Insonnia, melatonina e altri rimedi

Dopo un periodo di stress ho manifestato sintomi (dal 2013) mai avuti prima d'ora.
Ho assunto e assumo 1 cpr di melatonina (da 3mg), senza mai beneficiare di alcun effetto.

Vorrei sapere se l'organismo è in grado di assorbirla sotto questa forma e in quale percentuale, perchè portafogli a parte, il risultato è assolutamente nullo.

In aggiunta assumo anche 1cpr di Valeans da 0.5mg e mi sono accorto che dopo un pò gli effetti di questo ansiolitico vengono smorzati parecchio.

Il risultato è che continuo ad avere difficoltà a prendere sonno e a questo punto stavo pensando se integrare con un infuso di Valeriana (2 cucchiaini da tè di radice in polvere), avendo questa degli effetti simili alle benzodiazepine.
Non so però quanto possa interagire col farmaco e rafforzarne gli effetti (se presi entrambi nello stesso momento).

Ho chiesto al medico se mi poteva prescrivere degli esami della tiroide ma egli ritiene che non sia necessario, non ravvisando altri sintomi correlati ad una sua disfunzione.

38 anni
62kg
Non fumo, non bevo alcolici, alimentazione prevalentemente integrale, con molta frutta e verdura.
Poca attività fisica

Il Cipralex (che vorrei evitare a tutti i costi perchè non prediligo i farmaci, sopratutto gli SSRI), che mi è stato già prescritto ma che abbiamo concordemente deciso di lasciarlo in standby sarebbe l'ultima soluzione ma potrebbe realmente migliorarmi la vita quotidiana?
- In tal caso vorrei assumerlo per un periodo più breve possibile (mi pare sia necessario almeno 6 mesi) e non diventare dipendente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

a mio avviso il problema, se duraturo come nel Suo caso, non si risolve con la melatonina, con la benzodiazepina (valeans) o con fitoterapici.
Questi possono funzionare per un'insonnia occasionale o limitata ad un breve periodo.
In caso di insonnia persistente la migliore strategia è rivolgersi ad un medico esperto in disturbi del sonno per avere una diagnosi precisa del problema.
Le insonnie vengono classificate in due grandi gruppi, quelle primarie (senza causa nota) e quelle secondarie ad altre condizioni (stress, ansia, preoccupazioni, depressione, alterazioni ormonali soprattutto tiroidee, ecc.).
La stragrande maggioranza appartiene a questo secondo gruppo, pertanto, identificata la causa e poi se possibile rimossa, si dovrebbe risolvere il disturbo del sonno.
Questa è la migliore strategia da seguire e non quella dell'automedicazione "per sentito dire" o per avere letto.

Precisazioni: il valeans dopo un periodo di assunzione perde di efficacia se non si aumenta la dose per il noto fenomeno della tolleranza. Può causare dipendenza.

Il cipralex ovviamente non è il solo farmaco da utilizzare ma ha delle precise indicazioni. Non causa dipendenza come tutti gli antidepressivi di questa classe.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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