Ictus ischemico talamo sinistro e cerebellare sinistro

Buonasera,
in data 24/02, il mio compagno, uomo di 60 di kg.
65 alto 1, 80, è stato ricoverato per ictus ischemico.
Sottoposto a questa serie di esami:
- RMN encefalo-tronco encefalo con/sen contrasto
-angio-tac distretto intracranico+angio-tac tronchi sovraortici
- ecocardiografia
- ECG holter
- rachicentesi
è stato dimesso con questa diagnosi:
alterazioni della sostanza bianca cerebrale di possibile natura demielinizzante/infiammatoria non attive (riscontro occasionale), dislipidemia.

La terapia da continuare a casa:
- cardioaspirin100mg
- atorvastatina 20mg
- sertralina 50 mg (che assumeva già prima dell'ictus, in quanto da 5 anni a questa parte soffre di depressione).

Purtroppo la diagnosi non ha dato un responso netto e definitivo e questo sta influendo non poco sul suo umore.
È il caso di fare approfondimenti?

Le alterazioni della sostanza bianca cerebrale possono essere curate?
A cosa possono essere dovute?
C'è una possibile correlazione con la depressione?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera. Se il foglio di uscita riporta la diagnosi di "ictus ischemico", è un caso chiaro. Perchè secondo voi "non è un responso netto e definitivo"? E' stata tra l'altro eseguita anche l'angio-Tac, e se fossero stati necessari ulteriori approfondimenti vi sarebbero stati consigliati al momento della dimissione.
Le alterazioni della sostanza bianca trovate alla RMN sono così comuni dopo i 60 anni da considerarsi normali. Non si possono curare, perchè sono esiti di microischemie. Vanno invece prevenute con l'uso degli antiaggreganti, come è stato consigliato a suo marito (Cardioaspirin), con il controllo di colesterolo e trigliceridi e con un regime di vita salubre (movimento, distrazioni). La depressione va curata bene, perchè va considerata un fattore di rischio.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-