Botta alla testa

Buonasera!
Sono una ragazza di 17 anni e martedì 20 novembre (2 giorni fa) giocando a pallavolo ho ricevuto una pallonata piuttosto forte nella parte posteriore della testa all'altezza dell'orecchio, un po' più a sinistra rispetto all'orecchio (mi scuso per il linguaggio poco scientifico). Per qualche secondo mi sono sentita confusa, ma non ho perso i sensi, non ho avuto nausea, vomito, nessun sintomo che potesse far pensare a qualche trauma cranico, sentivo semplicemente dolore nel punto in cui la palla mi ha colpita. Il giorno dopo però ho iniziato ad avvertire dolori anche al collo così, per precauzione, mi sono recata al Pronto Soccorso dove una dottoressa palpando la zona colpita dalla palla e il collo si è accorta che avevo una contrattura ai muscoli del collo dovuta al contraccolpo e mi ha prescritto una pomata da applicare per 5 giorni e ha detto che non c'era alcun ematoma. In seguito mi ha fatto anche fare dei test, ad esempio toccare ad occhi chiusi la punta del naso, mi ha fatto chiudere gli occhi per poi guardarci dentro con una luce ecc... Tutt'oggi sento ancora dolore al collo e alla parte sinistra della testa, però non presento altri sintomi. Essendo ipocondriaca e leggendo delle informazioni su internet (so che è sbagliato, ma purtroppo non riesco a farne a meno) temo che possa trattarsi di qualcosa di più grave, ad esempio un ematoma interno. Ho letto anche che è possibile che i sintomi si manifestino dopo giorni o addirittura mesi e la cosa mi mette terribilmente ansia. Quello che vi chiedo è: è possibile che una pallonata (con pallone da pallavolo) possa aver provocato qualcosa di grave? Dovrei fare qualche altro controllo? Questa botta potrebbe avere delle ripercussioni in futuro? C'è possibilità che il dolore si ripresenti anche a distanza di tempo? Aspetto una Vostra risposta, è una situazione che, per quanto agli occhi degli altri possa sembrare banale, a me fa stare male perché, come detto sopra, sono molto ipocondriaca.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Cara ragazza,
hai avuto un trauma un trauma cranico con impatto occipito-parietale e questo sta determinando il tuo mal di testa e male al collo (cervicalgia). Se il disturbo dovesse ancora persistere ti suggerisco di rivolgerti al Pronto Soccorso dove provvederanno ad eseguire una TAC del cranio, per escludere ogni eventualità. Non leggere su internet ma se vuoi saperne di più leggi questo mio articolo sul trauma cranico di cui ti allego il link.
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/203-trauma-cranico.html
Un caro saluto

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Ne ho parlato con i miei genitori i quali sostengono che dal momento che la dottoressa che mi ha visitato mi ha già detto che si tratta di una contrattura, io devo soltanto aspettare che mi passi.
Io, però, non sono affatto tranquilla. Vorrei fare qualche accertamento per escludere qualsiasi evenienza più grave. Ad oggi continuo a sentire il dolore al collo e alla testa. Crede sia il caso che io vada al Pronto Soccorso oggi stesso? Anche se sono passati 3 giorni dalla botta e non ho sintomi come nausea e vomito, corro ancora il rischio di qualche trauma cranico grave?
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Utente
Utente
Ne ho appena riparlato con i miei genitori prospettando loro la possibilità di eseguire una TAC, ma loro rimangono fermi nelle loro posizioni. Inoltre sostengono che la TAC viene eseguita soltanto quando il medico lo ritiene necessario e che può avere degli effetti collaterali, quindi è bene farla solo se strettamente necessario. Lei può confermare quanto detto dai miei genitori? La ringrazio in anticipo.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
La decisione di effettuare eventuali indagini necessarie compete ai medici che sanno valutarne l’indicazione, nel caso di persistente cefalea a seguito di un trauma cranico anche lieve.
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Utente
Utente
Buonasera!
Mi scusi se scrivo dopo circa un mese dal primo consulto. Dopo 2 settimane dalla botta sembrava fosse tutto passato, non avevo più alcun sintomo; 4 giorni fa, però, ho iniziato ad avere mal di testa e in alcuni momenti anche nausea e anche dolore al collo (anche se non forte come i giorni successivi alla botta). Sto iniziando a preoccuparmi nuovamente e mi chiedevo se fosse il caso di tornare dal Medico. Come Le avevo detto precedentemente, dopo qualche giorno dalla botta sono andata al Pronto Soccorso dove mi hanno diagnosticato una contrattura al collo, ma, non tranquilla, dopo una settimana sono andata anche dal mio Medico curante, il quale, dopo una visita a mio modesto parere superficiale, dove ha soltanto toccato il collo, mi ha confermato la diagnosi che mi avevano fatto al Pronto Soccorso. Comunque sia non mi sono più preoccupata fino a 4 giorni fa perché i sintomi erano totalmente spariti. È da 4 giorni che, come Le ho detto, accuso mal di testa, nausea (ma non vomito) e leggero dolore al collo. Secondo Lei può essere qualcosa di grave oppure si tratta di una sindrome post-traumatica? Dovrei fare qualche accertamento? La ringrazio in anticipo.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Se all'epoca del trauma non è stata effettuata una radiografia del rachide cervicale, in base alla sintomatologia che sta esponendo, potrebbe essere opportuno praticarla.
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Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto così prontamente. Quel che temo di più è che si possa trattare di un ematoma intracranico (sono piuttosto ipocondriaca). Secondo lei, nei limiti di una valutazione a distanza, è possibile escludere queste evenienze secondo i sintomi che ho descritto, oppure per esserne certi bisogna fare dei controlli nonostante sia passato un mese dalla botta? Poiché Lei mi consiglia di effettuare una radiografia del rachide cervicale, il problema a suo parere e secondo i sintomi da me descritti, potrebbe risiedere dunque nel collo?
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Utente
Salve! Scrivo di nuovo a distanza di circa 4 mesi dal primo consulto perché purtroppo ho ricevuto un’altra pallonata nonostante in questi mesi abbia cercato in tutti i modi di evitare ciò. Fortunatamente il colpo non è stato forte come la prima volta e, ad oggi, passati 5 giorni dall’accaduto accuso dolore al collo (e questo penso sia abbastanza normale dopo la pallonata), ma ciò che mi preoccupa maggiormente è la sensazione di orecchie ovattate e gli acufeni. Inizio col dire che la pallonata mi ha colpito nella zona in corrispondenza del lobo parietale (spero di essermi espressa bene). Il primo giorno percepivo soltanto un leggero dolore nella zona colpita e al collo, poi il giorno dopo ho iniziato ad avvertire i sintomi sopraelencati. Comunque mi è stato detto da persone che hanno visto la scena che la pallonata non è stata per niente forte. In ogni caso io per precauzione mi sono recata dal mio Medico che mi ha prescritto degli antinfiammatori senza fare alcuna visita, semplicemente dopo aver ascoltato la dinamica dell’accaduto e i miei sintomi. Quello che mi preoccupa di più è la strana sensazione alle orecchie e soprattutto l’idea che la cosa possa cronicizzarsi. Domani molto probabilmente andrò dall’otorino per una visita, ma nel frattempo quello che vorrei sapere è se avvertire gli acufeni sia normale dopo un trauma cranico, quale potrebbe essere la causa e soprattutto se è qualcosa di momentaneo e passeggero, sempre con i limiti di un consulto a distanza. In più essendo io piuttosto ipocondriaca mi chiedo se la mia ansia non possa avere un ruolo più o meno determinante nei sintomi che manifesto. Mi scuso per la lunghezza del messaggio. Vi ringrazio in anticipo per un’eventuale risposta.
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Utente
Utente
Vorrei aggiungere che, come al solito, ho fatto delle ricerche su internet in proposito e ho letto della difficoltà nella cura degli acufeni e di come sia già difficile capirne la causa e di gente che, non trovando la soluzione, ha dovuto semplicemente arrendersi e abituarsi a questi ronzii nelle orecchie. Questa cosa mi ha parecchio scoraggiata in quanto io pensavo fosse qualcosa di assolutamente temporaneo e l’idea di soffrire di acufeni per sempre è parecchio deprimente. D’altro canto però io so già che la causa è la pallonata ed è un disturbo del quale non ho mai sofferto prima; in più quando ho detto al mio Medico di questo mio fastidio, non mi ha detto nulla di particolare e inoltre mi sembra assurdo che una pallonata di questo tipo possa aver fatto così tanto danno al punto di causarmi acufeni permanenti, mi sembra invece più credibile che sia qualcosa di assolutamente temporaneo. Comunque spero voi possiate darmi maggiori delucidazioni, in attesa della visita dall’otorino che farò a breve.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Ti invito a non drammatizzare, in quanto l'effetto del lieve trauma nella regione temporo-parietale potrebbe aver avuto una ripercussione sul timpano. Se il disturbo persiste consulta un otorino.
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Utente
Utente
Salve!
Come al solito La ringrazio per aver risposto. Ieri sono andata a farmi la visita dall’otorino, il quale dopo la visita mi ha detto che le mie orecchie sono perfettamente sane. Io gli ho chiesto allora cosa dovrei fare per questo leggero ronzio che sento e la sensazione di orecchie ovattate e lui mi ha detto semplicemente di non pensarci proprio e così facendo poi non li sentirò più. Ciò per me risulta assolutamente impossibile, infatti in questi giorni il pensiero che questi fischi possano diventare cronici non mi permette di svolgere le mie normali attività quotidiane e non riesco assolutamente a non pensarci. Oltretutto io avrei voluto capire la causa di questi acufeni. L’otorino ha escluso che possa entrarci la pallonata, ma io continuo a pensare che c’entra in quanto io non avevo mai nella mia vita avuto questo disturbo e poi casualmente è insorto dopo la pallonata. Leggendo su internet, anche su questo sito, ho visto che la causa potrebbe essere il trauma cranico subito e l’acufene potrebbe derivare dalla tensione dei muscoli del collo, il che è perfettamente plausibile. Non so più cosa fare, a chi rivolgermi. Nel frattempo sto anche facendo impazzire i miei i quali sono costretti a sentire le mie continue lamentele e a vedermi depressa tutti i giorni e tutto il giorno. Potrebbe darmi qualche consiglio? A chi potrei rivolgermi? A mio parere la questione è stata presa troppo alla leggera, non ho compreso la causa e non posso non pensarci. Spero che almeno lei possa aiutarmi.
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Utente
Utente
Credo che il miglior modo per affrontare il problema sia capirne la causa, anche perché come ho letto in questo sito, l’acufene è un sintomo, quindi agendo sulla causa posso eliminare il sintomo, ma non facendo nulla non credo risolverò mai. Oltretutto non ho ben capito le parole dell’otorino, che a mio parere è un modo gentile per dire ci devi convivere fin quando ti abitui e non ci pensi più . Questo non è assolutamente nelle mie intenzioni, anche perché anche cercando di non pensarci non riesco affatto. Nel frattempo i miei sono convinti che gli acufeni derivino dalla mia ansia e ipocondria, io invece credo che la cosa possa semmai acuire il sintomo ma non è assolutamente l’origine. Sono veramente disperata, soprattutto dopo aver letto di tutta quella gente che il disturbo se lo porta a vita. Non posso pensare che a 17 anni devo solo abituarmi alla cosa, soprattutto pensando che il tutto è stato causato da una banale pallonata e che io non ci avevo mai sofferto prima. La prego di darmi un consiglio, al momento per me è l’unica speranza.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Se l'otorino ha escluso ogni competenza dell'orecchio nell'origine del disturbo e se ti senti così disturbata dal fenomeno, può essere opportuno che ti faccia valutare da un Neurologo che prenda in esame tutte le possibili cause che potrebbero averlo determinato. Ti do comunque il consiglio di non proseguire con la ricerca sul web della soluzione diagnostica al tuo problema, perché ne ricaveresti solo confusione e paura.
Cordialmente
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Utente
Andrò a fare un controllo dal Neurologo allora, anche se il problema sarà convincere i miei genitori che il mio disturbo è reale e mi sta causando veramente tanti problemi tra cui ansia, stress, depressione, inappetenza e mancanza di concentrazione in tutto ciò che faccio, anche se ciò che mi preoccupa di più non è il fastidio in sé ma l’idea che questo possa cronicizzarsi. Lei ha certamente ragione ad affermare che devo smetterla di cercare su internet, il problema è che ormai è troppo tardi e ho letto veramente troppe cose negative per riuscire a stare anche un minimo tranquilla. Durante le mie giornate non c’è un solo momento in cui smetta di pensare a questo e comprenderà bene come questo abbia un enorme peso nella mia vita quotidiana. La ringrazio veramente per il supporto. Ho letto che Lei è un Neurologo, quindi mi permetto di chiederle un parere: è possibile secondo Lei che il mio disturbo derivi da tensione ai muscoli del collo oppure a qualche problema mandibolare? E se il problema fosse una di queste cose, se risolta tempestivamente la causa, potrei eliminare del tutto il fastidio o potrebbe permanere comunque?
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Utente
Utente
Vorrei aggiungere che secondo tutte le persone con cui ho parlato dovrei semplicemente fidarmi di ciò che mi ha detto l’otorino, ovvero non pensarci e non li sentirai più , ma considerando che io non riesco a fare ciò, significa che dovrei portarmi questo disturbo per sempre? Io sinceramente sono sempre più disperata, come sicuramente avrà notato. Inoltre non trovo molto utile questa diagnosi, non perché consideri l’otorino dal quale ho effettuato la visita incompetente, ma semplicemente non ritengo che io possa trarne beneficio in alcun modo. Conosce dei bravi Neurologi che lavorano in Sicilia?