Sensazione di instabilità e paura di ipertensione endocranica

Gentili dottori,
Ho 41 anni e sono a chiedere il Vostro prezioso parere su una problematica che, sebbene a fasi alterne, si ripresenta da circa un anno e mezzo.

A seguito di alcune posizioni forse sbagliate nel girarmi a letto ho avuto episodi di vertigini qualificate come posizionali, solo che poi, anche in seguito, è rimasto un senso di capogiro, di instabilità e poca concentrazione che si è protratto per diversi mesi.

Ho consultato Otorini, il vestibologo, l'ortopedico e tutto negativo.

dopo alcuni mesi in cui la situazione sembrava rientrata, a febbraio 2023 accuso di nuovo capogiro forte alzandomi dal letto e da allora sento permanere questa instabilità, senso di insofferenza e testa come "ovattata" che, sebbene non mi impedisca di guidare camminare e gestire le mie giornate, me le rende davvero molto pesanti.
Tra l'altro ho un lavoro di concentrazione e studio per i concorsi, cosa che questa instabilità (senso di barca, si accentua sui movimenti ad esempio girarmi di scatto o alzare la testa) mi rende davvero difficile.

In preda al panico e al terrore ho effettuato nuova valutazione otorino, negativo, due visite neurologiche negative e anche RM con sequenze angio, nella quale è tutto regolare (tutto pervio e nessuna malformazione vascolare) tranne per <<una asimmetria del sistema dei seni durali per ipoplasia del complesso trasverso sigmoideo di sinistra e ipertrofia compensatoria del controlaterale>>.

Secondo un terzo neurologo, questa asimmetria potrebbe dare luogo a ipertensione endocranica (ho sofferto certamente di emicranie nella mia vita, ma adesso il mio cruccio è questa instabilità, che non si accompagna a mal di testa).
Papilledema assente.

Ovviamente questa sospetta ipertensione ha scatenato il panico dentro di me, in quanto ho avuto in passato un grave problema di salute (ep e tvp a causa di pillola anticoncezionale, sono in terapia con coumadin long life a causa della trombofilia da anticorpi aps) e vivo nel terrore dal giorno della visita.
per sicurezza ho prenotato anche l'ennesimo fondo oculare.

I due neurologi maggiormente "ottimisti" dopo le visite negative mi hanno parlato di vertigini da sindrome ansiosa, e consigliato paroxetina e integratori a base di partenio e valeriana, che ho iniziato ad assumere da pochi giorni.

Mi piacerebbe avere anche un altro parere in merito, visto che ormai non ho più una vita normale e sono piuttosto disperata.

Grazie infinite
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
leggendo il suo attento resoconto anamnestico credo sia abbastanza evidente che abbia avuto episodi di vertigine parossistica posizionale, che in relazione al suo fattore patogenetico costituito dalla presenza nei canali vestibolari di un otolita è anche definita canalo-litiasi. La diagnosi, come lei avrà appurato, è esclusivamente clinica attraverso le manovre provocative di Dix-Hallpike. La persistenza di un modico disequilibrio a seguito di un episodio critico è frequente e la terapia, essendo il disturbo legato ad un fattore meccanico che non risente di alcun farmaco, è rappresentata dalla manovra di Eply di riposizionamento e dagli esercizi di Brandt-Darenoff. Ciò dovrebbe tranquillizzarla, come generalmente avviene per i pazienti cui pongo la diagnosi di VPP, sulla assoluta benignità del disturbo e sulla sua agevole trattabilità con procedimenti autonomi di grande facilità. Ma leggo dalla sua richiesta di consulto che l'apprensione è destata da un'interpretazione molto soggettiva quanto infondata, espressa dal neurologo da lei consultato, a riguardo della variante anatomica rilevata dalla RM sui seni venosi della dura madre. Se questa bizzarra ipotesi fosse vera, si vedrebbero quadri di ipertensione endocranica a iosa e stia più che tranquilla, cara signora, che ci vuole ben altro per causarla!
Spero di averla rasserenata.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Colangelo,
La ringrazio tanto per il Suo riscontro e per le Sue parole rassicuranti.
Proprio ieri ho effettuato visita oculistica e esame del fondo oculare, tutto negativo, l'oculista mi ha confermato che se ci fosse stata ipertensione endocranica si sarebbe dovuto vedere, ha scritto vene retiniche ok e disco ottico ok.
Approfitto della Sua gentilezza per porle ancora un quesito: questa sensazione di "barca", di disequilibrio, che mi rende difficile la concentrazione e lo studio, può seguire questi episodi acuti anche per settimane? in quanto sono circa 5 settimane dall'evento acuto (capogiro forte alzandomi dal letto) e l'otorino non ha riscontrato nulla all'esame vestibolare a distanza di una settimana circa.
Capirà che questa sensazione è veramente pesante in una persona, come me, già parecchio ansiosa e sempre preoccupata per la salute.

Cordialità
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Signora,
come le ho scritto, consecutivamente ad un episodio di VPP è frequente una sequela della durata di qualche giorno di un modesto disequilibrio ma non è pensabile ad una durata così protratta come lei riferisce. L'espressione da lei adoperata, di avere la sensazione di essere su una barca, configura piuttosto un tipo diverso di disturbo che viene indicato com "pseudo-vertigine", generalmente ascrivibile -quando le prove cliniche escludono trattarsi di una labirintopatia- piuttosto a stati di tensione intra-psichica. Se persiste questa fenomenologia, Le suggerisco di rivolgersi ad un neurologo per una sua valutazione clinica.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it