1
Gentile utente, la situazione che descrive, che potrebbe essere definita come una emisindrome tremorigena (ma non solo, in quanto mi pare di capire che concomitano atteggiamenti di tipo distonico) deve essere indagata con esami specifici. Intanto la registrazione del tremore. Poi una scintigrafia cerebrale con DAT SCAN ed una attenta anamnesi familiare. C'è mai stato nessuno in famiglia sofferente di tremore o di disordini del movimento? Ha fratelli o sorelle che presentano disturbi simili? I genitori soffrivano di qualche disturbo neurologico o erano imparentati?
Visto che il disturbo si è aggravato e diffuso a tutto un emicorpo direi che è indicata sicuramente una nuova consulenza neurologica da uno specialista per i Disordini del Movimento.
Cordilaità

Roberta Ravenni, MD, MSc

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera e grazie per la replica.
Nessuno in famiglia ha sofferto di disturbi del movimento o tremori (le donne della famiglia di mio padre – madre e sorelle - soffrivano in modo accentuato di artrite, ma non so se questo sia importante), ed i miei genitori non hanno mai avuto alcun disturbo neurologico né tantomeno erano imparentatati (lui del nord, lei del sud).
Ora che ho letto il suo consiglio relativo alla scintigrafia mi sono ricordato che il neurologo che mi aveva in cura mi aveva prescritto questo tipo di esame, che pero’ non ho mai fatto perché – forse stupidamente – ritenevo che non avrebbe portato a nulla (come gli altri esami effettuati del resto).
Cosa mi consiglia, dottoressa? Di tornare dal neurologo che già conosco o di tentare una nuova strada? E in ogni caso mi consiglia di presentarmi al consulto già munito dell’esito della scintigrafia cerebrale (devo specificare DAT SCAN al mio medico di base per l’impegnativa)?
Grazie molte per l’attenzione.
[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
già che ci sono ne approfitto e Le domando: ritiene che le cure termali (pozze d'acqua calda) possano apportare un qualche giovamento alla mia situazione, oppure, stante la momentanea indecifrabilità della situazione, è meglio rimandare a quando si avrà un quadro piu' esatto?
grazie ancora e buona serata
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
per fortuna la scintigrafia in datscan è risultata negativa.....a questo punto ritiene che potrebbe trattarsi di sclerosi multipla?
Grazie
[#5]
Dr.ssa Roberta Ravenni Neurologo, Neurofisiopatologo 22 2 1
Non credo che si tratti di una SM. Ci sono tuttavia varie possibilità. Il DAT SCAN negativo esclude una patologia dei gangli della base come la malattia di Parkinson. Però non esclude altri disordini del movimento (una distonia ad esempio). Il mio consiglio, in assenza di poter fare una diagnosi precisa poiché i disordini del movimento vanno "visti", è quello di affidarsi ad uno specialista neurologo esperto in Disordini del Movimento che sicuramente la guiderà fino alla diagnosi corretta.
Cordiali saluti
Parkinson

Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Scopri cause, sintomi, cura e terapia farmacologica.

Leggi tutto