Vertigini molto brevi, violente, e apparentemente casuali

Buongiorno, ho 41 anni e da circa una decina di anni mi capita di avere questi eventi di vertigine che sono molto violenti.

- Quanto durano?
Sempre di durata brevissima: dai 3 ai 5 secondi, dopodiché torno esattamente come prima, senza ulteriori sintomi, e posso continuare normalmente le mie attività.

- Quando capitano?
Non riesco a trovare una situazione scatenante, se non che a memoria mi è successo spesso (ma non esclusivamente) quando avevo la testa più o meno china.
Se subito dopo torno a ripetere il movimento o la posizione in cui mi trovavo quando si è scatenata la vertigine, non succede assolutamente nulla.
Posso anche girare la testa di qua e di là, rotearla, ma niente.
I fenomeni non sono preceduti né seguiti da nausea, vomito, acufeni, emicranie.
Non accadono in seguito a movimenti bruschi, possono succedere anche quando sono ferma.

- Frequenza degli eventi?
Assolutamente variabile.
Si va da brevi periodi in cui ne ho avuti 1 o 2 alla settimana, a periodi di anni in cui non si sono manifestati.
Facendo una media molto approssimativa, potrei dire uno o due all'anno in 10 anni, ma nell'ultimo mese mi è successo quattro volte.

- Sensazioni?
La vista che si distorce, impossibilità di tenere gli occhi aperti, occhi che mi sembrano battere di lato, sensazione come se qualcuno mi prendesse la testa e me la facesse piegare a forza (questa sensazione però non parte dal collo, ma dagli occhi), al punto che devo aggrapparmi da qualche parte per quei 3-4 secondi.
Non sono mai caduta, né mai svenuta.

Ovviamente mi preoccupa molto che possa succedere quando ad esempio sto guidando o vado in moto col mio ragazzo.

Nel 2011 (a 30 anni) avevo effettuato delle analisi otorinolaringoiatriche, neurologiche e radiografiche del rachide cervicale.

L'otorinolaringoiatra aveva fatto audiogramma tonale (rilevato a 10) e mi aveva fatto fare alcuni movimenti che non avevano scatenato nistagmo, per concludere che 'non si rilevavano segnali clinici di scompenso dell'apparato cocleo-vestibolare in atto'.

La neurologa mi aveva fatto fare anche lei svariati movimenti (marcia a occhi chiusi, in tandem, Romberg, prove cerebellari dinamiche etc), e risultavo negativa.

Il radiologo aveva evidenziato una cervicale non eccezionale per la mia età (nella mia vita ho tenuto molto la testa china per leggere), ma da non ritenersi causa dei sintomi indagati: 'modeste deformità spondiloartrosiche marginali sul versante posteriore dei corpi C4 e C5 con lieve riduzione dello spazio intersomatico.

Pure lievemente ridotto in ampiezza lo spazio fra i corpi C5-C6'.

Ho una fisiologica carenza di ferro e ferritina (verosimilmente dovute al ciclo), a cui in passato ho attribuito alcuni periodi di spossatezza, e anche carenza di vitamina D, entrambe leggere e compensate con integratori.

A breve andrò anche ad effettuare una visita oculistica, in quanto da alcuni mesi rilevo sempre meno capacità di leggere da vicino e anche affaticamento nel guidare al buio.

Grazie anticipatamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358 162
Gentile Paziente,
la condizione clinica che lei descrive e che avrebbe una fenomenologia stereotipata , ossia caratterizzata da fugaci e ricorrenti crisi vertiginose del tipo di "quick spins" non necessariamente correlate ad una particolare posizione della testa, si distingue pertanto da quella delle vertigini parossistiche posizionali e potrebbe per questo motivo essere inquadrata tra le sindromi da conflitto neuro-vascolare. La Vestibular Paroxysmia, come definita da Brandt, analogamente a quanto si verifica per la nevralgia del trigemino, è legata a fenomeni irritativi, che interessano la branca vestibolare dell’ottavo nervo cranico, legati alla anomala vicinanza di un vaso arterioso (l’arteria cerebellare inferiore anteriore nel 75%) e che determinano scariche parossistiche. La diagnosi può essere accertata mediante una risonanza magnetica del tronco cerebrale ad alta risoluzione con sequenze CISS / FIESTA .
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per aver dedicato tempo alla mia domanda con una risposta immediata ed esauriente.
Domando: nel caso si trattasse proprio di un'irritazione dell'ottavo nervo cranico (cosa che accerterò tramite la rmn consigliata), esistono degli accorgimenti che io possa praticare nella vita quotidiana per evitare che i sintomi si scatenino?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358 162
Anch'io la ringrazio per la cortese recensione.
Esegua l'indagine che le ho suggerito e mi informi del risultato, sono particolarmente interessato a questo tipo di disturbo. In relazione al reperto che sarà evidenziato potrò indicarle la strategia terapeutica più opportuna.
Cordiali saluti

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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