Nervo vago e reflusso gastrico

Buongiorno. Premetto che da quattro mesi ho smesso di fumare e sono praticamente più di tre mesi che soffro di acidità e bruciori di stomaco. Ho fatto le analisi del sangue di routine ed è tutto nella norma. Mi è stato prescritto omeprazolo che ho assunto per poco tempo in quanto mi causava effetti collaterali e insonnia. Fino a oggi ho sofferto saltuariamente di reflusso e bruciori di stomaco in momenti di preoccupazioni oggettive che si risolvevano con il risolversi delle tensioni. Inoltre, a seguito di colpi d'aria, soffro di acufeni all'orecchio destro. Ho eseguito rx al rachide cervicale con il seguente risultato: appianamento della curvatura cervicale. Diffuse alterazioni spondilo-unco-artrosiche, più avanzate nel tratto C4-C7, ove si associano a ridotta ampiezza degli spazi discali. Addensamento sclerotico della limitante somatica inferiore di C5. Ora chiedo cortesemente se potrebbe essere il nervo vago a causare iperacidità o se è l'acidità ad infiammare il nervo vago. E' consigliata la risonanza per verificare se c'è sofferenza e compressione del nervo? Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buon pomeriggio,
In realtà, da quanto da lei esposto, non mi sembra ci siano segni indicativi di una disfunzione del nervo vago. Potrebbe valutare assieme al medico di base o a un neurologo l'ipotesi di approfondire lo studio della colonna con una risonanza magnetica, ma solo se vi sono sintomi suggestivi di radicolopatia o lesione midollare (suppongo di no, altrimenti ne avrebbe parlato nella sua richiesta di consulto).
Prima di pensare a cause anomale, vanno indagate le comuni cause di "acidità di stomaco", che possono essere ad esempio una lassità del cardias con conseguente reflusso gastroesofageo, una gastrite iatrogena (da fumo, farmaci, alimentazione) o virale. Se i disturbi persistono sarebbe opportuna una valutazione gastroenterologica, poiché le patologie gastriche non trattate per anni possono a volte portare a gravi conseguenze.

Dr. Stefano Vollaro

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, La ringrazio per la cortese risposta. Preciso che l'attuale disturbo di reflusso gastroesofageo perdura da quattro mesi, da quando cioè ho smesso di fumare. Devo dire che il mio medico non mi ha consigliato la gastroscopia e mi ha prescritto gli inibitori della pompa protonica sostenendo che avrebbero risolto la situazione qualunque fosse la causa.Ho assunto lucen 20 per due settimane però, essendo già in un periodo di difficoltà per i sintomi di astinenza da nicotina, non l'ho più preso perchè mi causava insonnia e crampi allo stomaco. Dovrei andare da un gastroenterologo e farmi eventualmente prescrivere la gastroscopia per vedere se c'è l'ernia iatale? La ringrazio.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Il disturbo potrebbe essere correlato ad uno stato ansioso dato dalla sospensione del fumo? In questo caso di potrebbe provare a trattare l'ansia.
è vero che quasi per tutte le cause la terapia sono gli inibitori della pompa protonica. Non avendo tollerato l'esomerazolo potrebbe provare altri farmaci della stessa categoria oppure farmaci di tipo diverso come la ranitidina. Non essendo una branca di mia specifica competenza, dovrebbe chiedere consiglio nuovamente al medico di base su come procedere (provare altre terapie, fare una gastroscopia, consulare un gastroenterologo).
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Utente
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La ringrazio nuovamente. Si sicuramente c'è una componente ansiosa non da poco. Farò quello che mi consiglia.Cordiali saluti.
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